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Serie A

Ha iniziato tra i Dilettanti ed è arrivato in Serie A a 32 anni per segnare gol pesanti, la favola dell'attaccante

Nell'ultima giornata ecco una rete del classe 1993 negli ultimi minuti, determinante per evitare la sconfitta alla propria squadra

CAGLIARI-PISA SERIE A - STEFANO MOREO

CAGLIARI-PISA SERIE A - Stefano Moreo, attaccante classe 1993, ha realizzato la rete del definitivo 2-2 al 44' della ripresa

Si è migliorato ancora. Dopo aver centrato per la seconda volta in carriera la promozione in Serie A, questa volta non solo ci è rimasto, ma ha iniziato anche a lasciare il segno con una certa continuità. Il protagonista è Stefano Moreo, nome forse non universalmente noto al grande pubblico, ma sinonimo di talento, dedizione e sacrificio per chi conosce bene il calcio lombardo Dilettantistico e il panorama Professionistico italiano ormai da più di 10 anni. Suo il gol del definitivo 2-2 tra Cagliari e Pisa nel match di domenica 21. Una rete che ha permesso ai toscani di Alberto Gilardino di evitare una sconfitta beffa dopo essere stati rimontati dai sardi.

LA PARTENZA DALLA SERIE D
Classe 1993, attaccante cresciuto nel vivaio milanese con esperienze anche ad Alcione e Milan, Moreo ha trovato la sua prima vera ribalta nell’allora Insubria, diventata poi Caronnese nella stagione 2011-2012. In quell’annata ha collezionato solo 3 presenze in prima squadra, compensando però con 12 reti nella Juniores Nazionale. La società ha creduto in lui e la fiducia è stata ripagata l’anno successivo: 14 gol nel campionato 2012-2013, con un esordio segnato da rete contro il Mapello Bonate e una tripletta a Ponte San Pietro. Solo il preludio a una carriera destinata a palcoscenici più importanti.

LA CARRIERA TRA I PROFESSIONISTI
Il talento di Moreo, infatti, non è passato inosservato. Con la Virtus Entella è stato protagonista della storica promozione in Serie B del 2015, poi è arrivata l’esperienza decisiva a Venezia sotto la guida di Pippo Inzaghi. Con 10 gol ha trascinato i lagunari alla promozione diretta in Serie B e ha consolidato un legame speciale con l’ex bomber del Milan. Successivamente è approdato al Palermo, dove ha firmato reti e prestazioni importanti in una stagione poi purtroppo segnata dal fallimento societario, prima di trasferirsi all’Empoli. In Toscana un primo anno complicato senza marcature, seguito però dalla rinascita con 4 gol nella stagione della promozione guidata da Alessio Dionisi.

DI NUOVO AL FIANCO DI INZAGHI
Il definitivo salto di qualità è arrivato a Brescia, dove Moreo si è affermato come giocatore atipico ma indispensabile. Con Inzaghi di nuovo al suo fianco ha realizzato 10 gol nel 2021-2022, distinguendosi però soprattutto per intelligenza tattica. Nonostante i suoi 191 cm, è stato spesso utilizzato come seconda punta o trequartista avanzato: un numero 10 nel corpo di un numero 9, l’attaccante ideale per gli allenatori che amano soluzioni versatili e funzionali.

FINALMENTE LA SERIE A
Nel gennaio 2023 è arrivata la chiamata del Pisa, con cui in un anno e mezzo ha totalizzato 50 presenze e 6 reti. Nell’estate 2024 si è ricomposto ancora una volta il binomio con Inzaghi e la scelta si è rivelata vincente: promozione conquistata, stagione di grande solidità e 34 presenze con 6 gol. Un rendimento confermato anche nel 2025, con 3 reti già realizzate, l’ultima fondamentale per il 2-2 sul campo del Cagliari, siglata al 44’ della ripresa per evitare la sconfitta alla squadra ora diretta da Alberto Gilardino. Stefano Moreo non è mai stato un bomber alla vecchia maniera, ma ovunque sia andato è stato prezioso, concreto e determinante. E oggi, finalmente protagonista stabile in Serie A, può godersi il meritato riconoscimento: quello di un giocatore che ha costruito la propria carriera con lavoro, intelligenza e cuore.

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