La miglior
Juventus di questa stagione, forse della sua storia, esce sconfitta per 2-3 contro il
Lione nel match di andata dei
sedicesimi di
Uefa Women's Champions League. Un Ko amaro che porta però con sé un enorme bagaglio di consapevolezza non solo per le bianconere, ma per tutto il movimento calcistico femminile italiano. La squadra di
Rita Guarino passa per due volte in vantaggio, disputa un primo tempo clamoroso che porta ad altre due occasionissime da rete, subisce un torto arbitrale enorme e finisce per perdere immeritatamente. Ma dall'altra parte c'era la squadra più forte del mondo, capace di vincere le ultime 5 Champions League, 7 in tutto nell'ultimo decennio. Per il ritorno in terra francese di
Martedì 15 servirà molto di più della 'solita' impresa, ma intanto la Juventus ha già riscritto la storia. [caption id="attachment_245915" align="alignleft" width="307"]

Lisa Boattin, la migliore in campo[/caption] Le bianconere calcano il campo dell'
Allianz Stadium per la seconda volta, dopo la partita contro la Fiorentina ed i 39 mila tifosi. Per la Juve le francesi sembrano un ostacolo insormontabile, soprattutto dopo il salvataggio di
Laura Giuliani sulla zuccata della
Gunnarsdottrin al primo minuto ed invece si assiste a tutt'altro.
Barbara Bonansea, reduce da un periodo non così facile a livello di prestazioni, sale in cattedra sin da subito.
Sara Gama e
Cristiana Girelli sono appena state inserite tra le 100 giocatrici più forti al mondo, BB11 fa vedere che anche lei in quel lotto ci può stare eccome. [caption id="attachment_245918" align="aligncenter" width="346"]

Laura Giuliani[/caption] La numero 11 lancia
Lina Hurtig che tutta sola si divora il vantaggio con un tiro sbilenco. L'asse però si ripete un minuto dopo con un esito totalmente diverso: pennellata della
Bonansea per la testa della svedese che non sbaglia. Esultanza fine, quasi le ragazze non credono al vantaggio. Un'incredulità che dura un attimo perché quando le bianconere realizzano cosa sta succedendo decidono che contro il
Lione se la possono giocare alla pari. Così è, ma il sogno viene spezzato poco prima della mezz'ora dal fischietto tedesco
Hussein che decreta un rigore per un fallo della
Bonansea ai danni di
Karchaoui nettamente fuori dall'area. La
Renard non sbaglia anche se la
Giuliani aveva intuito il lato. La numero uno azzurra aveva già detto di no alle conclusioni di
Gunnarsdottir e
Parris. [caption id="attachment_245919" align="aligncenter" width="356"]

Aurora Galli[/caption] la Juve non ci sta,
Hurtig sradica il pallone dai piedi della disattenta
Buchanan, ma a tu per tu con la
Bouhaddi si fa ipnotizzare. La svedese però è caparbia al 36' quando servita da
Bonansea si invola sulla destra, si accentra e scarica in area dove la
Buchanan spedisce goffamente nella propria porta.
All'intervallo è 2-1 meritato per la Juve. [caption id="attachment_245920" align="alignleft" width="331"]

Valentina Cernoia[/caption] Il primo squillo della ripresa è ancora bianconero con la punizione calciata da Plutone da
Valentina Cernoia che pesca una solitaria
Arianna Caruso la cui spizzata di testa è però fiacca. Il vento cambia e il Lione si ricorda di essere la squadra più forte agevolata soprattutto dall'ingresso in campo della
Malard. Al 68' arriva il pari con una
Sara Gama questa volta non perfetta che si fa saltare proprio da
Malard. La partita si spegne un po' ma le francesi hanno il guizzo giusto con
Kumagai che a due minuti dal 90° trova il tocco vincente. La Juve è quasi fuori dalla Champions, ma ha dimostrato di poter arrivare fino alla fine di questa manifestazione. Tutti sapevamo che l'urna non era stata benevola, ma la speranza è che questa prestazione dia una scossa a tutto il movimento: le calciatrici hanno fatto la loro parte, ora tocca a tutti gli altri componenti.
IL TABELLINO
JUVENTUS - LIONE 2-3 RETI: 15' Hurtig (J), 28' rig. Renard (L), 36' aut. Buchanan (L), 68' Malard (L), 88' Kumagai (L).
Juventus (4-4-2): Giuliani 7; Hyyrynen 6, Gama 7, Sembrant 7, Boattin 8; Cernoia 7, Galli 7, Caruso 6.5; Bonansea 8 (28' st Maria Alves 6), Girelli 7 (19' st Staskova 6.5), Hurtig 7.5 (39' st Rosucci sv). All. Guarino 7. A disp. Bacic, Tasselli, Ippolito, Lundorf, Zamanian, Salvai, Caiazzo, Giordano, Berti.
Lione (4-3-3): Bouhaddi 6; Carpenter 7, Buchanan 4.5, Renard 7, Karchaoui 6; Gunnarsdottir 5 (11' st Henry 6) , Kumagai 6.5; Majri 6 (31' st Bacha sv); Cascarino 6 (11' st Cayman 6), Parris 5.5 (11' st Malard 7.5), Marozsan 5.5. All. Vasseur 6. A disp. Gallardo, Talaslahti, Sombath, Julini, Taylor, Becho.
Arbitro: Hussein (GER) [caption id="attachment_245921" align="aligncenter" width="337"]

Lina Hurtig[/caption]
LE PAGELLE DELLA JUVENTUS
All. Guarino 7 Azzecca la formazione iniziale decidendo per la Hurtig davanti ed un 4-4-2 plasmabile.
Giuliani 7 In un paio di uscite rischia di far venire un infarto ai propri tifosi, ma tra i pali è tra le più forti del mondo e lo dimostra.
Hyyrynen 6 In una partita eccezionale per le compagne, lei ne disputa una normale.
Gama 7 Poteva fare meglio sul secondo gol, ma almeno in due occasioni mura letteralmente le avversarie.
Sembrant 7 Una certezza ormai, colonna portante e prestazioni sempre brillanti.
Boattin 8 È una fuoriclasse, deve esserne convinta lei prima di tutti. Ad ogni suo intervento provvidenziale scatta un applauso spontaneo da qualsiasi spettatore sul divano di casa.
Cernoia 7 Forse merita anche di più, non lo so. È talmente brava che non fa più nemmeno notizia. Sembra che veda dove deve andare il pallone prima ancora che l'azione sia cominciata.
Galli 7 Non sbaglia praticamente un colpo, si destreggia in difesa con classe. Poi serve anche palloni eccezionali, vedasi quello che porta al pallonetto un po' sciagurato di BB11.
Caurso 6.5 Partita determinata, ma ancora una volta ha la palla buona e non la sfrutta.
Bonansea 8 Era considerata la più forte giocatrice italiana, poi un po' di calo. Oggi ha disputato una di quelle partite da incorniciare. Con una Bonansea così alla Juve sarà possibile ogni cosa.
Dal 28' st Maria Alves 6 Prova anche a saltare l'avversaria, ma sostituire la Bonansea oggi sarebbe stato compito impervio per chiunque.
Girelli 7 Si sapeva che avrebbe dovuta giocare un match di sacrificio e così è stato. A testa bassa a tenere su palloni, a far salire la squadra, ad essere una numero uno.
Dal 19' st Staskova 6.5 Entra distratta, cresce esponenzialmente con il passare dei minuti.
Hurtig 7.5
Rivelazione della gara, non la migliore in campo semplicemente perché quelle due occasioni potevano essere sfruttate meglio.