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Serie C

Ha 18 anni, talento da vendere e l'Inter lo vuole: un ottimo giocatore sta per arrivare in nerazzurro

Un colpo di provincia per un progetto ambizioso, il classe 2007 è davvero ad un passo dal grande salto

VARESINA SERIE D - MARCELO VAZ

VARESINA SERIE D - Marcelo Vaz, difensore esterno classe 2007, nella prima parte di stagione ha giocato 12 partite di campionato e 4 di Coppa

Un lampo al minuto 70 di una serata di Coppa Italia di Serie D: cross respinto, controllo col mancino e una conclusione secca che si infila dove il portiere non può arrivare. La Varesina elimina il Milan Futuro e il match-winner è un ragazzo di 18 anni, nato a Canchungo e cresciuto sui campi dell’hinterland milanese. Si chiama Marcelo Vaz ed è il prossimo tassello di un mosaico che a Appiano Gentile stanno ricomponendo con metodo: l’Inter ha accelerato, l’operazione è ai dettagli finali e l’approdo è programmato per giugno 2026, destinazione Inter Under 23 in Serie C. Un salto doppio, categoria e maglia, che racconta una cosa semplice: quando un profilo è giusto, l’etichetta «Serie D» smette di essere un confine e diventa una corsia preferenziale.

IDENTIKIT TECNICO E ANAGRAFICO
Terzino sinistro naturale, piede di riferimento: sinistroNato il 31 luglio 2007 a Canchungo (Guinea-Bissau). Tesserato con la Varesina dal 9 agosto 2025. Nel suo primo scorcio di calcio «dei grandi», Vaz ha messo insieme 16 presenze complessive fra campionato e Coppa Italia di Serie D, con 1 gol che ha avuto il peso specifico di una qualificazione. Sono numeri asciutti, ma densi, perché raccontano continuità, affidabilità e una personalità che, a questa età e in una categoria ad alto contatto, non sono affatto scontate. È anche per questo che l’Inter ha deciso di chiudere: un investimento per il domani che non esclude minuti utili già nel breve periodo con la seconda squadra.

IL CONTESTO: L'INTER GUARDA ALLA SERIE D
Da quando il progetto Under 23 è entrato a regime, a Milano hanno capito che il mercato vero non finisce dove smettono i riflettori della Serie A. L’Inter Under 23 compete in Serie C, ma pesca (anche) un gradino più giù per intercettare profili fisici e tecnici ancora plasmabili, già temprati nel calcio dei contrasti e delle seconde palle. Vaz incarna perfettamente questa esigenza: è un esterno a tutta fascia capace di dare corsa e profondità, con frequenza di spinta e atteggiamento proattivo, ma, dettaglio non banale, senza smarrire ordine e letture difensive. È il tipo di calciatore che, nel linguaggio degli staff, «alza il ritmo dell’allenamento». È questo il valore aggiunto che cercherà di portare nella squadra di Stefano Vecchi.

UN GOL CHE PESA: LA NOTTE CONTRO IL MILAN FUTURO
Nel percorso che lo ha portato sul taccuino dei dirigenti nerazzurri, c’è una tacca ben visibile: 29 ottobre 2025, Milan Futuro-Varesina 2-3. Gara vibrante, due rimonte e la firma decisiva proprio di Vaz, subentrato e letale nel momento chiave. Non è solo una cartolina, ma un indizio forte sulla sua capacità di leggere le partite «dentro il caos» tipico della Serie D: aggressiva, verticale, senza tempi morti. Per un terzino 18enne, saper entrare a gara in corsa e cambiare l’inerzia dice molto sulla tenuta mentale.

DALLA GUINEA BISSAU ALLA PROVINCIA LOMBARDA
La biografia calcistica di Vaz è, in piccolo, il manifesto di un calcio sempre più connesso. Nato in Guinea-Bissau, segnalato in Lombardia, rifinito alla Varesina fra Cairate e Venegono Superiore: luoghi che raramente fanno titolo, ma che sono diventati un serbatoio di opportunità per i club di vertice. Il tesseramento ufficiale di agosto ha segnato il via al suo percorso tra i grandi, sotto la guida di Marco Spilli, tecnico capace di costruire contesti funzionali per giovani propositivi sugli esterni. Il resto lo hanno fatto le prestazioni: ordinate, riconoscibili, con quel pizzico di sfrontatezza che serve per togliere la ruggine ai meccanismi di squadra.

UN INCASTRO NEL PROGETTO DI STEFANO VECCHI
Nella lavagna di Stefano Vecchi, Vaz si colloca dove oggi l’Inter U23 ha bisogno di «benzina» in corsia. La sua disponibilità a giocare alto nella pressione e la facilità nel ribaltare il campo sono risorse spendibili sia per innalzare il baricentro sia per aumentare le soluzioni di uscita dal basso contro la pressione avversaria. In più, la propensione a occupare l’ultimo terzo può liberare l’interno di parte per attacchi al mezzo spazio, una delle firme del calcio di posizione «leggero» visto a tratti nella squadra di Vecchi. L’obiettivo nel primo trimestre sarà stabilizzare: tempi di salto, tempi di cross e collaborazione difensiva con il centrale di parte. A giugno 2026, la risposta comincerà ad arrivare dal campo: lo stesso luogo in cui Vaz si è guadagnato, settimana dopo settimana, questa opportunità.

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