AFCON 2025
26 Dicembre 2025
AFCON 2025 NIGERIA • Ademola Lookman in rete nella sfida con la Tanzania
La Coppa d’Africa non torna mai in punta di piedi. Torna all’improvviso, occupa spazio, si prende tempo e attenzione. La prima giornata dell’edizione 2025 lo ha chiarito subito: questo non è un torneo come gli altri, non lo è mai stato e non ha alcuna intenzione di fingere il contrario. È la competizione che divide. Piace moltissimo a chi ama il calcio quando esce dai binari, quando è imperfetto, fisico, emotivo, attraversato da storie che non finiscono nei report statistici. Non piace a chi, da gennaio, guarda il calendario e conta i giorni senza i propri giocatori migliori, partiti per rappresentare qualcosa che va oltre il club. Dallo stivale sono ventisette i calciatori chiamati a rispondere alla propria nazionale.
Eppure, è proprio questa la Coppa che più di tutte restituisce informazioni, contesti, racconti poco conosciuti. È il torneo che obbliga a guardare altrove, a cambiare prospettiva. L’edizione 2025 non fa eccezione: dopo una sola giornata, le storie non mancano già.
Si gioca in Marocco, con 24 nazionali divise in sei gironi. Accederanno alla fase successiva le prime due di ciascun gruppo e le quattro migliori terze.
Il Girone A comprende Marocco, Zambia, Mali e Isole Comore;
il Girone B Sudafrica, Egitto, Zimbabwe e Angola;
il Girone C Tunisia, Nigeria, Tanzania e Uganda;
il Girone D Senegal, Repubblica Democratica del Congo, Benin e Botswana;
il Girone E Algeria, Burkina Faso, Guinea Equatoriale e Sudan;
il Girone F Camerun, Costa d’Avorio, Gabon e Mozambico.
Tra queste nazionali ci sono anche esclusioni pesanti. A partire dal Gambia di Minteh e Barrow, che dopo aver centrato la qualificazione per due edizioni consecutive, alla terza si ferma a due punti dal traguardo, lasciando spazio alle Isole Comore e alla Tunisia.
C’è poi il caso paradossale di Capo Verde, capace di qualificarsi al Mondiale ma di rimanere fuori dalla Coppa d’Africa, a conferma di quanto il percorso continentale resti spesso più imprevedibile e spietato.
La più grande esclusa, però, è senza dubbio il Ghana, anche essa come Capo Verde ha strappato il biglietto per il Mondiale ma non per la Coppa d'Africa. Nonostante ciò, la parabola discendente di quello che per anni è stato definito il Brasile d’Africa è ormai evidente: una delle nazioni cardine del continente, oggi lontana dai livelli che ne avevano costruito il mito. Da tempo fatica a imporsi, e l’assenza dal torneo è l’ennesimo segnale di una crisi che non sembra più episodica.
SERIE A
SERIE B
SERIE C
SERIE D
MAROCCO - ISOLE COMORE 2-0
Una delle grandi favorite, se non la favorita, contro le Isole Comore, alla loro seconda storica qualificazione, guidate dall’italo-canadese Stefano Cusin. Il Marocco controlla, ma fatica a sfondare: i Leoni dell’Atlante chiudono il primo tempo senza reti, intrappolati in una partita più sporca del previsto. La svolta arriva nella ripresa, con il colpo del diez Brahim Díaz, che rompe l’equilibrio e indirizza il match. A chiuderlo definitivamente è poi la rovesciata spettacolare di El Kaabi, una di quelle reti che probabilmente entrerà già in lizza tra le più memorabile del Torneo. I padroni di casa si prendono così i tre punti e guidano totalmente in solitaria il girone.
MALI ZAMBIA 1-1
L’unico pareggio della giornata, partita noiosa? Tutt’altro. Il Mali guida, gioca, conduce e nella seconda parte di gara riesce anche a trovare il vantaggio. Ma la scarsa freddezza diventa un tallone d’Achille pesante. Lo Zambia resta in partita, resiste e sullo scadere trova la beffa, colpendo in Zona Caicedo con la rete di Daka, che corre anche un grosso rischio cadendo di collo mentre esulta con un salto acrobatico. Un attimo di paura che accompagna il gol che toglie ai maliani una vittoria che sembrava ormai in tasca.
CLASSIFICA GRUPPO A: Marocco (3), Mali (1), Zambia (1), Isole Comore(0).
SUDAFRICA - ANGOLA 2-1
Si presenta solida e affamata l’Angola dei nostri Luvumbo e N’Zola contro un Sudafrica che nella scorsa edizione era andato a un passo dalla finale, eliminato ai rigori dalla Nigeria. I Bafana Bafana restano una delle nazionali più interessanti del continente. Nell’immaginario collettivo vivono ancora del ricordo di Tshabalala nel 2010, un gol che emozionò il mondo intero. Ma la loro storia sportiva è anche segnata da un passato complesso: fino al 1994, a causa dell’apartheid, il Sudafrica fu escluso dalla FIFA e da ogni competizione internazionale. Oggi si presenta con una rosa composta in gran parte da giocatori poco conosciuti, molti dei quali militano nel campionato locale. La gara è equilibrata e intensa: Appolis porta avanti il Sudafrica, Cafumana ristabilisce la parità per l’Angola, ma è l’intuizione da fuori area di Foster a decidere il match, regalando i tre punti alla squadra di Hugo Broos.
