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Primavera 2

Il capocannoniere chiama, il bomber che non si ferma più risponde: e il derby non ha vincitori

Meleddu e Pietropoli firmano un pareggio di fuoco tra eterni rivali

Lecco

LECCO-RENATE PRIMAVERA 2 • Riccardo Meleddu è implacabile, Giorgio Pietropoli è lesto

Nel derby non c’è spazio per le mezze misure: o ti prendi tutto, o ti accontenti di restare vivo. E Lecco-Renate finisce esattamente così, con un 1-1 che sa di battaglia più che di spettacolo, di gomitate emotive più che di ricami. La classica guerra del derby, tirata e combattuta fino all’ultimo, con le squadre di Mazzoleni e Boscolo che muovono la classifica senza però sferrare il colpo decisivo. Il Lecco si vede sorpassare dall’Entella, ma aggancia il Cittadella e rimane pienamente agganciato alla zona playoff. Il Renate, dal canto suo, porta via un punto pesante “da campo difficile”, mette fieno in cascina e si regala un punto di sostanza contro una squadra che lotta in alto. A decidere il tabellino sono due rigori, entrambi nel primo tempo: uno trasformato con freddezza, l’altro respinto ma poi capitalizzato sulla ribattuta, come a dire che anche dagli undici metri, in un derby, niente è mai semplice.

PARI DI RIGORE

La gara si sblocca al 18’ ed è subito episodio da partita nervosa: Riva viene trattenuto per la maglia, l’arbitro indica il dischetto e Meleddu non trema. Il capitano del Lecco torna al gol dopo cinque giornate e firma l’1-0, salendo a quota 8 in campionato e accendendo il pubblico. Il Renate incassa ma non si sfalda, resta dentro la partita con ordine e intensità, e trova la risposta già nella prima frazione. Al 33’ arriva un altro rigore, stavolta per le Pantere: Carta va dagli undici metri, Tscholl intuisce e para, ma la difesa bluceleste non riesce a spazzare e sulla ribattuta arriva Pietropoli che insacca l’1-1. Un gol che conferma il momento magico dell’attaccante: segna da quattro partite consecutive, con cinque reti complessive nel periodo, e dà al Renate la spinta psicologica giusta per restare in partita fino in fondo.

TENSIONE DA DERBY

Nella ripresa il derby diventa ancora più “derby”: ritmi spezzati, duelli, seconde palle, nervi tesi e pochissimo spazio per respirare. Il Lecco prova a riprendere il filo del comando, il Renate risponde con compattezza e con la lucidità di chi sa che un punto qui pesa. Alla fine non crolla nessuno e non sfonda nessuno, e forse è proprio questo il senso della serata: un pareggio che non fa saltare nessun tappo, ma che lascia entrambe in carreggiata. Il Lecco non vince, ma resta lì dove conta; il Renate non espugna, ma esce dal derby con un bottino vero. E in una partita decisa da due rigori e da una quantità enorme di duelli, la morale è semplice: non sempre si esce felici, ma l’importante è non uscire battuti.

IL TABELLINO

LECCO-RENATE 1-1
RETI (1-0, 1-1): 18' rig. Meleddu (L), 33' Pietropoli (R).
LECCO (3-4-2-1): Tscholl 6.5, Parizzi 6.5, Meleddu 7.5, Papotti 6 (28' st Purita sv), Di Palma 7, Bernasconi 6.5 (33' st Benvenuto sv), Tondi 7, Arena 6.5, Riva 7 (28' st Lebyad sv), Fumagalli 6 (15' st Santulli 6), Polonioli 6.5 (33' st Scaldaferri sv). A disp. Cerri, Balliano, Procopio, Vergato, Fiore, Bennet, Spreafico. All. Mazzoleni 6.
RENATE (3-4-3): Zappa 6, La Ruffa 7, Arioli 6.5, Deviardi 7, Nechita 6, Viganò 6 (22' st Pozzi 6), Signore 7, Capozucca 7, Pietropoli 7.5 (33' st Gorni sv), Di Nolfo 7 (44' st Mapelli sv), Carta 6 (33' st Guidi sv). A disp. Alfieri, Guerra, Falcone, Lo Re, Bonacina, Pirovano, Verderio. All. Boscolo 6.5.
ARBITRO: Copelli An. di Mantova 6.
ASSISTENTI: Graziano di Vicenza e Rossetto di Schio.
AMMONITI: Di Palma (L), Riva (L), Nechita (R), Viganò (R).

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