Serie C
17 Dicembre 2025
SALERNITANA SERIE C - Franco Ferrari, attaccante classe 1995, è arrivato in Campania la scorsa stagione dopo la fine dell'esperienza al Vicenza
Il boato arriva a metà pomeriggio, quando lo stadio si è appena riabituato al respiro del secondo tempo: un controllo sporco, un passo deciso nell’area piccola, il tocco che piega il portiere. In quel momento, in quella partita che la Salernitana sta già iniziando a raddrizzare, il tabellino segna qualcosa di più di un gol. Segna una cifra tonda che pesa come un macigno e suona come un premio: sono le 100 reti in Serie C di Franco Ferrari, il centravanti cresciuto a pane e trasferte, oggi terminale di un progetto che vuole riportare Salerno a guardare in alto. «È una soddisfazione bellissima raggiungerla indossando questa maglia, in una piazza così importante; il merito è della squadra e di un gruppo umano di qualità», dice lui pochi minuti dopo ai microfoni, con l’umiltà di sempre e l’aria di chi sa che i traguardi non si toccano da soli. L’ha detto davvero, senza fronzoli, nel giorno della terza cifra. E lo ha detto da uomo di spogliatoio, prima che da bomber.
UNA CARRIERA IN MOVIMENTO, LA LINEA DEL TEMPO
Per capire come Ferrari sia arrivato a 100 reti in C, bisogna rimettere in fila le tappe. Cronologicamente, con date, categorie e numeri che spiegano più di mille aggettivi l’evoluzione di un attaccante di 191 cm che, stagione dopo stagione, ha limato i difetti e valorizzato i pregi fino a diventare una certezza. 1) Le origini. Nato a Rosario il 10 agosto 1995, cresce nel vivaio dell’Unión de Santa Fe e approda in Italia poco più che ventenne, facendo la cosiddetta gavetta: Eccellenza con il Castelfiorentino nel 2015 (11 gol) e Serie D tra Scandicci e Montecatini (12 reti nel 2015/16). I numeri sono quelli di un centravanti «affamato» che attira attenzioni importanti. 2) Il salto nei Professionisti. Nel 2016/17 passa al Tuttocuoio in Lega Pro: 6 gol in 19 presenze e, soprattutto, la sensazione di avere il passo per il professionismo stabile. La stagione successiva, 2017/18, alla Pistoiese chiude a 13 reti in 34 partite: per la prima volta regolarità e continuità si incontrano. 3) La vetrina di Piacenza e l’assaggio di B. Nel gennaio 2019 la parentesi più brillante del biennio: al Piacenza segna 11 volte in pochi mesi e si fa notare anche un gradino più su con il Brescia in Serie B (4 apparizioni nel 2018/19, campionato vinto dalle Rondinelle). La stagione 2019/20 porta una doppia parentesi: Bari in C (1 gol) e Livorno in B (2 gol). Sono mesi di transito, con la bussola fissata su una destinazione chiara: tornare a segnare con continuità.
