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AFCON 2025

Salah dal dischetto e l'autogol di un «italiano» che costa caro: Coppa d'Africa meravigliosa

Tutto sulla seconda giornata di AFCON 2025: fra le prime tre eliminate e vittorie storiche

Salah dal dischetto e l'autogol di un «italiano» che costa caro: Coppa d'Africa meravigliosa

AFCON 2025 SENEGAL • Sadio Mané

«Siamo qui per provare a mettere un sorriso sui volti di tutto il nostro popolo.»
Queste non sono parole di circostanza, ma la promessa fatta dal CT del Sudan, James Kwesi Appiah, alla vigilia della Competizione. Tra sparatorie, battaglie e famiglie spezzate, il Sudan vive una delle crisi umanitarie più profonde del continente, eppure quella squadra è riuscita a qualificarsi e a portare speranza in un paese divorato dalla guerra. E quella speranza si è trasformata rapidamente in realità concreta nella seconda giornata di AFCON: con una vittoria per 1‑0 sulla Guinea Equatoriale, i sudanesi hanno ottenuto una gioia mai banale che mancava dal 2012. Questa è solo una delle tante cose che questa seconda giornata può raccontare e tra queste sappiamo che la noia non è presente. 

Questa giornata non è stata fatta solo di pallone: prima del calcio d’inizio tra Costa d’Avorio e Camerun, lo stadio ha osservato un momento di silenzio in memoria di Jean‑Louis Gasset, l’ex allenatore della nazionale ivoriana scomparso a 72 anni. Il tecnico non era ricordato positivamente tra le fila ivoriane: nell’ultima edizione venne esonerato a fine fase a gironi e, clamorosamente, la Costa d’Avorio vinse poi la Coppa. Ma Émerse Faé non ha potuto che spendere belle parole per l'allenatore che l'ha aiutato a crescere: «Jean-Louis mi ha insegnato a organizzare il mio lavoro, mi sono ritrovato qui senza esperienza ed è stato lui a darmi quella spinta

LA SECONDA GIORNATA DELLA COPPA D'AFRICA

GRUPPO A

ZAMBIA - COMORE 0-0

La sfida tra Zambia e Isole Comore si chiude senza reti in un confronto teso e tattico, dove la posta in palio valeva più di un semplice punto. Nessuna delle due squadre voleva cedere i due punti all’altra, e ne è uscito un match acceso, da cui le piccole Comore escono più felici, avendo ottenuto il primo punto, ma anche un po’ amareggiate: al 19’, infatti, Myziane Maolida aveva segnato, solo per vedere annullato il gol dopo il controllo del VAR. Al momento si tratta del primo 0‑0 della competizione: entrambe le formazioni restano in corsa, ma tutto sarà deciso nella terza giornata.

MAROCCO - MALI 1-1

Una gara che sembrava avviarsi verso il copione previsto ci ha lasciati un esito diverso: il Marocco, passa in vantaggio poco prima dell’intervallo grazie a un rigore trasformato da Brahim Díaz, mandando la gara in totale discesa. Ma il Mali, è squadra solida e sempre difficile da scardinare, non si scompone: nella ripresa anche loro ottengono un calcio di rigore, e Lassine Sinayoko non sbaglia dal dischetto, ristabilendo la parità e spegnendo l’euforia dei padroni di casa. Il pareggio sfila così via come un punto che può valere doppio per il Mali, che mantiene vive le speranze di qualificazione, mentre al Marocco, pur restando in testa al Girone, resta la sensazione di aver sprecato l’occasione di chiudere matematicamente il discorso ottavi con una giornata d’anticipo. Ad assistere alla gara c'era anche un ospite speciale: Kylian Mbappè, presente per solidarietà verso l'ex compagno parigino, Achraf Hakimi, e probabilmente perché il sangue africano non resisteva al richiamo della competizione.

CLASSIFICA GRUPPO A: Marocco (4), Mali (2), Zambia (2), Isole Comore (1).

GRUPPO B

ANGOLA - ZIMBABWE 1-1

Angola e Zimbabwe si dividono la posta in un 1‑1, nemmeno a questo giro N'zola e Luvumbo riescono a dare la spinta alla squadra. per gli angolani è Gelson Dala a siglare al 24' infilando il portiere avversario con un destro preciso che porta avanti i suoi. La reazione dello Zimbabwe non si fa attendere: nei minuti di recupero del primo tempo, Knowledge Musona approfitta di un rapido contropiede e con freddezza trova l’1‑1 che accende nuovamente la gara e regala ai Warriors il pareggio. Con questo risultato, entrambe restano ancora senza vittorie nel girone e vedono complicarsi la strada verso gli ottavi.

