Serie C
10 Dicembre 2025
PERUGIA SERIE C - Alessandro Tozzuolo, difensore classe 2002, in campionato con la maglia del Grifo conta 9 presenze e un gol
C’è un momento, al minuto 19 di un derby che brucia, in cui il Renato Curi sembra trattenere il respiro. Il pallone danza sopra le teste, un tocco morbido di Alessandro Manzari, l’inserimento da attaccante vero di Alessandro Tozzuolo, classe 2002, e un sinistro sotto la traversa che scuote la rete. È il primo gol tra i grandi proprio con la maglia del Grifone, e non un gol qualunque: arriva infatti nel derby contro la Ternana. Finirà 1-2 per gli ospiti, con la prodezza dalla distanza di Luca Vallocchia a decidere la partita, ma quell’istante resta, si incide nella memoria di un ragazzo cresciuto nel vivaio biancorosso e di uno stadio che per un attimo ha assaporato la rimonta.
IL RACCONTO DEL DERBY
La sfida, valida per la 17ª giornata del Girone B di Serie C e giocata il 7 dicembre 2025 al Renato Curi, parte in salita per i biancorossi. Le Fere piazzano subito l’affondo: al 6’, su una serie di calci d’angolo, Ferrante anticipa tutti e insacca di testa. Il Perugia barcolla ma non crolla; al 19’, la combinazione che non ti aspetti: pallonetto di Manzari a scavalcare la linea e arrivo in corsa di Tozzuolo, che in acrobazia scarica il sinistro del pari sotto la traversa. Nel secondo tempo, al 18’, la giocata che spacca l’equilibrio: Vallocchia libera il destro da lontano, parabola piena, imparabile per Gemello. È il 2-1, che resisterà fino al triplice fischio nonostante un’ulteriore fiammata del Perugia con lo stesso Tozzuolo a sfiorare il bis.
TOZZUOLO, IL GOL CHE RACCONTA UN PERCORSO
Sgombriamo subito il dubbio: quello di Alessandro Tozzuolo non è il classico «gol estemporaneo» del difensore che sbuca in area su un calcio piazzato. È una giocata studiata, cercata, e provata in settimana: inserimento cieco alle spalle dell’esterno avversario, attacco dello spazio e finalizzazione senza esitazioni. Non lo diciamo noi: lo conferma lo stesso Tozzuolo, che a fine gara parla di sensazioni forti («la giornata migliore per il 1° gol, la peggiore per la sconfitta») e spiega come quell’azione fosse stata preparata dallo staff. Uno spunto che racconta la sua crescita e l’attenzione ai dettagli dentro Pian di Massiano. Il profilo del difensore è quello di un ragazzo del territorio: nato nel 2002, cresciuto nel settore giovanile biancorosso, radici a Brufa (Torgiano), e un’estate, la scorsa, in cui persino un trasferimento alla Ternana era parso possibile, poi sfumato. Il destino ha scelto diversamente: il primo gol con il Grifo lo segna proprio contro i rossoverdi. Calcio, perfidia e poesia.
LA CHIAVE TATTICA: I MOTIVI PER CUI IL TAGLIO HA FUNZIONATO
Il Perugia ha sofferto la spinta iniziale della Ternana sugli angoli e una fisicità che ha accorciato il campo costringendo i biancorossi bassi. Ma la squadra di Giovanni Tedesco nel primo tempo ha trovato ossigeno proprio con le uscite in verticale su Manzari e con gli inserimenti di Tozzuolo sulla corsia debole: una correzione «live» che ha tenuto in bilico la partita fino al lampo di Vallocchia. L’azione del gol del pari è un bignami: verticalità, timing, fiducia nell’andare oltre la propria comfort zone difensiva. Non è un caso se Tozzuolo si ritroverà in area anche nella ripresa, sfiorando il 2-2 in spaccata: segno di un compito offensivo aggiuntivo assegnato e ben interpretato. Dall’altra parte, la Ternana ha vinto dove spesso si vincono i derby: sui duelli. Ferrante ha indirizzato la gara con la rete-lampo, Garetto ha preso campo col passare dei minuti, e Vallocchia ha messo la firma con una conclusione che raramente lascia scampo. Sui piazzati, gli ospiti hanno creato superiorità e pericoli costanti, centrando anche una traversa e mancando di poco il tris in più occasioni. È la fotografia di una squadra che ha saputo «stare» dentro il derby in tutti i suoi momenti.
OLTRE AL RISULTATO, COSA RESTA AL PERUGIA
1) Identità da consolidare. La gestione delle transizioni ha dato argomenti interessanti nel primo tempo; l’uscita dal pressing, però, è crollata alla distanza. La squadra deve allungare i periodi di lucidità e ordine, soprattutto quando la gara cambia inerzia. 2) Crescita individuale di profili locali. Il gol di Tozzuolo è simbolico: premia il lavoro del vivaio del Perugia e indica una via. In un momento in cui i risultati zoppicano, valorizzare chi conosce ambiente e rivalità può fare differenza emotiva e tecnica. 3) Classifica, numeri e prospettiva. Il dato dei 5 punti dalla salvezza diretta è uno spartiacque: le prossime gare non possono essere vissute «a corrente alternata». Servono continuità e punti pesanti, anche perché il margine d’errore si assottiglia.
LA VOCE DEL PROTAGONISTA: «LA MIGLIORE E LA PEGGIORE DELLE GIORNATE»
Le parole di Tozzuolo nel post-partita restituiscono umanità a un pomeriggio complicato: «È la giornata migliore per trovare il mio primo gol… la peggiore per la sconfitta». Frase semplice, ma densa: dentro c’è l’orgoglio di un ragazzo «di casa», la delusione sportiva e il desiderio di capitalizzare sull’esperienza. L’ammissione «l’avevamo preparata» spalanca uno squarcio su un Perugia che non è improvvisazione, ma studio e lavoro: la sfida ora è trasformare i frammenti di buona esecuzione in un copione più solido, per 90 minuti. Il derby consegna alla Ternana punti, slancio e un messaggio forte al campionato. Al Perugia lascia ferite, sì, ma anche un’immagine potente: quella di Alessandro Tozzuolo, difensore del 2002, che si prende il palcoscenico più caldo e ci mette dentro il suo 1° gol in biancorosso. In una stagione che chiede risposte, potrebbe essere il primo tassello di una storia diversa.