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Serie B

Il nipote d'arte all'88' decide il derby della Regione, è una serata memorabile per un attaccante che sa sgomitare

Un colpo di testa in controluce e un’imbattibilità casalinga che si spezza dopo oltre 14 mesi, cronaca di una serata perfetta

VIRTUS ENTELLA-SPEZIA SERIE B - GABRIELE ARTISTICO

VIRTUS ENTELLA-SPEZIA SERIE B - Gabriele Artistico, attaccante classe 2002, è alla prima stagione in Liguria dopo aver giocato anche con Juve Stabia e Cosenza in serie cadetta

La scena è quasi teatrale: folate di vento che piegano le bandierine, cross che cambiano traiettoria all’ultimo, la curva ospite in piena voce nonostante il freddo di dicembre. Al minuto cruciale, quando lo 0-0 sembra di granito, è il gesto più «semplice» del calcio a decidere: uno stacco imperioso di Gabriele Artistico al 43’ della ripresa e il pallone che bacia la rete sotto gli occhi di Simone Colombi. Il derby di Chiavari scivola così verso Entella-Spezia 0-1, con una firma nitida e coerente col canovaccio della partita: soffrire, aspettare, colpire. E soprattutto non sprecare il vantaggio psicologico di una superiorità numerica costata l’espulsione a Luca Parodi al 14’ del secondo tempo, punito per un braccio largo proprio su Artistico, da già ammonito. Una fotografia perfetta del confine sottile tra agonismo e imprudenza, in una sfida nervosa ma viva fino all’ultimo secondo.

IL CONTESTO CHE PESA: DERBY, NUMERI E UNA STRISCIA SPEZZATA
Il Sannazzaro (Chiavari) era diventato una fortezza. L’imbattibilità casalinga dell’Entella durava da oltre 14 mesi, orgoglio dichiarato della vigilia. Lo Spezia l’ha interrotta nel giorno più affollato dell’anno, con settori ospiti quasi esauriti e una città che respirava derby sin dal mattino. Per lo Spezia, reduce dal successo sull’altra rivale regionale, la Sampdoria (1-0 il 1 dicembre), il derby bis vale doppio: la classifica dice 14 punti, l’Entella resta a 15 e, nella zona bassa compressa della Serie B, ogni gradino è ossigeno. Per l’Entella, che arrivava lanciata e in salute, il ko fa male più per la dinamica che per il punteggio: dopo l’espulsione di Parodi, l’equilibrio emotivo è saltato e il vento ha fatto il resto, alzando il coefficiente d’errore di ogni pallone alto.

LA CHIAVE INVISIBILE: VENTO, LETTURE E TEMPI DI GIOCO
È facile ridurre un derby a un episodio. Ma in questo caso l’episodio racconta di una squadra, lo Spezia, che ha imparato a restringere il campo alle proprie incertezze, e di un’Entella che, in 10, ha finito per abbassare troppo il baricentro. Con raffiche ben oltre la soglia del comfort, i cross hanno chiesto coraggio e misura. Sul pallone della vittoria, Daniele Verde dosa il traversone con intelligenza, Gabriele Artistico sceglie il tempo giusto e stacca in anticipo su una linea difensiva che, da quel momento, non aveva più margine d’errore. Una rete confezionata da un cognome celebre: l'autore del gol è nipote di Edoardo Artistico, attaccante già in Serie A con il Torino oltre che prolifico attaccante tra Serie B e Serie C.

SCELTE CONTRO SCELTE: COSA HA FATTO LA DIFFERENZA
1) L’idea di Donadoni: mantenere il 3-5-2 «elastico» con due esterni di spinta, Beruatto e Candela, pronti a disegnare parabole attaccabili. Con il vento a disturbare, la scelta non è stata ostinazione ma calcolo: ridurre il numero di passaggi necessari a entrare in area. 2) La gestione degli errori: dopo la leggerezza in costruzione che aveva innescato il gol (poi annullato) di Guiu, Wiśniewski ha ripulito la serata con letture più semplici e verticali meno rischiose. È un dettaglio che pesa in trasferta e nel vento. 3) L’Entella di Andrea Chiappella (strutturata su un 3-4-2-1 flessibile) ha provato a colpire in transizione con Guiu e gli attacchi esterni di Davide Bariti, ma in dieci la squadra ha perso campo e lucidità, rinunciando progressivamente al palleggio corto che l’aveva fatta respirare nel primo tempo.

CLASSIFICA E TREND: COSA SIGNIFICA QUESTO RISULTATO
1) Lo Spezia sale a 14 punti, l’Entella resta a 15. Nella coda compatta della Serie B, i distacchi sono minimi e la dinamica dei derby può incidere più dell’ordinario. Per gli aquilotti, è la seconda vittoria consecutiva e la seconda con la stessa cifra stilistica: porta inviolata e gol di Artistico. 2) L’onda lunga del cambio in panchina: l’arrivo di Roberto Donadoni a inizio novembre ha riallineato il discorso tecnico. Il percorso resta in salita, ma la squadra ha finalmente un filo: compat­tezza, pazienza, palle inattive e cross mirati. In una B dal margine d’errore ristretto, basta poco per risalire una tacca alla volta. 3) Il riferimento agli avversari diretti: Südtirol e Mantova hanno viaggiato a strappi, alternando risultati utili a passaggi a vuoto; con questo +3, lo Spezia torna in scia e accorcia la fila delle squadre dentro la stessa forchetta di 2-3 punti.

I SINGOLI: MERITI E COMPITI
1) Gabriele Artistico: gol da centravanti «d’area», ma l’intera partita è stata una lotta intelligente contro i difensori e il vento. Ha scelto i corridoi giusti e preso falli «tematici» che hanno spostato metri. È il suo secondo gol decisivo in 7 giorni, stesso gesto tecnico, stessa freddezza. 2) Przemyslaw Wiśniewski: sbandata iniziale e ripartenza con mestiere. Ha semplificato, posizionato il corpo meglio sul lungo, e accettato di buttare palla quando serviva. 3) Simone Colombi: tiene l’Entella nel match con la parata su Artistico nel primo tempo. Sul gol, pochissimo da fare: traiettoria e impatto puliti. 4) Luca Parodi: l’episodio-limite decide il suo giudizio. Fino al rosso, gara ruvida ma ordinata. Il braccio largo è la crepa che allaga la diga. In un lunedì di campionato che profuma di sabato inglese, Entella-Spezia ha rivelato la verità più antica della Serie B: contano i dettagli, e quando il vento si mette di traverso contano ancora di più. Lo Spezia ha azzeccato quelli decisivi, l’Entella li ha pagati a caro prezzo. 

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