Serie A
09 Dicembre 2025
NAPOLI SERIE A - Lorenzo Lucca in campionato conta 12 presenza e una rete nella sua prima stagione in Campania
C’è una serata che fotografa tutto: al minuto 82 di un tiratissimo Napoli-Pisa, Lorenzo Lucca entra, si sposta sul centro-destra dell’area e scaglia un destro sotto l’incrocio. Il Maradona esplode, ma l’urlo resta sospeso a mezz’aria: esultanza sobria, sguardo duro, come se il gol, il 1° in azzurro, non bastasse ancora a scacciare un dubbio. Dove sta andando la sua stagione? Quel 3-2 ai danni dei nerazzurri toscani, neopromossi, ha segnato il picco emotivo di un inizio in salita: solo 4 presenze da titolare in campionato e una rete, proprio contro il Pisa, in un Napoli che nel frattempo ha cambiato gerarchie in attacco.
UN'ESTATE DA PROTAGONISTA, UN AUTUNNO DA RINCALZO
Il 18 luglio 2025 il Napoli ufficializza l’arrivo di Lucca dall’Udinese con la formula del prestito con obbligo di riscatto: un’operazione da circa 35 milioni di euro complessivi fra prestito oneroso e riscatto, più bonus. È una scelta forte, spinta da Antonio Conte e dalla necessità di proteggersi davanti all’ennesima stagione densa di impegni. La mappa delle decisioni cambia poche settimane dopo: l’infortunio muscolare di Romelu Lukaku, lesione di alto grado al retto femorale, impone una toppa immediata. Il Napoli pesca così Rasmus Højlund dallo Manchester United, in prestito con obbligo condizionato: il danese si prende in fretta la maglia da titolare e diventa riferimento del 4-1-4-1 di Conte. Risultato: lo spazio di Lucca si assottiglia. I dati fotografano il ridimensionamento: 4 gare da titolare in Serie A, 1 gol e minutaggio ridotto, con impieghi spezzati anche in Champions. Un cambio di status netto per chi era stato immaginato come alternativa «pesante» a Lukaku.
IL PARADOSSO LUCCA: INVESTIMENTO IMPORTANTE, IMPIEGO MARGINALE
Le cifre dell’operazione aiutano a misurare il paradosso. Tra prestito oneroso e obbligo di riscatto, l’impatto economico supera le soglie di una normale scommessa: circa 35 milioni in totale, con ingaggio attorno ai 2 milioni netti. Per un attaccante di 201 cm che nell’ultimo biennio a Udine aveva costruito reputazione da specialista del gioco aereo e target-man «educato». A confermarlo sono anche i rapporti ufficiali: dalla stagione 2023-2024 solo Duván Zapata ha segnato più reti di testa di Lucca in Serie A; e tra gli italiani post 2023-2024 è nel gruppetto (con Retegui, Orsolini, Pinamonti) ad aver superato quota 20 gol in campionato. Il problema, oggi, non è il profilo. È il contesto. Nel Napoli di Conte, rigenerato dalla verticalità sul riferimento centrale e dalla qualità «da dietro» (la regia di De Bruyne, la corsa di Anguissa, i tempi di McTominay), il centravanti titolare è Højlund e la concorrenza interna, quando Lukaku riaprirà il gas, diventerà feroce.
LE PRETENDENTI: MILAN E ROMA CI PENSANO
1) Il Milan ci gira intorno da tempo. Già a gennaio scorso, quando Lucca era ancora a Udine, si parlava di un «blocco» rossonero in caso di mancata chiusura per Gimenez; poi, a luglio, era circolata l’ipotesi di uno scambio (con Colombo più conguaglio) non andato in porto. Le motivazioni tecniche restano: a Massimiliano Allegri serve una punta d’area «alla Giroud», complementare a Gimenez per caratteristiche. Lucca costa meno di altri profili stranieri, è italiano e conosce la Serie A. 2) La Roma, già con Claudio Ranieri, aveva ammesso in diretta tv di seguirlo: l’idea era un vice-Dovbyk fisico, pronto a giocare spalle alla porta e ad aprire corridoi per gli incursori. I sondaggi di gennaio 2025 furono reali, ma l’Udinese alzò il muro (valutazioni da 25-35 milioni), rinviando ogni discorso all’estate. Oggi, con Lucca a Napoli e il suo minutaggio in calo, il file può riaprirsi se si configurasse una formula in prestito.
IDENTIKIT TECNICO: PREGI E LIMITI
1) Punti di forza: gioco aereo dominante, sponde pulite, protezione del pallone «a due contatti», attacchi sul secondo palo. 2) Quello che ancora manca: continuità di aggressioni profonde (attacco dello spazio a difesa alta), miglioramento nelle letture contro linee bassissime, dove serve sporcare il pressing e alternare smarcamenti di rottura a movimenti a venire incontro. 3) Come può essere utile: in una squadra che cerca un 9 «di presenza» per rifinire dentro l’area, Lucca è un moltiplicatore. Nel Milan, per esempio, potrebbe essere complemento a Gimenez e «ponte» per Pulisic e gli interni; nella Roma, coprirebbe minuti cruciali per lasciare fresco Dovbyk nelle notti che contano. A Napoli, da «primo cambio» di Højlund, diventa un’arma situazionale per gestire i finali con cross e palle inattive.
IL CALENDARIO DETTA LA STRATEGIA
La Supercoppa e lo sprint di gennaio 2026 offriranno a Conte una quantità di rotazioni inevitabili. Se Lucca dovesse trasformare quelle chance in gol e manovra, il Napoli potrebbe tenerselo stretto fino a giugno, blindando la batteria centravanti in vista del rientro a pieno regime di Lukaku. In caso contrario, la porta si riaprirà. Al Napoli conviene non svalutare un asset acquistato con una struttura economica impegnativa. Un prestito dove il giocatore gioca e produce (senza intaccare l’obbligo verso l’Udinese) potrebbe essere win-win: Lucca torna in estate più pronto, oppure entra in un giro di scambi con valutazioni coerenti. All'attaccante conviene giocare. Ovunque. I 25 anni sono l’età in cui un centravanti «lungo» consolida timing, postura, scelte. Il passato recente dice che quando ha minuti e fiducia i numeri arrivano.