Regolamento
01 Dicembre 2023
Il calcio come il rugby, arrivano le espulsioni a tempo. I numeri dicono che funziona: sei favorevole o contrario?
Cartellino giallo, cartellino rosso o… cartellino arancione! Si colora il ‘mondo’ dei cartellini nel gioco del calcio. L’IFAB (International Football Board) infatti ha deliberato, insieme ad altre ‘picole’ modifiche, di dare il via alla sperimentazione anche nel calcio dell’espulsione a tempo, come avviene già in mlti altri sport come rugby, hockey, pallanuoto e non solo.
Ad aggiungersi quindi ai tradizionali cartellini giallo e rosso ci sarà il cartellino arancione che prevederà l’espulsione temporanea della durata di 10’ per il giocatore che si renderà colpevole di alcuni comportamenti con l’intento di rendere il calcio un gioco più veloce e più appetibile anche per le nuove generazioni. «Le espulsioni temporanee per proteste e specifici falli tattici dovranno essere sperimentate nei massimi campionati», si legge sul comunicato dell’organo che governa le regole del calcio. Una sperimentazione che dovrebbe partire nella stagione 2024-2025 in Inghilterra (da definire la manifestazione a cui applicarla), paese in cui, tra l’altro, l’espulsione temporanea è stata già inserita nei campionati giovanili fin dal 2019.
"È chiaramente necessario sviluppare un protocollo. L’area che stavamo esaminando è quella delle proteste". Ha dichiarato Mark Bullingham, direttore dell'IFAB, a sostegno della possibile nuova sperimentazione in Premier League. Importante sottolineare come il cartellino arancione si applichi solo nei confronti di chi va a discutere una decisione arbitrale, ma non in qualità di capitano. Quest'ultimo, invece, a nome di tutta la squadra potrà avere un confronto con il direttore di gara senza subire conseguenze. "Abbiamo parlato anche di altri ambiti, in particolare dei falli tattici. Penso alla frustrazione dei tifosi quando guardano un contropiede che viene fermato così. Si resterà 10 minuti fuori dal campo".
Al momento si tratta di ipotesi, come confermato dal presidente della Federcalcio inglese, Mark Bullingham: «Queste sono tutte conversazioni da prendere in considerazione. Ma prima, dobbiamo esaminare il protocollo quando uscirà e poi capire in quale campionato è più appropriato sperimentarlo. In modo particolare stiamo esaminando le proteste e i falli tattici. C’è un elevato livello di contrarietà tra i tifosi quando vedono un contropiede rovinato con il giocatore che compie fallo che viene punito con un cartellino giallo».
Un esempio pratico, molto emblematico per capire la tipologia di fallo che potrà essere oggetto di cartellino arancione, è la trattenuta di Chiellini ai danni di Saka nel secondo tempo della finale degli Europei Inghilterra-Italia con il calciatore dell’Arsenal che riesce a superare la marcatura del difensore azzurro, il quale lo tira per la maglietta impedendogli di partire palla al piede in campo aperto. Cartellino giallo per Chiellini, contropiede molto pericoloso interrotto e parità, sia numerica che di punteggio, salva.
«Il successo riscontrato delle espulsioni a tempo nel calcio giovanile ha dimostrato come i comportamenti ritenuti inaccettabili, come le proteste, siano di fatto stati prevenuti e non, come accade ora, solamente puniti – ha concluso Bullingham -. Si arriva quindi a una condizione in cui i giocatori sanno dell’espulsione temporanea e quindi non vanno oltre le regole».
