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Il Pungiglione

Senza le ali una grande squadra non può volare

La mossa di Conte di mettere Neres e Lang ha cambiato il Napoli ma solo Sandro Sabatini ha avuto il coraggio di notarla

Senza le ali una grande squadra non può volare

IL PUNGIGLIONE - Noa Lang e David Neres, le ali che stanno cambiando il corso della stagione del Napoli di Antonio Conte (foto Instagram)

Questa settimana come “Pungiglione” vorrei pungere tre grandi ex calciatori: Fabrizio Ravanelli, Gianluca Zambrotta, Roberto Carlos Sosa, argentino, soprannominato "El Pampa" perché proveniente dalla provincia di La Pampa.
Attualmente tutti e tre ancora attivi nel mondo del calcio, oltre ad essere opinionisti sportivi. Chiamati a discutere del match Roma-Napoli, hanno tutti e tre commesso un grave errore, data la loro esperienza di campo. Quale? Semplice: hanno parlato prima della partita. Ognuno di loro ha espresso valutazioni tecnico-tattiche delle due squadre, parlato della personalità dei loro allenatori Gasperini e Conte e si è affidato anche ai dati statistici degli incontri precedenti - come se ciò contasse qualcosa! - analizzando il loro modo di giocare, valutando i momenti di forma dei loro giocatori chiave, soppesando anche le motivazioni psicologiche dei due gruppi: la Roma in testa alla classifica, che gioca in casa trascinata dal loro magico inno, e gli azzurri di Conte che dice di non voler partecipare al funerale del Napoli insieme ai suoi giocatori. Ebbene, dopo tutte queste analisi, i tre ex beniamini delle folle hanno fatto cilecca! Consiglio ai tre grandi campioni di imitare i loro colleghi opinionisti: parlare dopo il risultato dove tutto è semplice, chiaro e scontato. Questi tre grandi professionisti hanno dimostrato che il calcio è difficile da capire anche per chi lo ha giocato; figuriamoci per chi si è laureato...sui giornali.
Un altro bersaglio è Lele Adani che si è proclamato divulgatore del calcio, come se la sua opinione fosse l'oracolo della verità. La sua missione - dice - è quella di acculturare tutti nel conoscere il calcio, dando loro così più competenze che gli permetteranno di gustarsi meglio una gara di football. Oggi autodefinirsi un divulgatore-opinionista ed esercitare tale professione è sicuramente meglio che andare a lavorare.
Dopo aver letto una sua relazione tecnica su Samuele Ricci, centrocampista del Milan e della Nazionale, dove il divulgatore Adani lo sponsorizzava dicendo - «è un perno del centrocampo, oggi un centrocampista centrale come Samuele Ricci in Nazionale è fondamentale, lega difesa e centrocampo permettendo ai forti interni che abbiamo di esprimersi al meglio. È dominante prima di tutto nella mente, e poi anche nelle scelte in campo» - bene, in seguito a questa relazione del tuttologo Lele Adani, Samuele Ricci è stato escluso dalla formazione titolare del Milan di Max Allegri che probabilmente ha contribuito a fargli perdere anche il posto in Nazionale. Bravo Lele.
Da tempo volevo prendere di mira Sandro Sabatini, ex capo ufficio stampa dell'Inter dal 1994 al 2001, attualmente la sua attività è sui social, dove su Instagram ha più di 30mila followers, giornalista sportivo, lavora anche come opinionista partecipando a numerosi talk show sui canali Mediaset, ed è proprio lì che è nata la mia antipatia sportiva nei suoi confronti. Nelle tavole rotonde Sabatini aspetta il suo turno per parlare e sfoggiare il suo sorriso beffardo, come se avesse già vinto il dibattito prima ancora di cominciare. Sul suo volto appare l'immagine del “adesso vi sistemo tutti”, ma invece di pungerlo, devo per correttezza questa volta plaudirlo per il coraggio di aver detto in una trasmissione televisiva, chiamato a commentare la gara Napoli-Atalanta 3-1, senza paura di passare per un antiquato conservatore, che il Napoli ha vinto perché Conte ha messo due ali vere, quelle di un tempo. Sì, avete letto bene, ha detto ali! In un mondo dove tutti si credono esperti di calcio, Sabatini ha avuto la forza di essere diverso.
Se adesso un allenatore venisse chiamato a guidare una squadra e alla domanda: “Che impianto di gioco attuerà?” - risposta: “Un 3-4-3 con due ali sulla linea dell'out”. Risposta: grazie. Esonero prima di cominciare. Solo un nome come Sabatini poteva parlare di ali e non di esterni alti senza passare per un sorpassato, un vecchio, un incompetente. Concludo dicendo che due vecchie ali nella new era del calcio con i loro momenti individuali hanno steso l'Atalanta: doppietta di Neres e gol di Lang.
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