Serie C
29 Dicembre 2025
SAMBENEDETTESE SERIE C - Kevin Martins, attaccante classe 2005, in rossoblù ha giocato appena 111 minuti in campionato per 4 presenze complessive
La scena è questa: una maglia rossoblù ancora appesa, i guanti del freddo negli spogliatoi del «Riviera delle Palme», e un biglietto di sola andata verso la Brianza. A settembre 2025 si era raccontato l’entusiasmo per l’arrivo di Kevin Maussi Martins; a fine dicembre, quando il campionato di Serie C si prepara a girare la boa, arriva il proposito più inatteso: la Sambenedettese è pronta a interrompere il prestito, e l’ala classe 2005 tornerà al Monza, proprietario del cartellino. Una parentesi breve, intensa solo nelle aspettative, chiusa dopo 4 apparizioni ufficiali e tanti interrogativi su ruolo, tempi e prospettive di un ragazzo cresciuto senza fretta, ma che oggi ha bisogno soprattutto di minuti.
CHI È KEVIN MARTINS
Nato a Milano il 31 gennaio 2005, scuola Milan e Inter, approdo al Monza nel 2023. Esterno d’attacco di passo e fisico, ama ricevere sul piede forte per poi accelerare o combinare dentro al campo. È figlio d’arte: papà Obafemi, ex Inter e Newcastle, ha tracciato una rotta che è insieme eredità e responsabilità. L’esordio nei «grandi» arriva in Coppa Italia il 26 settembre 2024 e la prima stagione completa in Serie A si chiude con 9 apparizioni: un assaggio utile per capire ritmo e intensità del top level, ma ancora poco per definire ruolo e continuità. La «presentazione in piazza» con la Sambenedettese è stata forte: parole misurate del direttore sportivo Stefano De Angelis, che sottolinea la scelta tecnica e la fiducia nel progetto; un giocatore «giusto» per caratteristiche mancanti e una piazza calda pronta ad accoglierlo. Lo stesso Martins si era detto «gasato», desideroso di esultare sotto la Curva e di trasformare il prestito in minuti, gol e assist.
LA PARENTESI AL RIVIERA DELLE PALME, TRA ASPETTATIVE E FATTI
Nei primi tre mesi, però, la traiettoria non decolla: 4 presenze complessive, spezzoni e pochi spazi per incidere. Un minutaggio che, per un classe 2005 in cerca di ritmo, rischia di essere controproducente. È il dato, nudo e crudo, che precede la decisione: interrompere il prestito e riportare il ragazzo al Monza. In Serie C, l’impatto per un esterno giovane spesso passa da tre fattori: 1) Il «peso» tattico del ruolo in un sistema che privilegia equilibrio e coperture; 2) la necessità di adattarsi a un calcio più «duro» nei duelli, con meno spazi per l’1 contro 1; 3) la concorrenza interna, che può spostare gerarchie in base a esperienza, fisionomia delle partite e salute della squadra. Nel caso Sambenedettese-Martins, la fotografia restituisce un puzzle non completato: potenziale evidente, ma finestre di utilizzo limitate. Quando l’utilità marginale dei minuti tende a zero, la soluzione più razionale è cambiare contesto.
COSA SUCCEDE ORA: GLI SCENARI AL MONZA
Rientrando alla base, Martins si ritroverà in un Monza che ha pianificato con attenzione la sua crescita: il prolungamento fino al 2028 non è un dettaglio amministrativo, ma un segnale di fiducia. I brianzoli avranno due opzioni: 1) reintegro tra prima squadra e gruppi di lavoro «ibridi» (allenamenti con i big, partite per ritrovare ritmo dove consentito); 2) nuovo prestito in una destinazione che offra garanzia di campo, magari calibrando il contesto: stessa Serie C con ruolo centrale, oppure una Serie B che assicuri una precisa rotazione. Il dato certo è contrattuale: prestito originario fino al 30 giugno 2026 e accordo con il Monza fino al 30 giugno 2028. Con il rientro anticipato, la società brianzola riapre il file pianificazione sul ragazzo, in vista della finestra di gennaio.
CHE GIOCATORE È OGGI IL CLASSE 2005
1) Punti di forza: accelerazione sul primo passo, attacco della profondità, sensibilità nell’uno contro uno. 2) Aree di crescita: gestione delle scelte all’ultimo terzo, continuità nello smarcamento «fuori-dentro», resistenza ai duelli lunghi tipici della C. 3) Ruolo ideale: esterno di un tridente con compiti chiari di allungo, oppure seconda punta in sistemi che richiedono frequenti «uscite» sul lato palla. A Monza si è intravisto il potenziale nei minuti in A; a San Benedetto il contesto non ha favorito la prova d’esame. Il talento rimane, la bussola deve solo orientarsi verso un ambiente dove il suo profilo sia «accendibile» con costanza.
COSA ASPETTARSI NELLE PROSSIME SETTIMANE
Il rientro al Monza apre un dossier: ri-collocazione immediata oppure nuovo prestito calibrato sui bisogni del giocatore. Di sicuro, la protezione contrattuale fino al 2028 consente al club di programmare senza ansie. Per Martins, il punto è uno: trasformare il talento in continuità. Il contachilometri dice che il tempo è dalla sua parte; il cronometro, però, pretende minuti veri. In una stagione in cui il Monza ha obiettivi di classifica rilevanti e la Sambenedettese cerca stabilità di rendimento, la soluzione trovata oggi può rivelarsi un win–win: il club marchigiano libera un posto per un profilo più immediato, i brianzoli riportano a casa un asset da rimodulare. A 20 anni, la strada è lunga quanto serve: la curva giusta è quella che porta al campo, non ai titoli.