Serie D
20 Dicembre 2025
CORREGGESE SERIE D - Pietro Giorgini, difensore classe 2007, in prestito in Emilia Romagna dalla Vis Pesaro
La scena è di quelle che restano appiccicate alla memoria: minuto 10 della ripresa, campo pesante a Coriano, partita bloccata. Su un pallone «sporco» in area, il più rapido è un ragazzo del 2007, maglia biancorossa. È Pietro Giorgini, che anticipa tutti e firma lo 0-1 esterno della Correggese. Non è un centravanti: è un difensore di 18 anni, ma in Serie D gioca come se ci fosse nato, mischiando timing, personalità e voglia di spaccare la porta alle incertezze dell’età. Quel gol, il 14 settembre 2025, non racconta solo 3 punti: è il fotogramma di un percorso che sta accelerando. Al punto che due club di A, Empoli e Torino, hanno già bussato. E la Vis Pesaro, che lo ha cresciuto e ne detiene il cartellino, deve decidere quanto resistere al pressing.
UN PROFILO CHE CORRE: IDENTIKIT TECNICO
Chi è davvero Pietro Giorgini? Un difensore centrale/esterno destro longilineo, alto 1,85 e di piede destro, nato il 3 maggio 2007. In questa stagione è alla Correggese in prestito fino al 30 giugno 2026, mentre la Vis Pesaro ne ha blindato il contratto fino al 30 giugno 2027 con rinnovo ufficializzato il 14 luglio 2025. Una scelta che racconta la fiducia del club marchigiano e al tempo stesso la volontà di farlo giocare con continuità in D, al cospetto di avversari veri e di un campionato che non regala nulla. Il contesto tecnico, alla Correggese, aiuta: in panchina siede Maurizio Domizzi, ex difensore di lungo corso in Serie A, chiamato a guidare la squadra nella stagione del ritorno in Serie D. Un allenatore che conosce il ruolo, pretende attenzione sui dettagli e sta valorizzando una rosa mix di esperti e giovani, tra cui lo stesso Giorgini.
DALA VIS PESARO ALLA SERIE D: TAPPE, MINUTI E SEGNALI
La traiettoria recente è chiara. Dopo la parentesi della prima parte del 2024-2025 in prestito al Teramo, la Vis Pesaro ha pianificato per Giorgini un biennio di crescita in D: rinnovo fino al 2027 e cessione temporanea alla Correggese. Nei piani, una stagione da titolare o quasi, per misurare impatto fisico, letture senza palla, qualità nella prima costruzione. I numeri «ufficiali» della carta d’identità sono già noti; quelli che contano, presenze, atteggiamento, duelli vinti, stanno arrivando settimana dopo settimana, con il suo nome ricorrente nelle distinte gara e nei tabellini. Il primo squillo pesante è quel gol a Coriano: 0-1, firma Giorgini, 3 punti in tasca. Ma non è un episodio isolato: nelle gare successive, l’Under 19 ha confermato affidabilità, letture in diagonale e tenuta mentale nei momenti caldi. Un esempio? Il pari strappato al «Melani» contro la Pistoiese (1-1 il 19 ottobre 2025), con Giorgini in campo in un contesto caldo e davanti a un pubblico numeroso: partita di sofferenza e personalità, test vero per un difensore che non teme il corpo a corpo.
EMPOLI E TORINO LO SEGUONO, CORNICI E LOGICHE DI SCOUTING
Empoli che alza il pressing, Torino attento e presente. La fotografia è coerente con la storia recente dei due club: scouting attivo sul territorio, sensibilità per i profili giovani e «celebri» per aver saputo pescare anche nel calcio «periferico». Tradotto: quando un classe 2007 comincia a reggere l’urto della D con disinvoltura, i radar di Empoli e Torino si accendono per definizione. 1) L’Empoli è tra le società di B che hanno costruito valore capitale umano e plusvalenze valorizzando profili giovani, anche difensivi, in un ambiente protetto e con una struttura tecnico-sportiva tarata per accompagnare gli under al passo successivo. L’interesse, riportato, non stupisce: il club toscano ha storicamente un occhio «pulito» sul mercato nazionale e non disdegna investimenti mirati in prospettiva. 2) Il Torino da anni lavora su un doppio binario: giocatori pronti e scommesse tecniche da far crescere tra Primavera e prestiti «guidati». I granata, inoltre, hanno rapporti consolidati con diversi club di B e C per collocare i giovani al livello giusto. Che abbiano messo gli occhi su un difensore del 2007 titolare in D rientra nella linea tracciata.
CHE SERIE D STA VIVENDO GIORGINI
Il cammino autunnale della Correggese ha fotografato una squadra solida, capace di costruire risultati pesanti lontano da casa e di reggere urti come quello del «Melani» contro la Pistoiese. In più di una gara, Giorgini ha preso posto nella linea arretrata con naturalezza: un «continuum» di minuti che, al netto della fisiologica rotazione degli Under, vale più di mille parole. La LND, peraltro, ha acceso i riflettori sulla sfida del girone D proprio alla vigilia dell’ottava giornata, segno che il percorso dei biancorossi interessava non solo il territorio emiliano. Una nota di contesto: la Correggese è tornata in Serie D dopo due stagioni di Eccellenza, con promozione conquistata nello spareggio di maggio. In organico, anche profili esperti come Luca Siligardi sono stati confermati per accompagnare la crescita dei giovani. Tradotto: il terreno è «fertile» per chi, come Giorgini, deve sporcarsi le mani con il mestiere.
LA POSIZIONE DELLA VIS PESARO: VALORIZZARE, CRESCERE E DECIDERE
La Vis Pesaro ha giocato d’anticipo: rinnovo e prestito biennale. Un doppio scudo che consente due strade: 1) Rientro a Pesaro nell’estate 2026, con un 2007 più formato, pronto a salire di categoria e a candidarsi per un ruolo stabile; 2) Cessione, anche già nel 2026 (o valutazione di un’eventuale operazione a gennaio/giugno con rientro in prestito), capitalizzando crescita tecnica e valore percepito. Il «pressing» di Empoli e l’attenzione del Torino, ad oggi, vanno letti dentro questo perimetro: la società marchigiana non ha bisogno di «svendere» e può chiedere garanzie tecniche e un percorso tutelante per il ragazzo, oltre a una valorizzazione economica allineata al profilo. In ogni scenario, il peso specifico dell’attuale stagione di Giorgini rimane il punto dirimente: più gioca e più le percentuali si spostano dalla parte della «soluzione dolce», quella che non interrompe la catena di apprendimento iniziata a Correggio. La sensazione è che, qualsiasi cosa accada a gennaio 2026, la bussola rimarrà la stessa: crescere giocando. E per un difensore del 2007, non esiste rotta migliore.