EGITTO - SUDAFRICA 1-0

Una partita dal sapore di tutto o niente finisce con un colpo di classe che vale qualificazione e primo posto nel girone. L’Egitto supera il Sudafrica per 1‑0 grazie a un rigore trasformato proprio da Mohamed Salah poco prima dell’intervallo che rende l'Egitto la prima nazione a staccare il pass per gli ottavi. La gara non è stata semplice. Dopo il vantaggio, i Bafana Bafana hanno provato con insistenza a pareggiare, sfruttando anche l’inferiorità numerica dei padroni di casa e attaccando con energia nel secondo tempo, ma l'estremo difensore Mohamed El-Shenawy si fa sempre trovare preparato. La gara ha avuto altri momenti controversi: verso la fine del match lo Sudafrica ha reclamato un possibile rigore per un tocco di mano in area di Yasser Ibrahim, dopo quasi 10 minuti di check review l'arbitro spegne le speranze sudafricane e non concede il rigore. 

CLASSIFICA GRUPPO B: Egitto (6), Sudafrica (3), Angola (1), Zimbabwe (1).

GRUPPO C

BENIN – BOTSWANA 1‑0

Una serata da ricordare per il Benin, che centra la sua prima vittoria assoluta nella storia delle Coppe d’Africa battendo il Botswana per 1‑0. La svolta arriva al 28’ quando Yohan Roche finalizza una combinazione con il capitano Steve Mounié, con un tiro che, deviato da un difensore, sorprende il portiere e si infila in rete. È un gol che vale doppio: non solo segna la prima vittoria del Benin ai mondiali africani, ma rilancia anche le speranze di qualificazione agli ottavi, portando i Cheetahs a 3 punti. Il Botswana, dal canto suo, non riesce a trovare incisività in attacco, nonostante qualche buona iniziativa con una traversa su punizione che sfiora l’1‑1 e degli avversari molti spreconi, non riesce a trovare il pari. Con le due sconfitte consecutive e 0 punti, i Zebras sono matematicamente eliminati dalla competizione, non riuscendo a centrare ancora la loro prima vittoria nella storia della Coppa d’Africa.

SENEGAL - RD CONGO 1-1

Quella tra Senegal e RD Congo sta gradualmente diventando una vera rivalità. Le due nazionali si affrontano da decenni, con il Senegal che non perde contro la RD Congo nelle ultime otto sfide ufficiali. L’ultima vittoria dei Leopardi sui Leoni risale a oltre mezzo secolo fa, ma tra gli ultimi risultati spicca il 3-2 nelle qualificazioni ai Mondiali, quando la RD Congo conduceva per 2-0 prima di farsi rimontare da tre reti senegalesi in modo clamoroso. Anche questa volta il vantaggio è arrivato con il gol del Congo firmato da Cédric Bakambu al 61’, capitalizzando un pallone vagante dopo una conclusione di Theo Bongonda. Solo otto minuti dopo, però, il Senegal ha risposto con l'intramontabile Sadio Mané, che con freddezza ha siglato l’1‑1, mantenendo i Lions in testa al girone. La gara non era semplice: la RD Congo si conferma squadra ostica, reduce da un quarto posto nell’ultima edizione della Coppa d’Africa, con eliminazioni come quella dell’Egitto, prima di arrendersi solo ai campioni della Costa d’Avorio.

CLASSIFICA GRUPPO C: Senegal (4), RD Congo (4), Benin (3), Botswana (0).

GRUPPO D

UGANDA - TANZANIA 1-1

Un derby est-africano intenso e combattuto termina con un pareggio che lascia un po’ di amaro in bocca a entrambe le squadre. Uganda e Tanzania si affrontano per la prima volta nella fase finale della Coppa d’Africa, regalando una partita piena di tensione e momenti drammatici per entrambe. La Tanzania passa in vantaggio al 59’ con Simon Msuva, bravo a trasformare un rigore conquistato dopo un tocco di mano in area. L’Uganda non si abbatte e, con pazienza, rimette tutto in equilibrio all’80’ grazie a Uche Ikpeazu, che incorna con precisione un cross di Denis Omedi. Il finale regala ulteriore pathos: in pieno recupero gli Ugandan Cranes guadagnano un secondo rigore che poteva valere la vittoria, ma Allan Okello calcia sopra la traversa. Ma note dolenti anche per l'altra sponda: La tanzania guida un letale contropiede, con il portiere a terra e la difesa a farfalle, Charles M'Mombwa non riesce a coordinarsi e sciupa un'occasione a porta quasi libera, negando la gioia piena ai suoi e consegnando a entrambe solo un punto. L’ultima sfida del girone sarà decisiva per entrambe se vorranno continuare a inseguire gli ottavi di finale.

NIGERIA TUNISIA 3-2

Quando Ademola Lookman decide di accendersi, tutti devono guardarsi intorno. Questa è stata un'altra gara in cui Lookman non si è limitato a giocare: l’ha dominata e condizionata in maniera decisiva. Lookman è stato il filo conduttore del successo, con due assist e un gol che hanno indirizzato il derby del Gruppo C verso i colori verdi dei Super Eagles. La Nigeria parte con grande energia e trova l’1‑0 prima dell’intervallo: è Victor Osimhen, finalmente a segno nella competizione, a finalizzare di testa un perfetto cross di Lookman, rompendo un digiuno di reti in AFCON che si protraeva da tempo. Appena dopo la ripresa, da un coner sempre calibrato da Lookman nasce il 2‑0 di Wilfred Ndidi, con un colpo di testa che punisce la difesa tunisina. A siglare la terza rete è lo stesso Lookman a al 67’, finalizzando un’azione orchestrata dal solito Osimhen. La Tunisia riduce notevolmente il passivo andando a segno due volte nell'ultimo quarto d'ora, spaventando un po' i nigeriani che però staccano il pass per gli ottavi. 