EGITTO ZIMBABWE 2-1
I Pharaohs, sette volte campioni continentali, si sono trovati sotto dopo il vantaggio shock dello Zimbabwe, firmato da Prince Dube nel primo tempo. L’Egitto domina il possesso e costruisce occasioni, ma la precisione manca e la partita resta bloccata fino all’intervallo. Nella ripresa è Marmoush a riportare l’incontro in equilibrio con un bel gol dopo un assolo sulla corsia laterale, facendo esplodere di gioia i tifosi ad Agadir.
«Salah in Nazionale non è quello di sempre. L’Egitto deve puntare su altro». È il pensiero che in molti hanno mentre la gara sembra lentamente spegnersi sul pareggio. Ma è proprio in quel momento che il capitano decide di smentire tutti: a pochi minuti dalla fine trova il sigillo vincente e regala alla sua Nazione una vittoria più che meritata, ricordando ancora una volta perché, nei momenti che contano, l’Egitto continui a guardare a lui.
CLASSIFICA GRUPPO B: Egitto (3), Sudafrica (3), Angola (0), Zimbabwe (0).
RD CONGO - BENIN 1-0
La Repubblica Democratica del Congo parte con il piede giusto contro il Benin, imponendo fin da subito ritmo e fisicità. Il Benin, però, resta ordinato e compatto per lunghi tratti, riuscendo anche a rendersi pericoloso grazie a una gestione del pallone più pulita. Il Congo punta soprattutto su un gioco fisico e di spinta, mentre il Benin prova a controllare i tempi della gara. A fare la differenza è il gol nel primo quarto d’ora di Bongonda, che indirizza una partita poi gestita senza particolari rischi. Non una vittoria spettacolare, ma una vittoria pesante, da torneo. La Repubblica Democratica del Congo manda un primo segnale al girone, il Benin incassa e guarda avanti. Per i congolesi, però, l’orizzonte non è solo la Coppa d’Africa: all’orizzonte restano anche i playoff Mondiali, che potrebbero renderli l’ultima nazionale africana a staccare il pass per la grande competizione.
SENEGAL - BOTSWANA 3-0
Il Senegal è già bellissimo e lancia subito un messaggio alla competizione: l'anno precedente i Lions uscirono a sorpresa, da campioni in carica, agli ottavi di finale contro la Costa d'Avorio, che fino a quel momento non dava nemmeno lontanamente l'idea di poter essere un pericolo. La formazione senegalese è qui per ripetersi e per vincere, stavolta senza lo storico CT Alieu Cissè. Vince nettamente per 3-0 contro il Botswana, soprannominata la "Svizzera d'Africa" per via della stabilità politica ed economica, con la doppietta della punta del Bayern Monaco Nicolas Jackson e il gol finale di Cherif Ndiaye. La gara poteva trasformarsi in una vera e propria goleada, ma a evitarla è stato l'estremo difensore botswano Goitseone Phoko, che ha chiuso la partita con 14 parate complessive.
CLASSIFICA GRUPPO C: Senegal (3), RD Congo (3), Benin (0), Botswana (0).
NIGERIA - TANZANIA 2-1
Non c'è squadra più in cerca di rivalsa della Nigeria: esclusa per due Mondiali consecutivi e uscita sconfitta in finale nell'ultima Coppa d'Africa. Una squadra con tanti elementi forti che però finisce sempre col fare meno del previsto. La Nigeria parte forte, ma sciupa varie occasioni importanti, tra cui un errore di Victor Osimhen non da lui. Il vantaggio arriva poi con un colpo di testa di Ajayi, che manda i nigeriani tranquilli all'intervallo. Ma le partite vanno chiuse: la Tanzania si inventa un gol dal nulla con M'Mombwa, facendo sudare freddo i nigeriani per soli due minuti. Ed è proprio in questi momenti che i fuoriclasse si vedono: Ademola Lookman riporta in vantaggio i suoi con un bel gioiello, chiudendo di fatto la partita. Ma ora la testa è verso la prossima gara, quella con la Tunisia che deciderà la leadership del girone.
TUNISIA - UGANDA 3-1
La Tunisia alla prima giornata scaccia via i fantasmi delle scorse edizioni con un convincente 3‑1 contro l’Uganda a Rabat. La squadra nordafricana non vinceva una prima partita di Coppa d’Africa da oltre 12 anni: era infatti il 2013 l’ultima volta che avevano iniziato con una vittoria in un opening game di AFCON
Il vantaggio arriva presto con un imperioso colpo di testa di Ellyes Skhiri, che sfrutta un calcio d’angolo alla perfezione. Poco prima dell’intervallo Elias Achouri raddoppia, poi ripete il gesto nella ripresa con un altro gol che chiude virtualmente la partita. Solo nel recupero l’Uganda trova un gol di consolazione con Denis Omedi, ma non basta a riaprire il match. Questa vittoria non è solo un buon inizio di torneo,
CLASSIFICA GRUPPO D: Tunisia(3), Nigeria(3), Tanzania(0), Uganda (0).
