Serie D
18 Dicembre 2025
SIENA SERIE D - Tommaso Andolfi, attaccante classe 2000, lascia il Pontedera dopo 9 presenze in Serie C (foto FB US Città di Pontedera)
Un ragazzo alto quasi due metri che pizzica l’erba dell’«Artemio Franchi» e conta i passi da area di rigore: non è una fotografia in bianco e nero degli anni ’90, ma l’istantanea di un’idea precisa. Il Siena ha scelto di aggiungere centimetri, presenza e gol al proprio reparto avanzato, trovando l’accordo totale con Tommaso Andolfi. Una trattativa conclusa in poche ore da quando l’US Città di Pontedera ha ufficializzato la risoluzione consensuale del contratto dell’attaccante, spalancando la porta al suo immediato approdo in bianconero. L’annuncio dell’arrivo in città è stato poi scandito dai dettagli: profilo giovane, classe 2000, provenienza toscana, curriculum recente che racconta reti e crescita al Tau Calcio Altopascio e una parentesi in Serie C a Pontedera. Nel mosaico della Robur, è la tessera che mancava per ridisegnare l’area avversaria con linee più nette e, soprattutto, più pesanti.
OPERAZIONE LAMPO DOPO LO SVINCOLO
Il primo passaggio-chiave è arrivato nel tardo pomeriggio del 17 dicembre 2025: il Pontedera ha comunicato la «risoluzione consensuale del contratto con il calciatore Tommaso Andolfi», ringraziandolo per l’impegno e augurandogli buona fortuna. Un atto formale che rende il centravanti libero da vincoli e dunque immediatamente tesserabile. Poche ore dopo, sulle frequenze e le pagine dell’informazione locale, il Siena FC ha annunciato l’arrivo dell’attaccante, specificando numero di maglia e percorso formativo: Pro Livorno Sorgenti, Armando Picchi, poi due stagioni al Tau. Un comunicato asciutto, ma chiarissimo nel definire l’operazione come compiuta e nel presentare Andolfi alla piazza. In una sessione invernale che spesso si trascina fra sondaggi e dietrofront, la sequenza “svincolo – accordo – annuncio” rappresenta il miglior manuale dell’efficienza: niente prestiti condizionati, niente incastri di incartamenti federali al fotofinish. Solo una liberatoria, un contratto nuovo e la consapevolezza di aver posto un tassello funzionale.
COSA PORTA AL SIENA
Con il Tau in Serie D nella scorsa stagione si è ritagliato la fama di centravanti «vero»: nell'annata 2024-205 ha messo a referto 14 gol (senza rigori) e 5 assist, cifre che lo hanno catapultato sul taccuino di diversi direttori sportivi di Serie C. Su di lui, in estate, c’erano almeno 3 club: Campobasso, Pontedera e Gubbio. 1) Nel biennio a Altopascio, il computo complessivo delle fonti converge su un bottino nell’ordine di 19 reti e 7 assist distribuiti fra 56-62 presenze: il delta fra i conteggi è legato alle diverse modalità di somma (coppe comprese o no), ma in ogni caso delinea un rendimento costante. Dentro il Siena di Tommaso Bellazzini, tecnico chiamato a un lavoro di ricodifica del gioco bianconero, un centravanti con queste caratteristiche apre più scenari. L’elemento centrale è il concetto di presidio dell’area: tanto più la Robur riesce a consolidare la manovra nella trequarti, tanto più un profilo come Andolfi aumenta il proprio valore, perché trasforma cross e traversoni in conclusioni ad alta percentuale. L’altra faccia della medaglia, da tenere d’occhio, è l’adattamento ai ritmi del girone e alla densità delle difese avversarie, spesso basse e reattive. Ma il pacchetto fisico-tecnico è quello giusto per alzare l’asticella.
UN'OPERAZIONE DI PROSPETTIVA
Il Siena ha dichiarato più volte l’intenzione di costruire con sostenibilità e programmazione, dentro un perimetro societario che negli ultimi mesi ha ribadito la propria solidità economica e progettuale. Scegliere un classe 2000 con esperienze locali, ingaggio presumibilmente sostenibile e margini di crescita significa restare coerenti alla linea. L’indirizzo della proprietà svedese è chiaro: ringiovanire, valorizzare, capitalizzare sul medio periodo. In questo senso, Andolfi è un investimento «double face»: 1) immediato, perché consegna a Bellazzini un centravanti pronto e già calato nel contesto toscano; 2) prospettico, perché a 25 anni l’attaccante entra nel pieno dell’età matura con margini tangibili, soprattutto nella rifinitura tecnica spalle alla porta e nella variazione dei movimenti in area.
LA SITUAZIONE DELL'ATTACCO BIANCONERO E L'INCASTRO CON I COMPAGNI
Con Andolfi la Robur aumenta le opzioni, affiancando al parco offensivo un profilo di peso specifico. Nelle ultime finestre il club ha lavorato per tenere una base competitiva e inserire tasselli mirati. La permanenza di alcuni riferimenti e il lavoro estivo di costruzione hanno consolidato la struttura del gruppo, cui ora si aggiunge un finalizzatore puro. Il tema è alzare la media gol e dare più soluzioni interne quando gli avversari chiudono l’area. Dal punto di vista dell’assetto, la convivenza con un esterno «a piede invertito», che rientra per calciare, potrebbe essere la chiave per attivare Andolfi sul primo palo o sul dischetto, dove i suoi 193 centimetri fanno la differenza sulla contesa aerea. Anche i piazzati diventano un’arma: corner e punizioni laterali guadagnano pericolosità immediata.
DALLA D ALLA C E... RITORNO IN D (PER VINCERE)
La traiettoria di Andolfi non è lineare, ed è forse qui che acquista spessore. Il salto dal Tau in Serie D al Pontedera in Serie C la scorsa estate è stato meritato, spinto dai 14 gol dell’ultimo campionato dilettantistico e da un pacchetto di qualità evidenti. A Pontedera l’impatto ha offerto buoni lampi, su tutti la doppietta estiva al Pisa B, ma lo spazio in campionato è rimasto limitato, fino alla scelta condivisa di una risoluzione che permette al calciatore di trovare minuti e centralità. Nel microcosmo di Siena, questa molla psicologica può trasformarsi in motivazione extra. Ora però la parola passa al campo, dove Andolfi dovrà trasformare prospettiva in gol pesanti.