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Serie D
09 Dicembre 2025
SORA SERIE D - Domenico Giacomarro è stato esonerato dopo la sconfitta casalinga dell'ultimo turno contro la Recanatese
Una notte fredda al «Claudio Tomei», il tabellone inchiodato su un 1-2 che pesa più del metallo. Al 90’ la rete di Gianmarco Pierfederici rovescia l’aria e i fischi diventano più duri del vento d’inverno. Alcune ore dopo, la decisione: l’A.S.D. Sora Calcio 1907 solleva dall’incarico Domenico Giacomarro. Nemmeno il tempo di archiviare l’ennesima domenica storta e la società annuncia l’interregno: la prima squadra passa ad interim a Gaudenzio Montemitoli, tecnico della Juniores. È l’ennesimo capitolo di una stagione con il respiro corto, segnata da risultati insufficienti e da una classifica che mette fretta. Si tratta del terzo cambio in panchina nella stagione 2025-2026: via Massimiliano Schettino a inizio ottobre, dentro Giacomarro il 7 ottobre 2025, oggi un nuovo passaggio di consegne che vede lasciare il club laziale l'ex centrocampista di Licata e Triestina in Serie B e Verona in Serie A.
LA PARTITA CHE FA DA SPARTIACQUE
Contro la Recanatese la serata sembrava incanalata nel binario giusto: il vantaggio firmato Bolo al 17’ aveva acceso il Tomei e dato la sensazione di una squadra finalmente capace di capitalizzare. Ma nella ripresa la gara è scivolata come sabbia: Pierfederici ha firmato il pari al 50’, quindi ha colpito di nuovo al 90’, ribaltando il risultato e, di fatto, il destino della panchina. Tabellino e cronaca fissano l’amarezza di un’occasione persa e il segnale che la dirigenza ha deciso di intervenire per tentare di risollevare una stagione che non va secondo le aspettative.
DAL LAMPO INIZIALE AL BUIO DI FINE AUTUNNO: LA GESTIONE GIACOMARRO
Quando Giacomarro è subentrato a Schettino, ufficialità del 7 ottobre 2025, il suo pedigree da «specialista» della Serie D aveva acceso aspettative legittime. Il debutto con un 4-0 alla Sammaurese aveva sembrato la premessa giusta. Nelle prime tre uscite erano arrivati risultati utili (anche un pareggio a Teramo e una vittoria 4-1 in casa) e una manovra più verticale, poi il trend si è invertito: tra infortuni, cali di fiducia e una produzione offensiva discontinua, sono riaffiorate fragilità. E con esse anche pesanti scivoloni interni come quelli contro Ancona e Atletico Ascoli. Con una squadra progressivamente risucchiata verso il basso.
LA CLASSIFICA E IL PESO SPECIFICO DELL'ULTIMO KO
La sconfitta con la Recanatese ha avuto anche una valenza«posizionale»: era uno scontro diretto tra squadre divise da un punto alla vigilia e l’epilogo ha peggiorato la fotografia di classifica dei bianconeri, che ora sono dietro ai marchigiani e vedono ingrandirsi l’ombra dei playout. Già a fine novembre le analisi della classifica evidenziavano un’involuzione evidente: 0 gol fatti nel mese e un solo punto all'attivo, numeri che hanno segnato un solco tra la breve reazione del dopo-cambio e il ritorno alle difficoltà. Dati del genere non sono neutri: dicono che una squadra non gira.
COSA ASPETTARSI NELLE PROSSIME ORE
La società, dopo l’ufficialità dell’interim a Montemitoli, si muoverà per individuare il profilo più adatto al contesto: esperienza di categoria, gestione dei momenti e capacità di costruire immediatamente punti sporchi. La frustrazione dei tifosi bianconeri è comunque comprensibile: chi segue la Serie D sa quanto possano pesare due o tre domeniche storte, soprattutto in un Girone F denso di piazze storiche e trasferte esigenti. La risposta migliore, per tutti, è ritrovare un lessico comune tra campo e tribuna: compattezza, intensità, lavoro. La salvezza in Serie D passa spesso per strisce corte, 1-0 sporchi, rendimento casalingo affidabile. Il resto, estetica e narrazione, verrà dopo.
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