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Serie C

Debuttò a 18 anni in Champions, ora esordirà da allenatore in prima squadra: l'ex centrocampista è la svolta del club

Dal settore giovanile alla promozione con i grandi in un momento delicato della stagione, è subito necessario fare risultato

PRO PATRIA SERIE C - FRANCESCO BOLZONI

PRO PATRIA SERIE C - Francesco Bolzoni nell'ultimo anno e mezzo ha guidato la Primavera bustocca, ora sale in prima squadra

Un giovedì di dicembre, un campo di allenamento avvolto nella bruma e un gruppo che si raccoglie in cerchio. Al centro, un uomo con il fischietto: non è il «solito» allenatore di lungo corso, ma un ex centrocampista che ha calpestato Serie A e B, classe 1989, sguardo lucido e parole misurate. Oggi quel cerchio si stringe attorno a Francesco Bolzoni: la Aurora Pro Patria 1919 gli affida la prima squadra e inaugura un capitolo che profuma di coraggio e di identità. L’idea è netta: ripartire da chi conosce il vivaio, parla la lingua del club e ha già trasmesso principi chiari a un gruppo di ragazzi che, negli ultimi mesi, ha cominciato a far parlare di sé anche nel campionato Primavera 3. È un passaggio di consegne che va oltre la contingenza: è una scelta di progetto, in una stagione 2025-2026 sin qui di sali e scendi che reclamava un baricentro stabile. E il baricentro, ora, ha un nome e un cognome ben riconoscibili.

UN ANNUNCIO ATTESO: LA DISCESA IN CAMPO
La nota ufficiale pubblicata oggi, 11 dicembre 2025, conferma ciò che nelle ultime ore era circolato come ipotesi concreta: Francesco Bolzoni è il nuovo allenatore della Pro Patria, con «primo allenamento in giornata» e una novità di staff: Giuseppe Le Noci sarà il vice-allenatore della prima squadra. È un dettaglio importante: Le Noci conosce l’ambiente, ha già lavorato nello staff negli ultimi anni e offre quella continuità operativa preziosa quando il calendario non aspetta. Il club sottolinea anche la «filiera» di crescita di Bolzoni: dalla primavera biancoblù alla panchina dei «grandi», passando per l’esperienza come vice di Giuseppe Sannino al FC Paradiso in Svizzera, primo tassello della sua nuova vita da tecnico dopo il ritiro dall’attività. Nel frattempo, gli ultimi giorni avevano raccontato il rischio di un esonero per Leandro Greco e un’ipotesi «interna» proprio su Bolzoni. Oggi la soluzione è diventata realtà, dopo che la squadra era stata temporaneamente diretta in campo da Le Noci in attesa delle decisioni definitive. Il quadro, ricostruito tra cronache e comunicati, spiega il contesto in cui nasce la scelta: serviva una guida e un segnale tattico-mentale immediato.

DALLA SCUOLA INTER ALLE PIAZZE DI SERIE B
Cresciuto nel settore giovanile dell’Inter, Francesco Bolzoni ha costruito una carriera solida da centrocampista capace di unire ordine, intensità e letture preventive. Esordio nei «grandi» con i nerazzurri in Champions League contro il PSV Eindhoven il 2 ottobre 2007, poi una trafila di esperienze in club pesanti: Frosinone, Siena, Palermo, Novara, Spezia, Bari; quindi i prestiti in Imolese e Lecco, prima di chiudere nel calcio elvetico con Team Ticino U21 e Rapperswil-Jona. Nel mezzo, un percorso azzurro con Under 20 e Under 21, conferma di una crescita seguita a lungo dai selezionatori federali. L’anagrafe racconta una «mezz’ala metodica» nata il 7 maggio 1989 a Lodi: oggi ha 36 anni, età in cui alcuni tecnici stanno ancora completando il patentino, mentre lui si presenta in panchina con un bagaglio di oltre 10 stagioni nei campionati professionistici. Non è solo una lista di maglie: in Serie B ha vinto il campionato con Siena (2010-2011) e con Palermo (2013-2014), alzando l’asticella della competitività personale in gruppi guidati da allenatori esigenti. In gioventù, con l’Inter Primavera, ha messo in bacheca il Campionato Nazionale Primavera 2006-2007 e il Torneo di Viareggio 2008.

IL RITIRO E I PRIMI PASSI DA TECNICO
Il passaggio dalla tuta del calciatore a quella dell’allenatore non è stato immediato né facile. Nel 2023 un problema al ginocchio lo ha convinto ad appendere gli scarpini: decisione sofferta ma necessaria, raccontata con onestà in un’intervista in cui spiegava di non poter più convivere con il dolore. Da lì, il via a una nuova traiettoria: assistente di Sannino al FC Paradiso e, nella stagione 2024-2025, la panchina della Primavera della Pro Patria. È qui che Bolzoni comincia a «parlare» da allenatore: costruisce un gruppo riconoscibile, dà centralità a valori e metodo (rispetto, lavoro quotidiano, miglioramento progressivo), e lancia giovani con minutaggi e responsabilità crescenti.

COSA HA FATTO CON LA PRIMAVERA
Se il club ha scelto la soluzione interna non è per comodità. È perché nella Primavera 3 di Francesco Bolzoni si sono visti principi chiari: compattezza tra i reparti, attenzione alle transizioni, gestione oculata dei momenti della partita e crescita di profili che hanno dato risultati anche fuori dal perimetro strettamente giovanile. Alcuni snodi recenti parlano da soli. 1) Il passaggio del turno nei playoff Primavera 3 contro la Triestina arrivando da una doppia sfida a porte inviolate (0-0, 0-0), ma con gestione matura del doppio confronto: equilibrio, letture difensive puntuali e tempi di pressione tarati sul contesto. Non uno «spettacolo», ma un test superato da «squadra adulta». 2) La vittoria esterna del 22 novembre 2025 sul campo della Pergolettese Under 19 (1-2), con doppietta di Colombo e una ripresa amministrata con lucidità. Anche qui, segnali di squadra che sa interpretare partita e cronometro. 3) Un lavoro di «ponte» con il territorio e l’estero: nel corso del 2025, la Pro Patria ha guardato anche fuori confine per alimentare il suo centrocampo Primavera, intercettando profili cresciuti negli Stati Uniti.

IL CAMBIO IN PANCHINA E IL RUOLO CHIAVE DI LE NOCI
Il percorso che porta a Bolzoni si snoda tra le ultime 48-72 ore, quando l’ipotesi di un cambio ha iniziato a farsi concreta. La gestione temporanea degli allenamenti affidata a Giuseppe Le Noci è stata la cerniera di un passaggio inevitabile: mettere la squadra in campo senza perdere tempo, guadagnando qualche ora per definire la nuova guida. Oggi la decisione è formalizzata: Le Noci resta al fianco di Bolzoni con il ruolo di vice, garantendo memoria recente degli allenamenti, dinamiche dello spogliatoio e carichi di lavoro. In un campionato fitto come la Serie C, con partite spesso ogni 7 giorni ma talvolta anche ogni 3, il «come» si arriva alla gara vale quanto le scelte di modulo. In sintesi: la Pro Patria ha scelto un allenatore che porta in dote esperienza «da dentro il campo», una stagione e mezza di lavoro sui giovani e una rete di competenze costruita con pazienza. In un campionato che premia organizzazione e dettagli, mettere Francesco Bolzoni al centro del progetto è più di una buona notizia: è una direzione di marcia.

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