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Fa benissimo al primo anno in prima squadra, viene chiamato in Nazionale e la Serie A lo punta: la favola del difensore

Tra una scivolata pulita e gol che non ti aspetti, il classe 2005 è passato da scommessa di provincia a dossier da top divisione

PINETO SERIE C – NICOLÒ POSTIGLIONE

PINETO SERIE C – Nicolò Postiglione, classe 2005, in campionato finora conta 17 presenze e 3 reti per 1441 minuti giocati

L’allarme non suona per un cartellino rosso o per un infortunio. Scatta quando il cronometro dice 5’ e allo stadio «Mariani-Pavone» il tabellone si illumina: a segnare non è il centravanti, ma un difensore di appena 20 anni. Quel colpo ravvicinato di Nicolò Postiglione racconta più di mille discorsi: fisicità, tempi d’inserimento, freddezza. Da lì in avanti, il suo autunno è una serie di prestazioni in crescendo, con minuti, contrasti vinti e, soprattutto, una sorprendente confidenza con la porta. Nel frattempo, tra le pieghe del mercato, circola una voce precisa: la Serie A ha iniziato a interessarsi al ragazzo del Pineto. Secondo le consuete voci di radiomercato del periodo a Postiglione avrebbe messo gli occhi addosso il Cagliari. Una suggestione che scalda, ma che apre anche un bivio: riconfermarlo fino a giugno o monetizzare subito?

CHI È POSTIGLIONE: PERCORSO, CARATTERISTICHE, NUMERI
Cresciuto nel vivaio del Pescara, irrobustito dall’esperienza in Serie D con il Chieti, Postiglione nel gennaio 2024 approda al settore giovanile del Monza, con cui gioca stabilmente in Primavera 1 e totalizza oltre una cinquantina di presenze in due stagioni. I brianzoli, il 18 luglio 2025, ne ufficializzano il passaggio a titolo definitivo al Pineto, tappa chiave per il salto tra i professionisti. È la classica traiettoria italiana del difensore «fatto in casa»: crescere, soffrire, consolidarsi. Sotto il profilo tecnico, il classe 2005 nasce da centrale destro in una linea a quattro, ma ha mostrato duttilità anche da terzino di contenimento. Struttura da difensore moderno, gioco aereo forte e un senso dell’anticipo che lo rende prezioso nelle letture preventive. La descrizione coincide con l’identikit tracciato da chi lo ha seguito nel settore giovanile e nei primi mesi tra i Prof: un difensore capace di «uscire» palla al piede senza strafare, con margini evidenti nella gestione del corpo a corpo.

L'IMPATTO AL PINETO: MINUTI PESANTI E GOL PESANTI
L’inserimento nel Pineto di Ivan Tisci è stato rapido: il tecnico, confermato con un progetto pluriennale, ha alzato progressivamente il minutaggio del ragazzo fino a renderlo una pedina quasi fissa nel reparto insieme a profili più esperti. Finora per il classe 2005 ecco 17 presenze e 3 reti in campionato, per un totale di 1441 minuti giocati. Un momento-simbolo? Il 3-0 al Livorno dell’11 ottobre 2025: Postiglione apre il punteggio al 5’, indirizzando una gara poi chiusa senza sofferenze. Segnale di un istinto dentro l’area avversaria che, quando combinato con i piazzati, diventa arma aggiuntiva per un club che ha fatto della cura dei dettagli un marchio. Le partite «sporche» non sono mancate: nell’1-1 contro la Pianese, gara di gambe e duelli nel cuore dell’autunno, Postiglione regge l’urto e finisce tra gli ammoniti, fotografia di una serata intensa e formativa. Sono legni su cui si costruisce la maturità.

RICONOSCIMENTO AZZURRO, LA CHIAMATA IN UNDER 20
La crescita non è sfuggita nemmeno ai selezionatori federali. Il 9 novembre 2025 il Pineto annuncia con orgoglio la convocazione di Postiglione in Nazionale Under 20 per le amichevoli con Portogallo e Germania. Non un punto d’arrivo, ma un ulteriore piano di lavoro: ritmi diversi, richieste precise sull’uscita dal basso e sulla difesa della profondità. Per un giovane centrale, il confronto internazionale è palestra ideale. A guidare il gruppo è il commissario tecnico Carmine Nunziata. L’azzurrino del Pineto arriva in un gruppo formato prevalentemente da ragazzi nati nel 2005 e nel 2006: il cuore della nuova generazione che si affaccia sull’Europa dopo il Mondiale di categoria in Cile concluso agli ottavi di finale.

IL CONTESTO PINETO: UN CLUB CHE VALORIZZA I GIOVANI
Il Pineto ha costruito negli ultimi anni una reputazione da club capace di valorizzare profili emergenti (vedi anche il piemontese Gianluca Germinario, classe 2003 prelevato dal Pescara e per anni punta di diamante del Chisola tra i Dilettanti tra giovanili e prima squadra). La conferma di Ivan Tisci la scorsa estate ha dato continuità tecnica e identitaria: principi chiari, reparti corti, linee aggressive. Dentro questo contenitore, il reclutamento estivo ha parlato una lingua coerente, con innesti mirati nel reparto arretrato e un mix calibrato tra esperienza e prospettiva. È qui che l’arrivo a titolo definitivo di Postiglione ha preso senso, con il direttore sportivo Marcello Di Giuseppe attivo nel rinnovare la batteria dei centrali.

Il PUNTO, OGGI
Tolti i riflessi del mercato, resta un presente chiaro: Postiglione è un titolare giovane che ha già inciso sul campo con il Pineto. La società abruzzese, forte di un progetto che ha appena confermato la propria guida tecnica e di una rosa costruita con criterio, può permettersi di scegliere il timing giusto. Se, come filtra, la riconferma fino a giugno è l’opzione più probabile, sarà anche perché il valore di un difensore passa dal numero di punti che aiuta a fare, non solo da quanto vale in un listino. E un club che vuole radicarsi tra i professionisti questo lo sa bene. In attesa che la finestra invernale accenda il semaforo verde, il suo modo migliore di rispondere resta quello di sempre: diagonale pulita, palla respinta, testa già sulla prossima. È così che un 2005 diventa, a piccoli passi, un difensore da categorie superiori.

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