Ha il nome del nuovo fenomeno mondiale e incanta l'Europa intera: la Juve si gode il proprio gioiello

C’è un nome che riecheggia sempre più forte tra i campi delle Isole Canarie e le tribune d’Europa: Lamine. Non è nato nel 2007 e non veste ancora il blaugrana del Barcellona, ma il talento, quello sì, è della stessa materia rara. Sei anni più giovane, classe 2013, sogni grandi e piedi che sembrano andare più veloci del pensiero. Oggi incanta con la maglia della Juventus, domani chissà. Dribbling ubriacanti, tunnel in serie, giocate da stropicciarsi gli occhi e un istinto sotto porta che non si insegna. Lo aveva già dimostrato in campionato, con 13 gol in 9 partite e la vetta della classifica marcatori. Nel torneo La Liga Futures, però, lo ha scoperto anche il resto del continente: l’Europa ora conosce Lamine Ba.

NASCE LO SPETTACOLO

L’esordio contro l’Athletic Bilbao è un manifesto del suo calcio. Calcio d’angolo, tre avversari addosso, palla che sembra intrappolata. Serie di finte, una suola elegante per addomesticare il pallone, destro per saltare il primo uomo, tunnel di sinistro e fuga in mezzo a due difensori, prima di una conclusione che sfiora il secondo palo. È solo l’antipasto. All’8’, con la naturalezza dei predestinati, riceve e calcia di mancino sul primo palo: 1-0. Destro e sinistro senza distinzione, come se fosse la cosa più normale del mondo. Lo conferma lui stesso, con disarmante semplicità: «Sono destro, ma mi alleno molto anche col sinistro per migliorare sempre la mia tecnica». Parole che spiegano bene il perché di certe giocate.

ROVESCIATE E SOGNI

Il torneo diventa una passerella di talento puro. Le due rovesciate contro Real Madrid e Atletico Madrid restano impresse negli occhi e nei ricordi: il pubblico si alza in piedi, gli sguardi sugli spalti brillano. Lamine Ba non è uno che aspetta, pretende il pallone, lo vuole sempre. E se non arriva, lo dice chiaramente: «Mi arrabbio se non mi passano la palla, perché voglio segnare e incidere sulle partite». Come dargli torto, con quei numeri e quella personalità. Origini senegalesi, classe 2013, la Juventus custodisce un gioiello destinato a far parlare di sé. Sogna di giocare un giorno con Lamine Yamal, studia da Ronaldo “il Fenomeno”. Il presente, però, è già luminoso. E il nome è uno solo: Lamine Ba.

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