GLI ULTIMI ANNI
1) Como e la promozione. Nel 2020/21 veste la maglia del Como in C: 6 gol che pesano nella corsa alla promozione diretta in Serie B del club lariano. Non è il cannoniere assoluto della squadra, ma è parte dell’ingranaggio che riporta i lariani tra i cadetti. 2) L’annata della svolta a Pescara. Nel 2021/22, con il Pescara in Serie C, firma 17 reti in 39 presenze complessive: un campionato da prima linea che lo certifica come attaccante da doppia cifra stabile. È qui che si nota con chiarezza l’evoluzione del suo repertorio: attacco del primo palo, letture sul secondo, rigori calciati con freddezza, gioco «spalle alla porta» rifinito. I numeri raccontano che ormai è un riferimento. 3) Il triennio al Vicenza e il titolo di capocannoniere. Con l’LR Vicenza, tra 2022 e 2025, la crescita prosegue: 19 reti nel 2022/23 che gli valgono il titolo di capocannoniere del Girone A; ancora doppia cifra nel 2023/24; e un’ultima stagione condizionata dall’infortunio. 4) La salita più dura: l’infortunio. Nel giugno 2024 il crociato cede. Una ferita lunga da ricucire, che lo costringe a chiudere l’annata seguente con poche presenze. Il recupero, però, è meticoloso: test medici, rientro graduale, lavoro sulla forza e sull’appoggio. Quando la Salernitana decide di puntare su di lui, il 3 luglio 2025, chiede visite approfondite e poi firma fino al 30 giugno 2027. È il primo colpo della ripartenza granata e, per Ferrari, l’occasione di rimettere in moto la macchina delle certezze. 5) La nuova pagina a Salerno. Settembre 2025, Giugliano–Salernitana: il primo gol con la maglia granata arriva al momento giusto, decide la quinta vittoria di fila e gli restituisce la leggerezza dei giorni migliori. Da lì in poi la marcia si fa regolare e, tra autunno e inizio inverno, arriva lo strappo simbolico: la rete che inaugura la rimonta e gli vale il biglietto per il «club dei 100 in C».
IL VALORE DELLE SCELTE: CLUB, CONTESTI E AMBIZIONI
La geografia calcistica di Ferrari attraversa 13 maglie tra Dilettanti e Professionisti, più due «passaggi» simbolici in grandi club: Genoa (tesseramento nel 2016/17) e Napoli (nel 2019, senza presenze). Non sono parentesi da collezione, ma tasselli di una carriera che ha sempre trovato il suo baricentro dove servivano gol, minuti, responsabilità. Scegliere Como nel 2020/21 significava salire su un treno che puntava alla B; scegliere Pescara nel 2021/22 voleva dire diventare riferimento di una squadra in ricostruzione; scegliere Vicenza comportava esporsi a una piazza che pretende; dire sì alla Salernitana nel 2025 ha voluto dire abbracciare una ripartenza ambiziosa in una città che vive di calcio. Organizzazioni diverse, identica attitudine: mettersi al centro del progetto facendosi giudicare dai numeri.
CLUB DEI 100, I MOTIVI PER CUI CONTA
Il traguardo a tre cifre in Serie C è la cartolina di una specializzazione. Significa essere stato affidabile in un campionato che non perdona: campi pesanti, partite dense di duelli, punteggi spesso stretti. Il gol numero 100 arriva in un contesto di rimonta, dentro una gara che la Salernitana raddrizza nella ripresa: non è un dettaglio, perché racconta perfettamente il carattere dell’attaccante, abituato a fare cose utili quando il cronometro si accorcia e gli spazi si intasano. «Il nostro segreto è il gruppo: bravi ragazzi, giocatori forti, sempre dentro la partita fino alla fine», ha sottolineato lui stesso. Un concetto chiave, la forza del gruppo, che ricorre spesso nelle sue interviste e che, nel calcio di Serie C, fa davvero la differenza tra ambire e riuscire.
SALERNO COME PUNTO DI ARRIVO (E DI RIPARTENZA)
Salerno è una città che misura gli attaccanti con una bilancia speciale. Non basta segnare: bisogna segnare quando serve. L’impatto di Ferrari nell’autunno 2025 è stato esattamente questo: incasellare reti funzionali, dentro momenti-chiave che hanno rilanciato una squadra in costruzione. Il messaggio, ribadito da lui stesso, è la bussola della stagione: «Campionato molto difficile, pensiamo solo a noi». Una frase che è già manifesto granata, perché restituisce alla squadra la responsabilità del proprio destino e al centravanti la leadership sobria che ha sempre esercitato. Il resto è la somma di ciò che ha sempre fatto: interpretare il ruolo in modo «utile», prendersi responsabilità sui rigori, leggere dove sta il vantaggio nell’area piccola. È così che si è arrivati a 100; è così che si può andare oltre.