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Ha giocato con Batistuta e Beppe Signori, ora allena tra i Dilettanti: l'ex Serie A è la stella dell'ambizioso club

Un progetto interessante in una classifica cortissima, il club biancazzurro affida la panchina a un tecnico dal curriculum pesante

FASANO SERIE D - PASQUALE PADALINO

FASANO SERIE D - Pasquale Padalino nella scorsa stagione ha iniziato al Latina in Serie C per poi essere sollevato dall'incarico in autunno

A Fasano il cielo di dicembre ha il colore delle scelte nette. Mentre il Girone H della Serie D si compatta in una manciata di punti e l’aria odora già di spareggi, nel corridoio che porta agli spogliatoi del Vito Curlo un dirigente ripiega il comunicato societario appena stampato. Lo sguardo corre alle prossime domeniche, il telefono vibra: è l’annuncio che cambia la stagione. Il club biancazzurro ha deciso di affidare la panchina a Pasquale Padalino, foggiano, ex difensore da oltre 200 presenze in A, allenatore abituato all’alta quota dei Professionisti sin dai tempi in cui era giocatore del Foggia di Zdenek Zeman. Un segnale preciso, quasi un avvertimento al campionato: qui non ci si accontenta di restare nel gruppo, si prova a uscire dal mucchio.

UN «UFFICIALE» CHE PESA SULLA CLASSIFICA
L’annuncio è arrivato in serata: il Città di Fasano ha ufficializzato l’ingaggio di Padalino come nuovo responsabile tecnico. La scelta matura dopo ore concitate seguite all’esonero di Luigi Agnelli e del suo vice Vittorio Triarico, decisione formalizzata con un comunicato che ha sancito la «nuova direzione» del progetto sportivo. La squadra, nel frattempo, è stata temporaneamente riaffidata al tecnico della Juniores, Graziano Pistoia, in attesa di chiudere l’accordo con il nuovo allenatore: ora la firma e l’ufficialità hanno trasformato il fotogramma in film. La tempistica, qui, è tutto. Alla vigilia della metà stagione, il Girone H è diventato un gomitolo: dopo 14 giornate, in 7 punti si sono infilate addirittura 9 squadre. Il Fasano si è trovato a condividere la vetta a 27 con la Paganese, poi il sorpasso azzurrostellato nella 15ª giornata (vittoria Paganese, ko del Fasano a Martina 3-2), ha riacceso l’urgenza di una sterzata tecnica e psicologica. In questa cornice, la panchina di Padalino non è solo un nome: è una mossa di classifica.

IL MOTIVO DELLA SCELTA DI PADALINO
Non è un salto nel buio. Pasquale Padalino ha una biografia che parla chiaro: il campo, la grande Serie A da calciatore con Foggia, Bologna, Lecce, Fiorentina, Inter e Como; poi la panchina, costruita tra Serie C e Serie B con un filo rosso che riporta sempre a Foggia. Da tecnico ha attraversato Nocerina, Grosseto, Matera, Lecce, Juve Stabia, Siena, Turris e Latina. Un percorso che, al di là delle fortune alterne, consegna al Fasano un profilo esperto, abituato a gestire pressioni, platee calde e gruppi complessi. Se il dato che rassicura il tifoso biancazzurro è l’esperienza, quello che intriga è la sua idea di calcio: costruzione dal basso quando possibile, ricerca della partita senza rinunciare alla protezione dell’area, principi pragmatici cuciti su organico e contesto. È quanto lo stesso tecnico ha spesso ribadito tornando sulle sue tappe più recenti: squadra corta, baricentro elastico, catena di destra come grimaldello, ma con la bussola puntata sull’equilibrio. Un manifesto che a Fasano potrebbe dialogare con una rosa dove non mancano corsa e verticalità.

UN LEGAME CHIAMATO FOGGIA
Per comprendere fino in fondo la scelta Fasano-Padalino bisogna riavvolgere il nastro fino a Foggia, città e club che rappresentano il suo asse magnetico. Qui Padalino è stato calciatore e allenatore, qui ha assaporato i salti di categoria da tecnico: il ritorno tra i Professionisti nell’estate 2013, attraverso il meccanismo del ripescaggio, e l’ammissione alla nuova Lega Pro unica al termine della stagione 2013-2014, frutto della riforma che ha compresso vecchie C1 e C2 e di un piazzamento utile (6°) nel girone di Seconda Divisione. Due passaggi di livello, diversi per genesi ma equivalenti nell’effetto: rimettere Foggia in carreggiata. Più tardi, dicembre 2018, l’ennesimo ritorno, stavolta in Serie B, in una fase tribolata del club. Il rapporto, insomma, è più che un indirizzo sul curriculum: è una costante. A restituire la cifra emotiva di quel primo «rientro tra i Pro» basta la cronaca: tribune piene e festa in città dopo la notizia del ripescaggio, una boccata d’ossigeno per un ambiente reduce dalla ripartenza in D. Sono immagini che raccontano il tipo di temperature che Padalino conosce bene, e che a Fasano potrebbero tornare utili nei passaggi decisivi.

LA PARENTESI RECENTE: TURRIS, LATINA, SIENA
Gli ultimi anni dicono anche altro. Dopo Juve Stabia (stagione 2020-2021 con playoff centrati e stop al secondo turno), il tecnico passa al Siena nel dicembre 2021, sfiora la post-season e chiude a fine torneo. Nel 2022 viene chiamato dalla Turris, ma lascia a ottobre. Nel 2024 la nuova occasione con il Latina, esperienza però terminata in autunno 2024 con l’esonero dopo un avvio in salita. Non è un percorso lineare, ma racconta di un allenatore che non ha esitato a rimettersi in gioco in piazze diverse, anche in contesti complicati o in fasi di ricostruzione.

IL CONTESTO FASANO: CLASSIFICA CORTA, PROSPETTIVA LARGA
Allo stato dell’arte, il Girone H è una mappa senza gerarchie blindate. Dopo il sorpasso della Paganese alla 15ª (30 punti), il Fasano insegue a 27 insieme all’Afragolese, con Martina e Nola a ridosso. Il margine di oscillazione è minimo: due risultati possono cambiare le prospettive. È in questa dinamica che l’arrivo di Padalino va letto come acceleratore di processo. Non si tratta solo di contendere la promozione diretta: in un campionato da 34 giornate e 18 squadre, anche la gestione dei momenti vale oro. Sul piano societario, l’orizzonte è chiaro da mesi: il presidente Ivan Ghilardi ha scandito, già in estate, la volontà di alzare l’asticella, portando a Fasano profili ambiziosi e trattenendo colonne come Vincenzo Corvino (rinnovo pluriennale). Il solco è quello: costruire continuità competitiva. La scelta di un allenatore con il profilo di Padalino è coerente con questa traiettoria.

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