Serie B
25 Dicembre 2025
VICENZA SERIE C - David Stuckler, attaccante classe 2004, finora con i biancorossi ha realizzato 6 reti in campionato, nella scorsa stagione con la Giana Erminio ne aveva fatte 13
L’aria è tagliente a Montesilvano, i palloni scivolano rapidi sul sintetico, ma nell’allenamento mattutino manca un suono: quello degli impatti pieni del centravanti che «spazza» l’area. Al posto di Franck Tsadjout, c’è un vuoto che pesa come una porta sguarnita. È lì che nasce il mercato del Pescara: non in un ufficio, ma dentro quel silenzio tecnico che racconta un’urgenza. Senza il suo riferimento offensivo, fermo per un problema muscolare che si è rivelato più spigoloso del previsto, il Delfino deve accelerare: serve un numero 9 vero, capace di attaccare la profondità, tenere palla spalle alla porta e liberare i compagni che arrivano a rimorchio. E serve in fretta. Per questo la dirigenza ha riaperto dossier e rubriche, tra rifiuti garbati, muri alzati e una pista che, nonostante tutto, continua a rimanere accesa: David Stückler.
L'INNESCO: L'INFORTUNIO DI TSADJOUT
La prima casella da compilare è la più semplice da leggere e la più difficile da risolvere: l’assenza di Tsadjout, arrivato in Abruzzo in prestito dalla Cremonese il 1 settembre 2025 e presto ai box per uno stiramento/contrattura che ha rallentato la sua integrazione. I tempi di recupero, tra sondaggi strumentali e prudenza medica, si sono dilatati tra fine settembre e ottobre, fino agli aggiornamenti delle ultime settimane: segnali di rientro alternati a ricadute e riadattamenti, con la concreta possibilità che il 2025 si chiuda senza il suo ritorno a regime. Per un gruppo che ha disperato bisogno di punti e solidità, vuol dire dover presidiare l’area con un profilo affidabile già a gennaio.
IL «NO» DEL PALERMO SU CORONA
La prima richiesta biancazzurra, nelle ultime settimane, ha bussato a Palermo: il profilo di Giacomo Corona piace da tempo, ma i rosanero hanno una linea chiara. Il classe 2004, cresciuto in casa e rinnovato fino al 2027, è un asset tecnico e patrimoniale che la società vuole proteggere, dopo l’anno formativo in Serie C al Pontedera. Tradotto: nessuna apertura ora. Eventuali conversazioni potranno riaprirsi solo dopo la metà di gennaio, e comunque a condizioni ben precise. Per il Pescara, che necessita di una soluzione immediata, significa dirigere lo sguardo altrove, pur tenendo il filo con viale del Fante, nel caso si materializzi quel piccolo spiraglio temporale. A fare da cornice, la traiettoria recente del centravanti palermitano: prestito al Pontedera nella stagione 2024-2025, rientro dopo essere andato in doppia cifra e coinvolgimento nel progetto tecnico rosanero.
L'IDEA CHE NON TRAMONTA: STUCKLER RESTA UN OBIETTIVO
Nel frattempo, il dossier che Pasquale Foggia tiene in cima alla pila è sempre lo stesso: David Stückler, 21 anni. Danese, 1,88 di statura, proprietà Cremonese e prestito al Vicenza: un mix di fisicità, letture d’area e attacco della seconda palla che «parla» direttamente alle necessità del Pescara. Il percorso spiega la curiosità crescente che ha generato attorno a lui: gol a raffica nel vivaio grigiorosso, poi l’impatto nel professionismo con la Giana Erminio (fra campionato, playoff e coppa, 16 reti nel 2024-2025), quindi l’approdo estivo al Vicenza dopo il sorpasso ai danni dell’Inter Under 23. Il punto, oggi, non è la bontà del profilo: su quella c’è convergenza. Il nodo è un altro, e fa rima con «resistenza». Il Vicenza, che se l’è assicurato in prestito il 2 agosto 2025, non ha alcuna intenzione di aprire alla sua partenza a stagione in corso. Si tratta di una posizione che il Pescara ha già testato, e che rende la trattativa complessa: per sbloccarla servirebbe un incastro a tre (con la Cremonese proprietaria del cartellino) e la disponibilità dei veneti a sostituirlo adeguatamente in pieno inverno. Ad oggi, la posizione è rigida.
IL PROFILO DI STUCKLER: PUNTI DI FORZA E LIMITI
1) Attacco dell’area: si muove bene sul primo palo, riconosce il lato cieco del difensore e converge con tempi puliti. 2) Fisicità associativa: usa il corpo per schermare la palla e attivare la mezzala in corsa o l’esterno che stringe. 3) Transizione: allunga con falcata potente; nei contesti di gara «rotta» resta minaccia costante. 4) Dettagli da rifinire: pulizia del primo controllo sotto pressione e scelta della giocata sul corto quando la squadra è schiacciata. Per il Pescara, che alterna gioco di possesso e attacchi diretti in campo aperto, rappresenta un concetto chiave: la possibilità di verticalizzare senza perdere la seconda palla. Con Tsadjout fermo e soluzioni interne che hanno altre caratteristiche, il danese completa il pacchetto. In più, ha già testato la pressione delle piazze italiane: la scorsa stagione a Gorgonzola lo ha messo davanti a difese organizzate e gare «sporche»; in biancorosso a Vicenza sta vivendo la responsabilità di una maglia pesante, con reti pesanti nelle prime uscite autunnali.
CONCLUSIONE: REALISMO, NON SUGGESTIONI
Tra la porta chiusa del Palermo su Corona (con mini-spiraglio solo oltre metà mese) e il muro Vicenza su Stückler, il Pescara è chiamato a un esercizio di realismo. L’idea Stückler resta la più coerente con le richieste di campo e con la tempistica. Ma per portarla a casa serve una convergenza di volontà che, per ora, non c’è. Il mercato, però, è l’arte dell’insistenza paziente: si lavora ai fianchi, si aspetta il giorno giusto, si prepara l’alternativa senza perdere l’obiettivo. Lì dentro, tra il fischio del mister e il rimbalzo di un pallone sul sintetico, si decide la stagione di gennaio del Pescara. Con una certezza: il reparto offensivo non può più permettersi silenzi.