BURKINA FASO - GUINEA EQUATORIALE 2-1
Quando pensi di aver visto tutto, il calcio trova un modo per per sorprenderti. Come direbbero in tanti, questa gara è stata una piccola montagna russa di emozioni che ha tenuto i tifosi con il fiato sospeso fino all’ultimo secondo. La partita sembrava incanalarsi verso una clamorosa sconfitta per il Burkina che aveva condotto la gara. Dopo una prima metà senza sussulti, un rosso ingenuo costringe la Guinea Equatoriale in 10 uomini, ma paradossalmente è proprio questa squadra in inferiorità numerica a passare in vantaggio all’85’ con un incredibile colpo di testa di Marvin Anieboh, gettando nello sconforto lo stadio e chi vedeva già il Burkina uscire con 0 punti. Ma il calcio ama i colpi di scena. Nel pieno del recupero, Georgi Minoungou trova il pareggio al 90+5’ con un tiro da dentro l'area che fredda la Guinea e riporta il pari. E come se non bastasse, Edmond Tapsoba, il centrale del Leverkusen nonché leader difensivo e cuore pulsante della squadra, si lancia in area e con un colpo di testa nel 90+8’ regala una vittoria che fino a pochi minuti prima sembrava impossibile. Calcio nella sua forma migliore e probabilmente la gara più bella giornata.
ALGERIA - SUDAN 3-0
Ci sono nomi che non tramontano mai o che almeno tramontano tardi. questo è il caso di Riyad Mahrez. Il Saudi Al‑Ahli e Manchester City veteran guida l’Algeria in una partenza convincente contro il Sudan, con una vittoria netta per 3‑0 e timbrando una doppietta personale. Questa è la prima vittoria dell’Algeria in Coppa d’Africa dalla finale del 2019 vinta con il Senegal, un successo che interrompe un lungo e preoccupante digiuno, la squadra è guidata dal CT ex Lazio Vladimir Petkovic. Dietro il risultato, però, c’è una storia più grande: la partecipazione del Sudan alla Coppa d’Africa arriva in un momento in cui il paese vive una delle crisi politiche e umanitarie più gravi del continente. Dal 2023, il Sudan è travolto da una guerra civile tra l’esercito regolare e le milizie dei RSF, uno scontro che ha provocato centinaia di migliaia di morti e feriti e ha costretto milioni di civili a lasciare le proprie case. Nonostante la scissione politica e le difficoltà quotidiane, la nazionale sudanese è riuscita a qualificarsi e scendere in campo.
CLASSIFICA GRUPPO E: Algeria (3), Burkina Faso (3), Guinea Equatoriale (0), Sudan (0).
COSTA D'AVORIO - MOZAMBICO 1-0
La Costa d’Avorio, campione in carica della Coppa d’Africa, apre la difesa del suo titolo contro il Mozambico con una vittoria 1‑0 al Grand Stade di Marrakech. Dopo un primo tempo equilibrato e molto combattuto, è Amad Diallo a spezzare l’equilibrio al 49’ con un gol ben piazzato, che regala ai Campioni i primi tre punti e li mette subito in testa alla classifica provvisoria. La partita è stata tutt’altro che scontata: nonostante la differenza tecnica tra le due formazioni e la maggiore pressione offensiva degli ivoriani, il Mozambico ha reagito con orgoglio e ha cercato di impensierire la difesa avversaria, con il portiere Ernan Siluane protagonista di alcune parate importanti e con l'esordio in Coppa di Faisal Bangal, attaccante in Serie D del Mestre che raggiunge un traguardo incredibile e storico per la categoria Dilettante Italiana.
Per la Costa d’Avorio si tratta di un avvio fondamentale nella difesa del titolo, soprattutto in un gruppo competitivo che vedrà poi sfide dure contro Camerun e Gabo.
CAMERUN - GABON 1-0
Partita che più equilibrata di così non si può, il pallino del gioco non si stabilizza ed entrambi gli schieramenti alternano momenti di forma. Il Camerun a differenza del Gabon riesce a buttarla dentro portandosi quindi a casa tre punti fondamentali in un incontro che rischiava di lasciarne uno se non zero. A decidere la sfida è Etta Eyong, bravo a trovare il gol grazie anche a una leggera incertezza del portiere gabonese, che si lascia sorprendere da un tiro non irresistibile. Questi tre punti permettono al Camerun di prendere subito il controllo del Girone con la Costa d'Avorio.
CLASSIFICA GRUPPO F: Costa d'Avorio(3), Camerun (3), Gabon (0), Mozambico (0).