Primavera 2
06 Dicembre 2025
PADOVA-PRO VERCELLI PRIMAVERA 2 • Christian Ierinò e Brendi Malaj
Se a settembre qualcuno avesse osato pronunciare la parola “sesto posto”, a Vercelli l’avrebbero preso per visionario. E invece, a dicembre, è realtà concreta, scolpita in un 3-0 che racconta molto più di una semplice vittoria contro l’ultima in classifica. La Pro Vercelli travolge il Padova e allunga il suo momento d’oro: seconda vittoria consecutiva dopo l’Udinese, terza nelle ultime quattro, quattro risultati utili di fila e addirittura sei nelle ultime sette partite. Numeri che parlano di solidità, continuità, autostima. I piemontesi corrono, segnano, convincono e si accomodano al sesto posto insieme al Brescia come se fosse la cosa più naturale del mondo, mentre dall’altra parte il Padova affonda sempre di più, fanalino di coda e in piena crisi di risultati e di fiducia. La partita, alla fine, è un manifesto di questo contrasto: Ierinò che apre, Pllana che raddoppia, Malaj che chiude dal dischetto e, quando i veneti provano almeno a sporcargli la festa, Rosin para un rigore e blinda il 3-0 e il clean sheet.
La gara si mette subito sui binari giusti per la Pro: all’8’ ci pensa Ierinò a rompere l’equilibrio con un’azione personale di grande personalità. Salta un avversario, entra in area e, appena dentro, scarica il tiro che vale l’1-0 e il suo quarto gol in campionato. Il Padova prova una reazione timida, ma al 30’ arriva il raddoppio: punizione tagliatissima di Pregnolato, Pllana la sfiora quel tanto che basta a mettere in difficoltà la difesa, Racu nel tentativo di intervenire devia nella propria porta e firma, suo malgrado, il 2-0. La Pro gioca con lucidità, gestisce, non si scompone e nella ripresa controlla il ritmo senza mai dare la sensazione di poter sbandare. Al 42’ della ripresa cala definitivamente il sipario: Fofana conquista un rigore con una giocata di forza, dal dischetto va Malaj che non trema e firma il 3-0, mandando virtualmente i titoli di coda sulla sfida.
Resterebbe solo lo spazio per la consolazione del gol della bandiera, ma nemmeno quello il Padova riesce a prendersi. Nel recupero i veneti trovano un rigore che potrebbe almeno addolcire il passivo: sul dischetto si presenta Tumiatti, ma Rosin gli legge l’intenzione, respinge e difende il 3-0 e il suo clean sheet come un trofeo personale e di squadra. È l’ultima fotografia di una partita che dice tanto: di una Pro Vercelli che non è più la sorpresa di passaggio, ma una realtà che ha imparato a stare in alto, e di un Padova che continua a guardare tutti dal basso, con la classifica che fa paura e poche certezze a cui aggrapparsi. A fine giornata, la differenza tra chi sogna e chi trema è tutta lì, in quei tre gol e in quella porta inviolata che oggi profumano di impresa.
PADOVA-PRO VERCELLI 0-3
RETI: 8' Ierinò (Pr), 30' Pllana (Pr), 42' st rig. Malaj (Pr).
PADOVA (3-5-2): Mouquet 6, Racu 6, Siviero 6 (19' Tonini 5.5), Bassanello 5.5 (1' st Lo Biundo 6), Targa 5.5, Carraro 6.5, Tumiatti 5, Uliana 6 (30' st Varone sv), Gardin 5.5 (19' st Kasala 6), Rizzo 5.5 (1' st Cassetti 6), Carlin 6. A disp. Melato, Cunico, Rossini, Viani, Boro, Previato, Mamut. All. Cincione 5.5.
PRO VERCELLI (3-5-2): Rosin 7.5, Matella 6.5, Picchedda 6.5 (46' st Ayachi), Malaj 7, Mancino 6.5, Crepaldi 6.5, Caselli 7 (46' st Cancila), Pregnolato 7, Shaker 7 (35' st Fofana 7), Ierinò 8 (19' st Quaglino), Pllana 7.5 (19' st Reci). A disp. Aloj, Prella, De Nicolo, Orsi, Sibona, Money, Canapa. All. Montanarelli 7.
ARBITRO: Moretti di Cesena 6.5.
ASSISTENTI: Scorteccia di Firenze e Quartararo di Firenze.
AMMONITI: Racu (Pa), Bassanello (Pa), Mancino (Pr).
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