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Under 16 A-B

A soli 15 anni si allenano già con Yildiz e Thuram: la Juventus ha in casa i fenomeni del futuro!

Due classe 2010 hanno partecipato alla rifinitura di Luciano Spalletti in vista della gara di Serie A contro il Napoli

Pipitò e Ghiotto

JUVENTUS UNDER 16 A-B • Pipitò e Ghiotto, due gioielli classe 2010 della Vecchia Signora

A Vinovo, sabato 6 dicembre, è successo qualcosa che per due giovanissimi talenti rimarrà impresso per sempre. Mentre la Juventus di Luciano Spalletti preparava la rifinitura in vista del big match contro il Napoli, due ragazzi classe 2010 sono stati chiamati – a sorpresa – ad allenarsi con la prima squadra. Un momento che profuma di sogno, di futuro e di quelle occasioni che capitano poche volte nella vita: un campo d’allenamento condiviso con Yildiz, Gatti, Thuram e gli altri protagonisti della Serie A. Per alcuni può sembrare un allenamento come tanti; per loro è stata la porta che si apre su un mondo che fino a ieri vedevano solo dalla tribuna o dallo schermo.

FANTASISTA DAL TALENTO PURO

I due gioielli in questione sono Giuseppe Pipitò e Alessandro Ghiotto. Il primo, arrivato due estati fa dal Palermo, è un fantasista puro, quasi “vecchio stampo”, uno di quei giocatori che illuminano le partite con tecnica e creatività. Le sue statistiche parlano con voce forte: 18 gol la scorsa stagione, culminata con l’accesso ai quarti di finale playoff contro l’Atalanta, e un avvio di annata ancora più impressionante. Non siamo nemmeno al giro di boa e Pipitò ha già messo insieme 12 gol in 13 presenze, quattro delle quali con l’Under 17 di Claudio Grauso, giocando da sottoleva.

Il suo habitat naturale è alle spalle delle punte, lì dove riesce a inventare calcio con una naturalezza rara per la sua età. Visione, estro, capacità di rifinire e anche di finalizzare: Pipitò si muove tra le linee come se ci fosse nato. L’allenamento con la prima squadra è solo l’ennesima conferma di un percorso che si sta facendo sempre più interessante.

IL GIOVANE MURO BIANCONERO

Accanto a lui, sul campo di Vinovo, c’era Alessandro Ghiotto, un difensore che ha già dimostrato di essere molto più di un semplice prospetto. Uomo chiave nella retroguardia della Juve e dell’Italia, Ghiotto si distingue per la capacità di leggere le situazioni con la precisione di un orologio svizzero. Interventi puliti, scelte corrette, postura sempre perfetta: un repertorio che potrebbe farlo risalire rapidamente le categorie. La sua leadership è silenziosa ma evidente: guida i compagni, dà sicurezza, chiude gli spazi e imposta con ordine. Con un fisico già strutturato e una personalità che non sembra appartenere a un ragazzo del 2010, Ghiotto potrebbe presto diventare una pedina utile anche a livelli superiori rispetto all’Under 16.

Ieri erano due punti fermi dell’Under 16; oggi si sono allenati con i protagonisti della Serie A; domani chissà. Forse calcheranno davvero l’erba dell’Allianz Stadium ascoltando migliaia di voci urlare il loro nome. Perché nel calcio, a volte, basta poco per accendere un sogno. E loro, quel sogno, lo stanno già toccando.

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