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Under 15 A-B

Il Toro in casa vince sempre: ne segna quattro e ora mette pressione alla capolista

Il Robaldo è una fortezza, i granata inseriscono Catania, cambiano passo nel secondo tempo e stravincono contro un buon Genoa

TORINO UNDER 15 A-B

UNDER 15 A-B Daniele Graci del Torino è il migliore in campo nella partita con il Genoa

Due squadre e due situazioni separate dal proprio derby: il grifone non vince dall’8 novembre contro i concittadini, il toro, invece, non perde da 5 giornate contro i rivali bianconeri. Il Genoa voleva rilanciarsi nelle parti alte della classifica dopo il buon risultato con il Parma in vetta, ma il Toro conferma il buon momento ritrovando anche la gioia di bomber Martellini.

La cresta di Gallo

Bosio fischia l’inizio e fin da subito la partita prende un buon ritmo, nei primi sei minuti di gara da ambo i lati partono conclusioni che, però, non finiscono nello specchio. Fin da subito, il Toro sembra più creativo e all’11’ capitan Gallo prende l’iniziativa sulla fascia sinistra, fa fuori tre avversari e crossa, a tagliar sul primo palo c’è Dassi che ci prova di petto, facile per Gulisano. I rossoblù provano a dir la loro in più occasioni, sviluppando sempre sulla sinistra per poi cercare il secondo palo, ma la difesa del Toro è attenta. I torelli verticalizzano, cercano il loro 10, che al 19’ fa subito capire di essere in giornata liberandosi in area, calcia forte ma addosso all’avversario. Su un altro movimento in avanti sulla fascia sinistra di Gallo Portuondo si libera, destro-sinistro, scappa al difensore e calcia, il tiro, però, è troppo centrale. Al 27’ un Toro in affanno recupera palla e cerca di allungarsi si va a cercare Martellini spalle alla porta: petto e poi la alza per la corsa di Bitto, il 7 prende metri sulla destra obbliga i difensori ad uscire su di lui e offre un pallone perfetto a Gallo, che da solo al limite non si fa ingolosire, stoppa in avanti e poi finalizza a tu per tu col portiere, 1-0 Toro. Dopo tre minuti, ancora Portuondo a dar fastidio fa sua una palla di nessuno, salta un uomo ma perde il tempo per calciare, allora serve Danieli defilato che controlla e calcia cercando il palo lontano, alta di un soffio. Al 33’ arriva la prima grande occasione del Genoa, il cross questa volta arriva da destra Edokpayi non è perfetto, la palla passa arriva a Trinceri che, a pochi passi e con la porta semivuota, la stampa sul palo, meriti alla reattiva difesa granata che gli ha chiuso lo spazio in fretta. Ma i padroni di casa fanno ancora in tempo a finire all’attacco perché Graci, dopo un primo tempo nella sua metà campo a dettare i tempi, si sgancia, fa un 1-2, supera un avversario e prova piazzare nell’angolo basso il tiro non è troppo potente, Gulisano ci arriva.

Due volte Catania

Si riparte e Maroni toglie Machi ammonito, questo costa cambiamenti tattici a cui i rossoblù non si adeguano subito. Basta un minuto a Martellini, in lizza per il capocannoniere ma a secco da più di un mese, che dopo un angolo battuto a centro area si fa trovare più pronto di tutti, destro cinico, 2-0. I torelli allungano, ma non sono sazi: Catania, appena entrato con voglia e cattiveria, al primo pallone toccato, dopo essersela fatta passare in mezzo alle gambe per poterla avere sul sinistro, cerca la potenza, il pallone deviato mette Gulisano fuori dai giochi, 3-0. Al 15’ il Torino chiude i giochi dopo un po’ di confusione a centro area Graci raccoglie sull’out sinistro ipnotizza Ferroni e la alza sul secondo palo superando anche il portiere, Catania deve solo appoggiare, 4-0. Dopo il 4-0 la partita cambia i granata danno ancora qualche scintilla ma pian piano si spengono e contengono un Genoa che sale con orgoglio ma senza idee e combinazioni concrete, le squadre inevitabilmente si allungano causando continui ribaltamenti di fronte; anche in questa fase però sono i padroni di casa ad essere più pericolosi con le grandi imbucate di Catania per i compagni anche se non si trasformano in nulla di fatto. Dopo 5 minuti di recupero Bosio fischia tre volte il grifone esce dal campo con vari pensieri per la testa, i granata invece possono dirsi soddisfatti di aver ritrovato il clean sheet, il loro bomber e ancora una volta delle super prestazioni del loro trio di centrocampo.

