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Clamoroso nell'atletica! Giacomo Tortu squalificato per spionaggio ai danni di Marcell Jacobs

Un intrigo che scuote il cuore della velocità azzurra poco dopo i Mondiali

Filippo Tortu e Marcell Jacobs-ATELTICA ITALIANA

ATLETICA ITALIANA • Filippo Tortu e Marcell Jacobs (crediti foto: Giancarlo Colombo)

Nella luce abbagliante dei riflettori e dei record olimpici piomba una vicenda di spionaggio colpisce l'atletica italiana. Giacomo Tortu, fratello dell'atleta Filippo Tortu, è stato ufficialmente squalificato per 36 mesi dalla Federazione Italiana di Atletica Leggera (FIDAL) per aver commissionato un'indagine illegale ai danni di Marcell Jacobs, l'oro olimpico dei 100 metri a Tokyo 2021.

I TRATTI DELLA SQUALIFICA

L'inchiesta, condotta dalla Procura di Milano, ha scoperchiato un affaire che sembrava uscito da un romanzo di spionaggio: per una cifra attorno ai 10.000 euro, pagati in tranche, la società investigativa Equalize, avrebbe ottenuto accesso illecito a banche dati dello stato, spaziando dalle analisi del sangue di Jacobs ai suoi certificati medici e persino al cellulare, senza trovare però alcuna irregolarità o traccia di doping. Marcell Jacobs, che si è sempre definito vittima di questa vicenda, ha spiegato di non nutrire rancore verso Filippo Tortu, suo compagno di staffetta, convinto della sua estraneità ai fatti. I rapporti tra Jacobs e Tortu sono ora distanti: da agosto 2025 i due non si allenano né gareggiano più insieme.

LA SENTENZA

Il tribunale federale Fidal ha respinto la richiesta di radiazione avanzata dalla procura federale, optando invece per una squalifica e inibizione di tre anni nei confronti di Giacomo Tortu, che ha assunto tutta la responsabilità senza coinvolgere altri tesserati, confermando così l'estraneità di Filippo agli atti denunciati. La sanzione lascia un segno pesante nel tessuto dell'atletica italiana, che in questo periodo sta vivendo un momento di massimo splendore. Lo scandalo, infatti, mette in discussione non solo la fiducia tra atleti e staff, ma anche la reputazione internazionale dello sport azzurro. La vicenda assume una dimensione drammatica se si pensa che proprio nel periodo in cui queste indagini segrete si svolgevano, Filippo Tortu e Marcell Jacobs stavano celebrando insieme il loro successo olimpico, uniti nella staffetta e compagni dentro e fuori la pista.

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