Serie D
10 Dicembre 2025
PISTOIESE SERIE D - Stefano Pellizzari, difensore classe 1997, nella prima parte di stagione ha giocato in Serie C con il Forlì totalizzando 7 presenze in campionato
Il primo abbraccio è arrivato in campo, non al tavolo delle firme. Martedì pomeriggio, al «Melani», la seduta si accende quando un centrale alto e asciutto, passo sicuro e voce che ordina, si sistema al centro della linea. È Stefano Pellizzari, classe 1997, che dirige rincorse e scivolate come se fosse lì da settimane. La carta d’identità per ora resta nel cassetto della burocrazia, ma l’idea è già nitida: la Pistoiese ha inserito un difensore fatto e finito nel cuore del proprio progetto tecnico. Accordo verbale, allenamento in gruppo, tesseramento atteso entro la settimana. E la sensazione di un rinforzo alla corte del tecnico Antonio Andreucci che non chiede presentazioni, solo una maglia.
UN 'OPERAZIONE LAMPO, I MOTIVI DELLA SCELTA
La scelta di Pellizzari non è casuale, né dettata dall’urgenza. È una mossa coerente con l’idea di squadra che sta prendendo forma: più fisicità, più leadership, più alternative per affrontare una fase di stagione in cui i dettagli pesano come punti. La società arancione ha definito l’intesa nelle scorse ore e ha subito portato il giocatore in gruppo, segnando un passaggio pratico e simbolico: accelerare l’inserimento tattico in vista del girone di ritorno e delle sfide che contano. L’ufficialità formale arriverà a breve, una volta completate le procedure federali. Nel comunicato diffuso a Pistoia si parla di accordo verbale e di primo allenamento in arancione. Un dettaglio non marginale: provenendo dalla Serie C, il difensore ha dovuto attendere le tempistiche previste per la registrazione in Serie D, motivo per cui la firma slitta di qualche giorno. Intanto però lo staff tecnico può già misurare sul campo quanto l’innesto aiuti ad alzare il livello competitivo del reparto.
COSA PORTA PELLIZZARI
Il profilo è quello di un centrale moderno: 1,84 metri di statura, buon tempo di anticipo, esperienza nella difesa a tre e a quattro, capacità di guidare la linea e di reggere l’uno contro uno in campo aperto. Cresciuto nelle giovanili di Cesena, Juventus e Virtus Entella, percorre un iter formativo che lascia tracce chiare: cura del dettaglio individuale, lettura delle distanze, postura del corpo corretta nei duelli aerei e palla a terra. Gli anni nei vivai di alto livello gli hanno consegnato un bagaglio di fondamentali e di abitudini d’élite che in Serie D fanno spesso la differenza. In carriera ha superato la soglia delle 150 presenze tra i Professionisti, con un cammino costruito soprattutto in Serie C: Ravenna, Legnago, Reggiana, Vis Pesaro, Fermana, Ancona, Renate le tappe principali. All’estero, una parentesi formativa nel 2017-2018 in Austria con il WSG Wattens, utile ad affinare il gioco posizionale in contesti tattici diversi. Numeri e luoghi che raccontano affidabilità, continuità e adattabilità.
IL PRESENTE RECENTE: UN PASSAGGIO DI CONSEGNE CHE CONVIENE A TUTTI
Nell’ultima estate, Pellizzari aveva scelto il Forlì in Serie C, con cui ha collezionato 7 presenze nel campionato 2025-2026. La separazione è maturata all’inizio di dicembre e si è trasformata in un’occasione per la Pistoiese, pronta a coglierla in rapidità. Per un difensore che ha sempre militato tra i Prof, l’approdo in Serie D rappresenta una novità assoluta e anche una motivazione in più: riportare il proprio bagaglio di esperienza dove pesa maggiormente, dentro una squadra che vuole consolidarsi in zona alta. Per la Pistoiese è un investimento a rischio calcolato: profilo maturo, già in condizione e perfettamente compatibile con un gruppo che ha mostrato qualità ma anche margini di consolidamento dietro. Il difensore, svincolatosi dal club romagnolo, era una pista esplorata da più realtà. Gli arancioni sono arrivati prima, mettendo sul tavolo un progetto credibile e una prospettiva tecnica chiara.
UN CONTESTO CHE CHIEDE CERTEZZE
La stagione arancione racconta una squadra competitiva, capace di mettere insieme prestazioni di sostanza e risultati di spessore. Vittorie rotonde, come il 3-0 al Sasso Marconi di fine settembre, e partite bloccate da sbloccare con pazienza, come lo 0-0 con la Pro Palazzolo. Un canovaccio che conferma come la difesa sia un asset strategico per restare agganciati alle prime posizioni e per affrontare con continuità gli scontri diretti. Non solo. L’inizio di dicembre ha consegnato al club un imprevisto extra-campo: la squalifica del «Marcello Melani» per 2 giornate, con le conseguenze organizzative e ambientali che ne derivano. Un contesto meno favorevole per chi deve fare punti e gestire la pressione: anche per questo un difensore in più, con leadership naturale, può diventare un acceleratore di stabilità. La classifica comunque vede il team di Andreucci 2° nel Girone D ad un solo punto dalla capolista Desenzano.
DOVE PUÒ INCIDERE
1) Letture preventive: la dote più evidente è la capacità di «vedere» l’azione prima che esploda. In Serie C ha spesso lavorato su marcature scalate e coperture preventive, un capitale tecnico utile contro avversari che in D cercano l’attacco diretto. 2) Duelli aerei: l’elevazione e la coordinazione lo rendono affidabile su palle inattive contro e a favore. La Pistoiese ha già dimostrato di saper colpire sulle palle ferme; con Pellizzari aggiunge chili e centimetri nel traffico dell’area. 3) Uscita palla: senza cercare il colpo di tacco, apprezza il primo passaggio pulito. È un centrale che non disdegna l’apertura sulle corsie per liberare i quinti o gli esterni, riducendo i rischi in costruzione bassa. Queste caratteristiche dialogano bene con i principi di una squadra che ambisce a stare stabilmente nella metà campo avversaria. Avere un centrale capace di reggere 30-40 metri alle spalle è una condizione necessaria per difendere in avanti senza spezzare le distanze. Le categorie si scalano anche così: puntellando i reparti chiave con profili che conoscono la fatica della domenica e la disciplina del martedì. Al resto penseranno il campo, la chimica con i compagni e una classifica che, con un pizzico di solidità in più, può diventare più comoda da guardare.