IL TABELLINO

TORINO - GENOA 4-0
RETI: 27' Gallo (T), 2' st Martellini (T), 4' st Catania (T), 15' st Catania (T).
TORINO (4-3-3): Edokpay 6 (25' st Teyssier sv), Danieli 7 (35' st De Luca sv), Altieri 6.5 (28' st Romanucci sv), Graci 8, Ricci 6.5 (28' st Gaido sv), Cavallo 6.5, Bitto 7.5 (35' st Tozzo sv), Gallo 7.5 (35' st Rey sv), Portuondo 6.5 (15' st Graffi 6), Martellini 7 (28' st Levizzari sv), Dassi 6 (1' st Catania 7.5). All. Catto 7.
GENOA (4-3-3): Gulisano 6, Machi 6 (1' st Cai 6), Curella 6.5, Fedorchuck 6 (28' st Daneri sv), Fabbri 6, D'Aiello 5.5, Ferroni L. 6, Vargiu 6 (28' st Ferroni F. sv), Verrocchi 5.5 (15' st Fossa 6), Trinceri 5, Zambon 5.5 (4' st Shevtsov 6.5). A disp. De Ferrari, Canini, Serpico. All. Maroni 5.5.
ARBITRO: Bosio di Collegno 6.5.
ASSISTENTI: Nepote di Collegno e Maiullari di Collegno.


LE PAGELLE 

TORINO 

Edokpay 6 Poco sollecitato dagli avversari, più dai compagni, spesso chiamato in causa per la costruzione o come rifugio dal pressing. Con i piedi non sbaglia niente né sul corto né sui rinvii e rischia anche qualcosa. Per tutta la partita è l’allenatore in campo, non si limita a comandare solo la difesa ma fornisce informazioni e consigli anche davanti.

Danieli 7 Dietro qualche sbavatura, tende a lasciare molto spazio agli esterni lasciandogli più tempo per scegliere la giocata. Ma in fase di possesso è un’altra storia: avanza, si propone, se recupera palla si inserisce non è un caso che sia arrivato a tirare due volte, anche con una certa pericolosità.

Ricci 6.5 I centrali del toro si muovono bene e questo li aiuta a non dover fare tanto altro. C’è intesa e collaborazione tra i due. Impostano e giocano palla bassa, lui in particolare lancia e verticalizza con buona efficacia.

Cavallo 6.5 Non fa toccare palla a Verrocchi tra lui e Ricci ne ha sempre almeno uno addosso, bene anche sui palloni tagliati sul secondo palo.

Altieri 6.5 Pendola a sinistra è un terzino moderno rapido e tecnico nello stretto, quando perde palla combatte e fa di tutto per recuperarla. Sempre attento  e con occhi sulla palla.

Graci 8 Il tempo lo sceglie lui, Maroni sceglie di mettergli Vargiu a uomo, ma non funziona. Gestisce ogni palla con calma e tecnica, fa ballare gli avversari. Rimane basso tutta la partita per impostare, ma le poche volte che si alza è il più gran pericolo: un tiro su cui vola Gulisano e un assist al bacio per Catania. Sul finale, sfinito, ferma Fossa, appena entrato e con un altro passo rispetto a lui, in un uno contro uno.

Bitto 7.5 Legge bene la palla di Martellini nell’occasione del gol e la scarica perfetta a Gallo. Macina molti chilometri e parte di questi li fa in scatto. Sul centrodestra si propone sempre come soluzione anche e soprattutto quando vede compagni in difficoltà.

Gallo 7.5 Buona e decisa progressione, quando parte palla al piede non si può contenere. Si muove bene sia in avanti che in ripiego lasciando libertà ai compagni, non a caso fa lui l’inserimento vincente.

Portuondo 6.5 Molto rapido e svaria tanto cose che lo rendono imprevedibile, gioca nel breve e sul lungo, con destro e col sinistro. Nel primo tempo è tra i più pericolosi dei suoi, nel secondo anche entra bene ma anche oggi viene sostituito.

15’ st Graffi 6 Entra che la partita è già chiusa, aiuta in fase difensiva e di non possesso, ma questo lo rende poco lucido quando arriva negli ultimi metri.

Martellini 7 Oggi voleva tornare al gol e si è visto subito, ogni volta che poteva tentava il tiro, ma nel primo tempo si è dovuto limitare a lavorare, nel secondo tempo arriva subito la sua occasione e si fa trovare pronto, il gol è da rapace anche se le sue caratteristiche non sono quelle del centravanti puro.

