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Il colpo di testa che ha mandato al tappeto gli Orafi: il nuovo acquisto conquista il suo pubblico battendo la grande rivale

Con una capocciata all'ultimo minuto il nuovo acquisto biancorosso ha inaugurato al meglio la stagione

ECCELLENZA PIEMONTE CUNEO OLMO VALENZANA MADO GIRAUDO FEDERICO

Ci ha pensato il nuovo volto della difesa cuneese, Federico Giraudo, a risolvere la contesa: suo il gol partita con una testata nel "sette".

Incomincia nel migliore dei modi la stagione del Cuneo Olmo: dopo il passaggio del turno di Coppa contro la Pro Dronero (dove non era piaciuta la mezzora finale nella sfida di ritorno), la squadra di Rocca ha subito a che fare con una delle rivali più quotate per il titolo, la Valenzana Mado di Pellegrini. Cuneesi e alessandrini si sono scambiati botte da orbi per 95 minuti ma alla fine, al Paschiero, è il Cuneo a passare: il neo-acquisto Giraudo spicca il volo in area, trova il "sette" con una cozzata che lascia di sasso il portiere e l'Aquila biancorossa vola in alto prendendosi i primi tre punti dell'anno. E pensare che gli Orafi avrebbero potuto pareggiarla al 95'... Qualcuno starà ancora maledicendo quella traversa. 

EQUILIBRIO INDISTRUTTIBILE

Alla prima di campionato, il Cuneo Olmo si presenta non solo alle ore 17 (inizialmente era prevista la gara di Coppa della Freedom, Serie B Femminile, poi anticipata a sabato) ma anche forte del passaggio del turno in Coppa Italia dopo il doppio scontro con la Pro Dronero, mentre la Valenzana Mado ha dovuto fare i conti con l'eliminazione per mano della Luese Cristo.

La prima occasione da gol capita dopo soli 9 giri di orologio: chance su punizione per gli ospiti che guadagnano un tiro dal limite dell'area, Regolanti tenta il colpo di astuzia e fa passare il pallone sotto la barriera; una conclusione a sorpresa che però non trova impreparato Cavalieri, che para senza problemi. 
I ritmi sono piuttosto blandi e le azioni frastagliate, ma sembrano i rossoblù della Valenzana ad acquisire maggiore coraggio e ad affacciarsi più pericolosamente all'area di rigore nemica; tra le fila del Cuneo, invece, regna l'imprecisione, specialmente a causa degli errori forzati per via del pressing ben attuato dagli uomini di Pellegrini. Al 19', però, occasionissima per i ragazzi di Rocca: Ponsat e Maccario dialogano benissimo sulla sinistra, con il primo che riesce a vedere l'inserimento dell'esterno mancino, intercettato tuttavia da un provvidenziale recupero del giovanissimo Garlando. La palla resta lì e dopo un flipper è nuovamente Maccario ad avere palla sui piedi e a tentare la conclusione nell'angolino più lontano, decisiva la parata con la punta delle dita di Rosti. Poco dopo, altra opportunità golosissima per i biancorossi, con un cross dalla sinistra che rimbalza strano e non permette a Rosti di intervenire in maniera pulita sulla sfera; palla che capitombola dalle parti di Bosio, il quale mette giù di petto e prova la conclusione a portiere fuori causa, ma, invece di centrare lo specchio, calcia direttamente addosso a un suo compagno in fuorigioco. Ponsat intercetta, l'assistente alza la bandierina, la Valenzana respira. 

Poco prima della mezzora, Giraudo rischia di combinare una frittatona, sbagliando lo stop di petto al limite della propria area e apparecchiando la strada per Mazzucco, tempestivamente schermato dalla copertura di Serino. Il Cuneo allora riparte per vie centrali, dialogando ancora amabilmente col duo Dalmasso-Ponsat, con quest'ultimo che riesce a controllare palla dentro l'area ma perde il tempo per andare al tiro, circondato da maglie rossoblù; la palla schizza sui piedi di Brondino, che calcia di prima intenzione, ma incappa in una deviazione decisiva. 
Al 40', fucilata mancina improvvisa da parte di Dalmasso che sorvola di un pelo la traversa. 
Non basta, tuttavia, nemmeno il minuto di recupero per sbloccare la contesa: la prima frazione di gara si estingue sullo 0-0. 