CLASSIFICA GRUPPO D: Nigeria (6), Tunisia (3), Tanzania(1), Uganda (1).

GRUPPO E

GUINEA EQUATORIALE - SUDAN 0-1

L'esplosione di gioia dei giocatori del Sudan al triplice fischio finale è stata una bella cartolina per il mondo, una gioia e spontaneità per un risultato importante e storico, ma dall'altro lato i giocatori guinequatoregni cadono disperati, quella sconfiitta è stata letale e li ha mandati fuori dai giochi. La rete decisiva arriva al 74’ in modo rocambolesco: un cross da calcio piazzato del Sudan che il difensore del Torino, Saúl Coco tenta di agguantare, ma la palla si stampa in rete con una sfortunata deviazione dell’autorete che regala i tre punti agli ospiti e condanna ufficialmente la squadra all'eliminazione. Con 3 punti in classifica, la nazionale di Kwesi Appiah si presenta all’ultima giornata con la possibilità concreta di qualificarsi per gli ottavi di finale per la seconda volta nella sua storia recente

ALGERIA - BURKINA FASO 1-0

Non è stata una partita da copertina, ma è stata una partita che pesa. Algeria e Burkina Faso si sono affrontate in un confronto ruvido e teso, una gara solida, giocata più sull’equilibrio che sull’estetica. L’Algeria continua il suo percorso di rinascita senza clamore, affidandosi all’esperienza e alla gestione dei momenti. Non domina, non travolge, ma sa quando colpire e soprattutto sa come resistere. Riyad Mahrez resta il simbolo di questa squadra: non più l’uomo che accende tutto, ma quello che decide, con freddezza e lucidità, quando serve davvero. Questa volta lo fa dal dischetto, senza tremare. Il Burkina Faso conferma invece la sua identità: squadra scomoda, fisica, organizzata, capace di mettere in difficoltà chiunque. Non si scompone, non esce mai dalla partita. È una nazionale che non ha bisogno del pallone per esistere, che vive di duelli, seconde palle e continuità mentale. Con questo successo l’Algeria si conferma tra le squadre da tenere d’occhio per il titolo: non ha ancora subito gol in Marocco ed è già certa del primo posto nel girone grazie alla regola degli scontri diretti. Nel finale i Burkinabé sfiorano il pari, ma la retroguardia algerina regge, aiutata anche da Luca Zidane, attento tra i pali e osservato speciale in tribuna dal padre Zinedine.

CLASSIFICA GRUPPO E: Algeria (6), Burkina Faso (3), Sudan (3), Guinea Equatoriale (0).

GRUPPO F

MOZAMBICO - GABON 3-2

Una notte storica per il Mozambico, che scrive una delle pagine più sorprendenti di questa Coppa d’Africa: i Mambas ottengono la loro prima vittoria assoluta nella storia del torneo battendo il Gabon 3‑2 in una partita pirotecnica e ricca di emozioni al Grand Stade di Agadir. Dopo 39 anni senza successi nella fase finale, con quattro pareggi e dodici sconfitte dal debutto nel 1986. La squadra guidata da Chiquinho Conde parte con ambizione e costruisce il vantaggio nel primo tempo: il nostro Faisal Bangal apre le marcature di testa su corner, per il resto della gara il Gabon insegue e il Mozambico va avanti, alla fine il triplice fischio fa esplodere i Mambas ma spezza i sogni del Gabon e di Aubameyang in quella che potrebbe essere la sua ultima partecipazione.

COSTA D'AVORIO - CAMERUN 1-1

Quando due giganti del calcio africano si incontrano, non basta il risultato per raccontare tutto. I campioni in carica della Costa d’Avorio e i cinque volte vincitori del Camerun si sono affrontati in un match vibrante che ha rispettato le attese. La Costa d’Avorio parte forte: Amad Diallo, classe 2002 del Manchester United e già tra i gioielli del calcio moderno, sigla il vantaggio con un destro preciso, facendo esplodere lo stadio. Ma il Camerun non ci sta: sul finale del primo tempo, Junior Tchamadeu trova il pari con un tiro deviato da Konan, a cui è stata attribuita l'autorete, che inganna il portiere, e i Lions dimostrano perché la loro nazionale resta una delle più temute del continente. Dietro il risultato, però, ci sono storie e rivalità che vanno oltre il campo. Elephants e Lions si affrontano da decenni, con partite che hanno scritto pagine epiche della Coppa d’Africa. Ogni scontro è un richiamo alla memoria dei Mondiali, delle edizioni passate, delle notti in cui l’Africa si fermava a guardare, ora con questo pari entrambe si lanciano quasi matematicamente agli ottavi di finale.

CLASSIFICA GRUPPO F: Costa d'Avorio(4), Camerun (4), Mozambico (3), Gabon (0).

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