Dassi 6 Gli manca un po’ di cinismo sotto porta, ma la partita è sufficiente, tanto impegno anche se non è riuscito mai ad entrare nel vivo del gioco dei suoi compagni.

1' st Catania 7.5 Respira calcio, entra e segna subito, poi raddoppia trovandosi al posto giusto nel momento giusto. Quando riceve palla lui si nota, perché stoppa con classe e la fa diventare preziosa, mette due volte un compagno in porta.

All. Catto 7 Vince la partita in mezzo con tre centrocampisti puri che offrono tanta sostanza, efficacia e soluzioni. A fine primo tempo sceglie Catania per Dassi e la chiude con questa mossa. Ai suoi ragazzi parla di posizioni e tattica, lascia stare gli episodi.


GENOA

Gulisano 6 Nel primo tempo molto bene, i granata tirano tanto e lui c’è, anche nelle uscite. La ripresa inizia subito con qualche imperfezione, anche se di fatto sui tre gol è incolpevole.

Machi 6 Portuondo è in forma e lui più di una volta deve agire al di là del regolamento, questo gli costa la partita perché poco dopo il giallo il mister sceglie di sostituirlo.

1' st Cai 6 Entra come centrale e fa alzare D’Aiello poi si riscambiano, ma poco cambia. E’ forte e deciso di testa, buon posizionamento.

Fabbri 6 All’inizio sembrava aver fastidio, ma poi ha fatto tutta la partita. I torelli non danno punti di riferimento davanti e questa cosa i centrali del Genoa la soffrono. La miglior versione di sé esce a partita chiusa, sul 4-0, quando il grifone ha conquistato metri in campo.

D’Aiello 5.5 Nel primo tempo è attento, ma nel secondo gli viene chiesto di alzarsi a centrocampo probabilmente per dare maggiore fisicità, ma sembra un po’ snaturato e si perde ritmo.

Curella 6.5 Partita da capitano in tutto e per tutto, molto silenzioso, ma non ha bisogno di parlare, annulla Dassi e prova dare una mano con sovrapposizioni e cross. Fa sempre la scelta più semplice, che spesso si rivela quella giusta.

Fedorchuk 6 Il più piccolo in campo si fa rispettare, sicuramente deve crescere fisicamente e soffriva quando Graci saliva a prenderlo, ma ha sempre cercato di dare razionalità al gioco dei liguri.

Ferroni 6 Dopo un primo tempo in cui non riesce mai a entrare nel vivo, viene abbassato tra i quattro dietro, spinge e tutto sommato non fa un brutto lavoro in copertura.

Vargiu 6 Gran primo tempo va alto a prendere tutti, alza il pressing e fa salire la squadra in non possesso, anche i suoi inserimenti sono pericolosi e non sempre i centrali avversari lo seguono. Nel secondo tempo, anche un po’ per la dinamica della partita, si spegne.

Zambon 5.5 Di fatto gioca solo un tempo sul centro destra, dove viene scelto poco, in generale gli ospiti preferiscono costruire a sinistra.  

4’ st Shevtsov 6.5 Tanta voglia di fare in tante zone di campo, ha sfruttato la freschezza per scuotere i rossoblù lo si poteva trovare dappertutto sia a recuperar palla che a tentare il dribbling, buona intraprendenza.

Verrocchi 5.5 Una partita sostanzialmente anonima, lui si impegna anche per cercare di portarla sulle sue corde da 9, ma i centrali del torino gli sono sempre addosso e i compagni lo trovano poco, anche qualche errore tecnico, non riesce mai a togliersi dalle spalle alla porta.

15’ st Fossa 6 Risultato a parte entra con buone attese perché un giocatore con baricentro basso, buona rapidità e cambio ritmo che smistava le carte davanti, sembrava poter impensierire gli avversari, ce la mette tutta ma la difesa di casa in un modo o nell’altro lo ferma sempre.

Trinceri 5 Oltre al palo, dove forse poteva far meglio, poco vivo si fa vedere solo a tratti e in quei tratti fa vedere solo sprazzi, buone qualità manca concretezza.

All. Maroni 5.5 Buona lettura nel mettere sempre un uomo su Graci per limitarlo, il fatto che lui non si sia limitato è un altro conto. Il centrocampo fa poco filtro e quantità, lasciando vantaggio territoriale al toro. Stravolge la squadra dopo un giallo, forse era evitabile.

Arb. Bosio di Collegno 6.5 La partita è molto corretta con dei soli contrasti di gioco, non impegnato, ma quel che fa lo fa bene. Buona comunicazione sia con i calciatori che con gli assistenti.

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