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Serie C

Un giovane di belle speranze per il club che non vuole rischiare in classifica, è l'incastro perfetto sul mercato

Dal consolidamento alla scelta su un esterno classe 2004, ecco perché i rossoblù puntano sull’italo-belga reduce da un rientro

LUMEZZANE SERIE C - SASHA MANCINI

LUMEZZANE SERIE C - Sasha Mancini, centrocampista classe 2004, ha debuttato tra i Professionisti la scorsa stagione alla Casertana nel Girone C

In un campo periferico d’inverno, quando il vento taglia le caviglie e la palla pesa più del solito, un esterno decide una partita con un’accelerazione che sembra allungare il prato. È l’istantanea che molti addetti ai lavori ricordano di Sasha Mancini: corpo lungo, passo elastico, gamba per la progressione e quel primo controllo che apre la giocata sulle fasce. Oggi quella corsa si sposta a Lumezzane: accordo raggiunto con FC Lumezzane fino al 2027, un investimento tecnico e temporale su un profilo che promette profondità, chilometri e versatilità tattica. L’operazione, rivelata e dettagliata nelle scorse ore, attende soltanto l’annuncio ufficiale del club bresciano.

PROFILO TECNICO E BACKGROUND
1) Ruolo e caratteristiche: esterno di centrocampo di piede destro, capace di adattarsi da mezzala in sistemi a tre e da terzino alto in linee a quattro. Struttura fisica importante, predisposizione alla corsa e attitudine al duello sulla fascia. 2) Dati anagrafici: classe 2004, doppia nazionalità italo-belga. Formazione in Belgio tra i vivai di Zaventem e Diegem prima del rientro in Italia. 3) Percorso recente: Santa Maria Cilento in Serie D 2022-23 (circa 26 presenze, 2 gol e 2 assist); quindi Ravenna in Serie D 2023-24, poi il salto tra i professionisti con la Casertana nella Serie C 2024-25.

IL PASSAGGIO CHIAVE: L'ANNO ALLA CASERTANA E LO STOP
Alla Casertana Sasha Mancini ha raccolto, nella sua stagione d’esordio tra i Professionisti, 9 presenze e 1 gol prima di uno stop pesante: lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro rimediata a Benevento, con intervento chirurgico il 13 novembre 2024. Il club rossoblù aveva comunicato prima l’esito degli esami e poi l’operazione, segnando l’inizio di un percorso di recupero che ne ha scandito i tempi di rientro nella primavera 2025. Il quadro non cambia: impatto promettente, interrotto da un infortunio significativo e poi la risalita, fino allo status di svincolato alla fine dell’estate 2025. Da qui la finestra per il Lumezzane, che ha scelto di anticipare la concorrenza e legarlo per tre stagioni.

I BUONI MOTIVI PER CUI PUNTARE SU MANCINI
1) Identikit adatto al progetto: la squadra rossoblù ha impostato un percorso di rilancio in Serie C che passa da corsa, aggressività e margine di crescita su profili Under. Un esterno con gamba e duttilità aiuta a coprire più registri: pressione alta senza palla, ampiezza in fase offensiva, ripartenze in campo lungo. 2) Contratto fino al 2027: segnale di fiducia, pianificazione e desiderio di capitalizzare il potenziale nel medio periodo, riducendo il rischio di turnover e valorizzando chi porta atletismo sulle corsie. L'annuncio ufficiale del club è atteso a breve. 3) Continuità tecnica con il nuovo corso: dopo un 2025 di scosse in panchina (prima Massimo Paci, poi l’arrivo di Emanuele Troise con contratto fino al 30 giugno 2026), il Lumezzane ha stabilizzato guida e principi. Un profilo come Mancini si innesta in un contesto che ha ritrovato risultati e compattezza in autunno.

IL CONTESTO DI SQUADRA
Il 2025 rossoblù è stato un anno di transizione difficile e coraggiosa: l’addio a Arnaldo Franzini in marzo, l’interregno Paci e l’approdo, a metà settembre 2025, a Emanuele Troise. Con il tecnico napoletano, il Lumezzane ha ritrovato solidità: blocco medio-compatto, squadra più corta, linea di pressione progressiva e un rendimento in crescita testimoniato dai risultati utili consecutivi e da vittorie di peso come il 3-1 alla Pro Vercelli che ha interrotto un digiuno lungo.Troise ha chiesto continuità «all’interno della gara»: meno alti e bassi, più concentrazione sulle sequenze da 15-20 minuti in cui sapersi difendere bassi o, al contrario, alzare il baricentro senza perdere distanze. È in questo equilibrio che un esterno come Mancini può essere decisivo: letture difensive ordinate quando c’è da coprire la zona luce e strappi verticali quando la partita chiede di cambiare ritmo.

LA CORNICE COMPETITIVA
La Serie C di quest’anno ha mostrato un livello atletico in crescita e una flessibilità tattica «liquida» tra moduli con tre o quattro difensori. Nelle sfide del girone, il Lumezzane ha già oscillato tra momenti di sofferenza e strappi di qualità, con un finale d’autunno incoraggiante sotto la gestione Troise: serie positiva riaperta, pulizia nelle uscite, qualche clean sheet in più e, soprattutto, sensazione di squadra che «si riconosce». L’arrivo di Mancini aggiunge benzina su quella corsia, aiutando a trasformare la riconquista palla in occasioni «da fascia». Se, tra qualche mese, su un campo freddo e una palla pesante, un’accelerazione sul lato corto piegherà una gara complicata, non sarà un caso. Sarà il motivo per cui Lumezzane ha scelto di scommettere, con metodo, su Mancini.

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