Serie A
16 Dicembre 2025
MILAN SERIE A - Davide Bartesaghi, difensore classe 2005, ha segnato le sue prime 2 reti in massima serie domenica 14 contro il Sassuolo
La storica doppietta di Davide Bartesaghi illumina una domenica dal sapore agrodolce per il Milan e consegna il nome del giovane terzino alla storia rossonera. Il classe 2005, protagonista contro il Sassuolo a San Siro, è diventato il difensore italiano più giovane del Milan ad andare a segno in Serie A dai tempi di Paolo Maldini, che nel febbraio del 1988 segnò a 19 anni e 247 giorni. Bartesaghi, a 19 anni e 350 giorni, scrive così una pagina speciale della propria carriera e di quella del club.
UN SOGNO CHE SI AVVERA
Una doppietta che vale molto più di 2 gol. Vale la conferma di un talento cresciuto in casa, capace di reggere la pressione di una serata importante e di trasformare un sogno in realtà sul prato di San Siro. Un’emozione che lo stesso Bartesaghi ha voluto condividere con i tifosi attraverso i social: «Quello che sembrava un sogno, ieri è diventato realtà realizzando il mio primo gol e la mia prima doppietta in questo stadio», ha scritto su Instagram, accompagnando le parole con le immagini della sua notte magica. Il giovane difensore di Annone Brianza non ha dimenticato chi lo ha sostenuto nel suo percorso: «Ringrazio il mister e lo staff per la fiducia che stanno riponendo in me, i compagni e i tifosi, perché il loro calore per me e per noi è fondamentale». Parole che raccontano non solo la gioia personale, ma anche il senso di appartenenza a un gruppo e a una maglia dal peso storico enorme.
LA STORIA IN ROSSONERO
In una partita che ha lasciato più rimpianti che sorrisi per il risultato finale, Bartesaghi rappresenta senza dubbio la nota più positiva. Un percorso, il suo, iniziato giovanissimo al Milan, con un aneddoto significativo: al suo primo allenamento in rossonero erano presenti Filippo Inzaghi, allora allenatore, e Paolo Maldini, accorso per osservare il figlio Daniel. Fin da subito lo staff intuì le qualità del ragazzo, che non ebbe esitazioni quando gli fu proposta la maglia del Milan. Nonostante la soddisfazione per il traguardo personale, il classe 2005 ha mostrato grande maturità anche nel commentare il risultato: «Rimane il rammarico di non aver portato a casa i tre punti, ma questo ci rende più forti. Andiamo avanti. Forza Milan». Un messaggio che mette al centro la squadra, prima ancora delle prodezze individuali.
EMOZIONI A NON FINIRE
Le emozioni sono proseguite anche nel post-partita, ai microfoni di Dazn: «Sono felice per la doppietta, devo tanto a questa squadra e al mister. Il primo gol è quello più difficile, avevo tanta pressione davanti». Bartesaghi ha poi voluto ringraziare chi lo ha accompagnato nel suo percorso di crescita: «Ringrazio Corradi, che mi dà sempre fiducia anche in nazionale, i compagni e la mia famiglia». Un pensiero speciale anche per Bernardo Corradi e Francesco Magnanelli, membri dello staff tecnico. Il momento più intenso, però, resta l’abbraccio di San Siro: «Mi sono venuti i brividi quando ho sentito tutto lo stadio cantare il mio nome. Era un sogno sentire urlare il mio nome a San Siro. Primo gol qui, non potevo chiedere di meglio».
UNA GIORNATA INDIMENTICABILE
La doppietta contro il Sassuolo, il paragone inevitabile con Paolo Maldini, l’affetto del pubblico e la consapevolezza di aver scritto una piccola pagina di storia rossonera: tutto si concentra in una notte che Davide Bartesaghi difficilmente dimenticherà. Una notte che non rappresenta un punto di arrivo, ma un possibile punto di partenza. Perché, al di là dei record e delle statistiche, ciò che colpisce davvero è la sensazione che il Milan possa aver trovato non solo un giovane di talento, ma un calciatore con la testa giusta per reggere il peso di una maglia che non ammette leggerezze. E San Siro, cantando il suo nome, sembra averlo già capito.