Nel calcio giovanile inglese, la FA ha introdotto le espulsioni a tempo già a partire dalla stagione 2019/20. Una novità che ha avuto riscontri e dati più che positivi. Infatti, secondo i dati disponibili, l’espulsione a tempo ha ridotto del 38% le proteste con la stragrande maggioranza degli arbitri (84%) favorevole a continuare con questa nuova regola. Novità che non ha portato all’avvento del ‘cartellino arancione’ ma bensì a una procedura differente, con l’arbitro che estrae il cartellino giallo nei confronti di un calciatore, o allenatore, meritevole di espulsione a tempo e indica con entrambe le braccia la linea laterale. In una partita di 90 minuti, chi viene espulso temporaneamente abbandona il campo per 10 minuti. La punizione si abbassa a otto se le gare hanno un minutaggio inferiore. Per il calciatore espulso temporaneamente non è prevista un’area predisposta (come avviene nel rugby, hockey o pallanuoto) dove il calciatore attende l’esaurirsi del provvedimento, ma questo attende nell’area della panchina della propria squadra o a bordocampo, ma con la presenza di un tesserato, non giocatore, della stessa formazione. Proprio come un calciatore che ha abbandonato il campo per delle cure mediche, il calciatore espulso temporaneamente attenderà il segnale dell’arbitro prima di rientrare in campo.
In caso di una seconda espulsione temporanea nella stessa partita, il calciatore viene nuovamente allontanato per 10 minuti, al termine dei quali non potrà però rientrare in campo. Ma la squadra non rimarrà in inferiorità numerica, visto che l’allenatore, al termine dell’espulsione temporanea, potrà provvedere alla sostituzione del proprio calciatore espulso. Tutto ciò ovviamente se la squadra ha a disposizione una sostituzione. Da capire cosa succederà con i vari slot, anche se la regola dei tre spazi temporali a partita non dovrebbe essere modificata per questa nuova norma.
L’espulsione a tempo vale anche per i portieri e qui le norme della FA prevedono: «Quando viene espulso un portiere, qualsiasi altro giocatore deve andare in porta e la squadra deve restare in 10 giocatori. Al rientro, durante il gioco, il portiere può diventare un giocatore di movimento, per poi tornare ad essere portiere durante la successiva interruzione del gioco».
POTRA’ PROTESTARE E PARLARE CON L’ARBITRO SOLO IL CAPITANO - La seconda novità - in qualche modo legata all’introduzione del ‘cartellino arancione’ - riguarda il capitano di ogni squadra, che è stato identificato come unico calciatore a potersi rivolgere al direttore di gara per una richiesta di spiegazioni riguardo le scelte arbitrali. Da qui, probabilmente, appunto, la volontà di applicare espulsione temporanea a chi andrà a "protestare" e non ne avrà diritto. E anche qui il paragone con il rugby è immediato. Nella palla ovale infatti, le proteste sono praticamente bandite e, in ogni caso, solo e soltanto il capitano può parlare con il direttore di gara, pena, appunto, l’espulsione temporanea per chi si rivolge ‘senza titolo’ all’arbitro.
BODYCAM PER GLI ARBITRI Un altro mezzo di cui l’IFAB potrebbe servirsi per tutelare la figura degli arbitri è la bodycam. Nel corso della riunione i membri sono stati aggiornati sugli esiti positivi che questa tecnologia ha riportato dopo le sperimentazioni avvenute negli scorsi mesi con telecamere montate addosso agli arbitri per scoraggiare gravi episodi di condotta violenta nei loro confronti. E anche in questo caso è il rugby a fare da modello dove già da alcuni anni l’arbitro indossa la bodycam.
VAR E PORTIERI: SEI SECONDI PER IL RINVIO La riunione dell’IFAB, inoltre, ha discusso anche su quali contromisure adottare per contrastare le perdite di tempo, inclusa la regola che identifica in sei secondi il tempo massimo per il portiere di liberarsi del pallone una volta bloccato con le mani, ma anche la gestione degli infortuni. La fase di sperimentazione ha convinto invece per quanto riguarda la comunicazione in diretta dell’arbitro dopo aver visionato un episodio al VAR. L’IFAB si ritiene soddisfatto di quanto visto e intende introdurre questa regola all’interno del manuale di gioco del calcio.
Sì, sono favorevole all'espulsione a tempo nel calcio
No, non sono favorevole all'espulsione a tempo nel calcio