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Serie B

Il difensore della Juventus è un pezzo pregiato del mercato, la città di 52mila abitanti è pronta all'assalto

Un classe 2006 nel mirino della neo promossa, potrebbe essere una mossa in grado di portare vantaggi a tutti quanti

JUVENTUS SERIE A - JAVIER GIL PUCHE

JUVENTUS SERIE A - Javier Gil Puche, difensore classe 2006, nel campionato in corso conta 6 presenze con la Next Gen di Serie C

È un pomeriggio di vento al «Partenio-Lombardi». Nel settore Tribuna un taccuino si chiude al minuto 87: il giovane centrale in maglia bianconera esce tra i fischi di rito e gli applausi di chi guarda al futuro. Nome e cognome scritti in stampatello: Javier Gil Puche. Da lì nasce un’idea, un sondaggio che l’Avellino ha trasformato in telefonata: «informazioni» alla Juventus per capire se, e come, si possa ragionare su un prestito del difensore della Next Gen. Un’operazione solo abbozzata nei giorni estivi e tornata di attualità nel monitoraggio costante che i biancoverdi hanno avviato sui profili giovani e strutturati. Più che una trattativa, una porta su cui bussare con pazienza.

DALLA PRIMAVERA ALLA NEXT GEN, FINO ALLA PRIMA SQUADRA
Arrivato a Torino, Gil Puche ha completato un’annata 2023-2024 da oltre 30 presenze complessive in bianconero tra Primavera e coppe, preludio al salto nella Juventus Next Gen. Nella stagione 2024-2025 ha raccolto 13 presenze in Serie C con la seconda squadra bianconera, guadagnandosi sul finire dell’autunno anche le prime convocazioni con la prima squadra: Parma e Udinese in Serie A (fine ottobre–inizio novembre 2024) e Empoli in Coppa Italia il 26 febbraio 2025. Sono tappe che l’area sportiva juventina ha messo nero su bianco nel comunicato del rinnovo. Nel corso del 2025, complice l’emergenza difensiva, il suo nome è arrivato più volte al confine della prima squadra. La stagione 2025-2026 lo ha visto rientrare da uno stop fisico e riprendere minutaggio con la Next Gen, come raccontato dallo stesso giocatore alla vigilia della gara con la Pianese. La sensazione? Gil sta ritrovando ritmo e continuità. E non è tutto: a metà dicembre 2025 è arrivata per lui una nuova «prima volta», l’inserimento nell’elenco dei convocati della Juventus per una gara ufficiale, un ulteriore segnale del suo posizionamento nella gerarchia interna.

I MOVITI PER CUI INTERESSA ALL'AVELLINO
La ragione tecnica è duplice: 1) profilo fisico e in marcatura che la Serie B, ogni week-end, duelli aerei e gioco diretto, richiede in maniera naturale; 2) Piede mancino in un reparto spesso costruito su centrali destri: un valore tattico che apre soluzioni di uscita palla e scalate più pulite sul lato forte. C’è poi un tema di «fame» e di orizzonte: l’Avellino, che ha completato la promozione dalla Serie C (Girone C) 2024-2025 con un percorso autorevole, ha affrontato la transizione alla B programmando un mix di esperienza e Under di prospettiva. Inserire un classe 2006 già formato per il livello fisico della categoria e abituato a un contesto d’alta intensità come Vinovo ha una logica precisa. Sul fronte mercato, in estate 2025 i biancoverdi hanno esplorato più piste per il reparto arretrato, affiancando nomi esperti a profili giovani: proprio in quel segmento va collocato il sondaggio su Gil Puche, citato tra gli obiettivi monitorati insieme ad altri pari-età dei progetti Under 23 di Juventus e Inter. Segnale di una strategia tesa a ringiovanire senza perdere struttura.

JUVENTUS, NEXT GEN E LA LEVA DEL PRESTITO
Dal lato Juventus, la posizione è trasparente: il rinnovo fino al 2028 protegge l’asset e concede margine per calibrare la crescita del giocatore. Il prestito è una leva classica per la Next Gen: alzare il livello competitivo, accelerare apprendimenti e poi rientrare in bianconero con più minuti nelle gambe. La dirigenza, che negli ultimi anni ha fatto di prestiti mirati una prassi per i migliori profili della seconda squadra, valuta caso per caso gli incastri tra bisogno della prima squadra (convocazioni sempre più frequenti) e minuti garantiti altrove. Avellino è piazza calda ma «educante»: pressione, ambizione e un contesto tecnico tattico che difficilmente perdona le pause.

COSA DICONO I NUMERI
1) Presenze ufficiali «adulte»: tra 2024-2025 e inizio 2025-2026 Gil Puche ha superato la soglia delle 10 gare tra Serie C e Coppe, con periodi da titolare. Nel comunicato sul rinnovo erano già 13 le presenze nel campionato di Serie C 2024-2025. Nel prosieguo, le statistiche aggregate pubbliche lo fotografano in crescita di utilizzo entro la primavera 2025. È un minutaggio «vero», con responsabilità nel cuore dell’area. 2) Taglia internazionale: vetrina Youth League e prime chiamate con la Spagna U19. Non sono «caps» senior, ma raccontano ambiente e ritmo. I numeri, da soli, non bastano: un centrale mancino di 1,92 che sa giocare corto e lungo può impiegare più tempo a consolidarsi, perché l’errore pesa e le letture vanno affinate. Ma il profilo c’è: postura, tempi d’anticipo, colpo di testa difensivo e offensivo, discreta qualità di primo passaggio.

LA PARTITA DEL PARTENIO: UN INDIZIO, NON UNA PROVA
C’è una scena rimasta negli appunti: 2 marzo 2025, Avellino–Juve Next Gen. Gil Puche parte dall’inizio, giornata complicata per tutto il pacchetto arretrato bianconero. Il giudizio a caldo non è dolcissimo, ma quello è il contesto migliore per valutare un difensore: campo pesante, ritmo spezzato, avversario diretto che gioca sul corpo. Per i dirigenti che osservano, è la prova che serve: la domanda non è «come va quando tutto funziona?», ma «quanto regge quando tutto si complica?». Quel giorno, a prescindere dal voto, Gil porta a casa letture utili. Per chi fa mercato, è materiale da laboratorio.

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