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Il Pungiglione

Il "cacciato" e i professionisti nel calcio

Quando il rispetto vale più di un contratto

Il "cacciato" e i professionisti nel calcio

IL PUNGIGLIONE • Michele Criscitiello, Edin Dzeko ed Enzo Bucchioni al centro della puntata di questa settimana

Il noto critico giornalista, opinionista e personaggio televisivo Enzo Bucchioni, in agosto 2025 parlando della Fiorentina, aveva definito l'inserimento nell'organigramma della squadra del 39enne Edin Dzeko una mossa azzeccata considerando la sua esperienza e intelligenza tattica. Aveva anche detto che può essere un esempio per i giovani calciatori, definendolo un "campione" e affermando che la Fiorentina aveva fatto un buon affare, un valore aggiunto per la squadra. Ma ecco che l'intenditore prima, e il voltagabbana dopo Bucchioni ha cambiato opinione dopo le prestazioni deludenti di Dzeko, affermando che il giocatore è "fuori luogo" e che nella partita contro l'AEK avrebbe dovuto essere  "preso a calci metaforicamente parlando", considerandolo vuoto dentro, senza grinta e orgoglio. Incredibile ma vero.



Passo a Michele Criscitiello il re della provocazione del giornalismo sportivo Italiano, che con i suoi "clickbait" - titolo esca - attrae l'attenzione del lettore e lo induce a cliccare sul suo link. Direttore e proprietario di Sportitalia, Criscitiello è noto per le sue opinioni trancianti e le sue critiche senza peli sulla lingua. Ma non è solo un giornalista, è anche un imprenditore astuto, proprietario dello "Sportitalia Village" e, da anni, presidente della Folgore Caratese, squadra di calcio dilettantistico di Serie D. S', proprio quella che - nonostante le enormi disponibilità economiche e le dichiarate competenze del suo presidente - non sembra aver ancora conquistato il cuore dei tifosi con i suoi risultati. Un vero enigma, il nostro Criscitiello. Un uomo che sa come farsi notare e come far parlare di sé, anche a costo di essere controverso. Amato o odiato, Criscitiello è sicuramente una figura che non lascia indifferenti.

Dopo questa presentazione volevo pungere forte Michele Criscitiello che ha commentato la crisi della Fiorentina con la solita sicurezza che lo contraddistingue sentenziando: cacciare immediatamente Roberto Goretti, direttore sportivo e Alessandro Ferrari, direttore generale, cacciare 9 calciatori, contrattualizzare subito Cristiano Giuntoli per tre anni, il quale farà arrivare a gennaio 7 giocatori nuovi adatti per salvare la squadra, un allenatore - tipo Ballardini - abituato a guarire una squadra ricoverata in rianimazione. Peccato che lo stesso Criscitiello aveva criticato aspramente Giuntoli quando era alla Juventus, dicendo che era stato un errore assumerlo e che non aveva portato risultati. Un'incoerenza incredibile.
Nei confronti di Michele Criscitielloi vorrei esprimere il mio totale disappunto, il suo verbo "cacciare" è molto offensivo e inappropriato quando utilizzato per descrivere la rimozione di un allenatore o di un calciatore di una squadra. È indegno e irrispettoso nei confronti di un professionista che sta facendo il suo lavoro. Il linguaggio utilizzato è inaccettabile e dimostra mancanza di rispetto per la dignità umana. È vergognoso che si utilizzi un verbo così forte per descrivere una decisione sportiva. Il verbo cacciare è un insulto per tutti gli allenatori e i giocatori che lavorano sodo per la loro squadra. È deplorevole che nei programmi televisivi si sia raggiunto questo livello di volgarità.
Al grande Michele Criscitiello - a cui invidio le sue capacità oratorie - che nella sua televisione si fa precedere dal ritornello 'Non guardo Fiorello né la Carrà, ma solo Criscitiello e Pedullà' vorrei segnalare che il termine 'cacciato' non è un'espressione legale, ma piuttosto una sua esagerazione giornalistica. Si caccia per truffa, furto, inadempienze gravi...non per semplici errori sportivi. Sig. Michele Criscitiello, lei non leggerà mai questo articolo, ma se così non fosse, vorrei parlarle da Presidente della Folgore Caratese, attualmente prima in classifica nel difficile campionato di Serie D. Quest'anno ha dato il benvenuto a due veri professionisti - Luca Caldirola, difensore di 34 anni, ex Werder Brema e Monza, con oltre 300 partite nel grande calcio, e Luca Tremolada, trequartista di 34 anni, ex Nazionale Under 18, 19, 20, con oltre 15 anni di esperienza in Serie B e C. Insieme ai loro compagni, tengono a distanza Chievo e Milan Futuro. Il prossimo anno, sig. Criscitiello, sarà finalmente professionismo. Ma se così non fosse, non cacci due veri professionisti - come Caldirola e Tremolada -. Provi piuttosto a pensare, solo per una volta di auto-cacciarsi. Auguri.
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