GIRAUDO ALL'ULTIMO RESPIRO

La ripresa incomincia senza cambiamenti fra i 22 interpreti in campo. E non muta nemmeno il copione dell'incontro, con gli stessi errori e gli stessi pregi dei primi 45 di gioco. Solo al 9' è il Cuneo, con una splendida costruzione finalizzata dal tacco volante di Dalmasso per Brondino, a cercare di sbloccare il punteggio, ma la cannonata dell'ex Dronero viene neutralizzata dall'estremo rossoblù. 
La squadra di Pellegrini, allora, riprende coraggio e si affaccia pericolosamente all'area di rigore delle Aquile, costringendo Bosio a metterla in calcio d'angolo; sullo schema dalla bandierina, gli Orafi trovano il gol con una bella girata in area di Ortolan, ma l'arbitro annulla tutto ravvisando un fallo in attacco proprio da parte del classe '97. Sospiro di sollievo gigantesco per i tifosi delle Aquile. 
Rocca allora si gioca la carta Galfrè (ancora indietro di condizione avendo saltato la preparazione causa luna di miele) levando dal campo Bernardi. 

In questa seconda frazione, regna il caos, con i cuneesi che paiono un po' imbambolati in certe circostanze, e nemmeno i cambi effettuati dai due allenatori riescono a conferire ordine alle cose. Dopo la mezzora, un'incomprensione fra i biancorossi regala ai rivali un calcio d'angolo che il buon Ortolan, con un velenoso colpo di testa, non è riuscito a sfruttare a dovere. Negli ultimi minuti di gara è la Valenzana Mado a creare le opportunità più pericolose, affacciandosi più di una volta con fare minaccioso all'area biancorossa. Al 43', però, è su un capovolgimento di fronte che il Cuneo rischia di sbloccare l'incontro: Rastrelli viene lanciato a tu per tu col portiere, che si supera e gli nega il gol; la palla capitombola su Dalmasso, che calcia ma Rosti alza la manona e devia, creando una parabola che viene salvata sulla linea da Ciletta. Dal successivo calcio d'angolo, Brondino dipinge la parabola perfetta per la capoccia di Giraudo, che svetta su tutti e gela il portiere con un'incornata perfetta che vale il vantaggio del Cuneo. 
I 5 minuti di recupero sono un assedio disperato della Valenzana, che cerca in tutti i modi di pervenire al pareggio: al 95' gli Orafi vengono fermati solamente dalla parte bassa della traversa sul colpo di testa di Ciletta. Il Cuneo si salva e allontana la palla che scotta come una bomba nucleare: è 1-0 al Paschiero, la squadra di Rocca - con il suo immancabile zainetto giallo - conquista i primi 3 punti della stagione. 

IL TABELLINO

CUNEO OLMO - VALENZANA MADO 1-0 
RETI (1-0): 44' st Giraudo F. (C). 
CUNEO OLMO (4-4-2): Cavalieri 6, Bernardi 6.5 (17' st Galfrè 6), Pernice 6.5, Magnaldi 6.5, Brondino 6, Ponsat 6 (21' st Rastrelli 6), Dalmasso 6, Giraudo F. 7, Bosio 6 (45' st Giachino sv), Serino 6.5, Maccario 6 (45' st Giraudo E. sv). All. Rocca 7. A disposizione: Cerati, Benso, Marchisio, Ghibaudo, Dembele. 
VALENZANA MADO (4-3-3): Rosti 6.5, Garlando 6.5, Cirio 6, Ciletta 6.5, Ortolan 6, Spriano 7, Redi 6, Simone 6, Regolanti 6 (21' st Maione 6), Mazzucco 6.5 (40' st Massaro sv), Delledonne 6 (31' st Benedettino 6). All. Pellegrini 6.5. A disposizione: Grassi, Palazzo, Boveri, Galdiolo, La Neve, Cancellieri. 
GIALLI: 41' Bernardi (C), 12' st Ponsat (C), 16' st Magnaldi (C), 35' st Mazzucco (V). 
ARBITRO: Nicolò Masciandro di Collegno 6. 
ASSISTENTI: Giovanni Battista Agù di Pinerolo e Fady Hosni di Torino. 

LE PAGELLE

CUNEO OLMO

Cavalieri 6 Sporca di più gli scarpini che non i guantoni, dato che i tiri dalle sue parti latitano e viene invece spesso chiamato all'impostazione a partire dalla sua area di rigore. 
Bernardi 6.5 Tanto efficace in fase di contenimento quanto confuso in impostazione: i suoi recuperi sono provvidenziali, merito del suo notevole senso della posizione, mentre il palleggio vede qualche errore di troppo. 
17' st Galfrè 6 Ancora indietro con la condizione, risulta ancora un po' sulle gambe ed estraneo alla manovra. Appena tornerà in forma sarà l'arma in più della squadra, parola del tecnico. 
Pernice 6.5 Contiene senza troppa fatica il giovane Delledonne, facendo valere la sua agilità e la sua rocciosità. In qualunque zona della difesa tu lo metta lui ti ripaga sempre. 
Magnaldi 6.5 Semplicemente fondamentale in mezzo al campo, essendo riuscito a recuperare un numero incredibile di palloni, spezzando il ritmo degli Orafi. Inoltre, conferisce equilibrio alla manovra cuneese. 
Brondino 6 Le sue doti balistiche spesso si sono rivelate un'arma decisiva, per questo i compagni più di una volta hanno cercato l'appoggio su di lui per fargli liberare il tiro: questa volta, fra una deviazione e l'altra, non gli è andata benissimo. In più, qualche errore di troppo in mezzo al campo ne hanno macchiato la performance. Suo l'assist da calcio d'angolo per la rete di Giraudo. 
Ponsat 6 Ha corsa, senso della posizione e una fantastica visione di gioco che gli permette di vedere corridoi per tutti i compagni, ma in questo momento della stagione si "pesta i piedi" col compagno di reparto Dalmasso. Comunque sempre insidiosa la sua presenza negli ultimi 16 metri di campo. 
21' st Rastrelli 6 Ha una grande palla gol nel finale di gara, che però non riesce a concretizzare, facendosi ipnotizzare dal portiere. Per il resto, si muove bene nella trequarti nemica. 
Dalmasso 6 Ogni tanto si ostruisce con il compagno di reparto Ponsat, un peccato perché gioca tanto per la squadra, dialogando amabilmente con gli altri e fornendo diverse sponde. Prova anche la conclusione fulminea, senza successo. 
Giraudo F. 7 Qualche pasticcio di troppo per il difendente classe 1999, che ha rischiato di combinare la frittata in un paio di circostanze. Per il resto, contiene bene Regolanti, mentre fatica leggermente di più dinanzi all'eccentricità di Mazzucco, per poi regalare una gioia immensa con una capocciata clamorosa. 
Bosio 6 Non sembra essere ancora totalmente sul pezzo, tentennando in alcuni frangenti: non insufficiente ma di sicuro c'è qualche cosa da rivedere. (45' st Giachino sv). 
Serino 6.5 La notizie è quando commette un errore, perché altrimenti rasenta la perfezione con le sue scelte e le sue chiusure. Ingabbia Regolanti e risulta una garanzia per il suo portiere. 
Maccario 6 Buona la catena di sinistra innescata con Ponsat, ma fra un recupero di Garlando e qualche sbavatura da parte sua, non è riuscito a conferire quel qualcosa in più alla sua prova. (45' st Giraudo E. sv). 
All. Rocca 7 Bisognava essere squadra dopo quei 30 minuti horror di Dronero e così è stato. La prima prova del campionato è contro una delle formazioni più quotate del girone e le Aquile riescono a risolverla solamente nel finale, da palla inattiva, dopo 90 e più minuti di equilibrio, sportellate e batti e ribatti perpetui. Il buongiorno si vede dal mattino. 



VALENZANA MADO

Rosti 6.5 Almeno tre parate decisive da parte dell'estremo difensore degli Orafi, specialmente in occasione della doppia palla gol dei biancorossi con Rastrelli-Dalmasso. Fa di tutto e di più, ma nulla può di fronte all'imperturbabile capocciata di Giraudo. 
Garlando 6.5 Nonostante la giovanissima età (18 anni) è autore di almeno un paio di chiusure decisive, specialmente una nel primo tempo su Maccario. Ha la giusta tempra per dire la sua. 
Cirio 6 Buona prova del terzino mancino, il quale si prende pochi rischi contro Bernardi e Bosio; non rinuncia a dare una mano ai proprio compagni anche in fase di possesso, bravo inoltre a ripiegare in tempo zero quando la situazione lo reclama. 
Ciletta 6.5 Solido, anzi, solidissimo per quasi tutto il tempo dell'incontro. Decisivo anche prima del calcio d'angolo fatale, salvando un gol sulla linea. All'ultimo secondo di gara, va vicinissimo al pareggio ma scheggia la parte bassa della traversa. Era prossimo a diventare un eroe. 
Ortolan 6 Spalleggia molto bene Ciletta, facendo muro al tandem Ponsat-Dalmasso e contenendo buona parte delle offensive biancorosse. Va anche in gol, però lo fa in maniera fallosa e non finisce sul tabellino dei marcatori. 
Spriano 7 Semplicemente sontuoso. In mezzo al campo è una garanzia, ripulendo un quantitativo spropositato di palloni che poi lui rigioca per i propri compagni. Il Sergio Buquets di Valenza, fondamentale per l'equilibrio della squadra. 
Redi 6 Prestazione a cui è solamente mancato l'acuto decisivo per renderla degna di nota: la mezzala destra si muove di continuo e molto spesso cerca di proporsi, patendo però la fisicità e il traffico che regna in mezzo al campo. 
Simone 6 Prova positiva da parte del capitano, sempre coinvolto nel tessere le trame delle azioni di gioco, proponendosi di continuo e muovendosi come una trottola per dare punti di riferimento. Fa partire anche alcuni cross interessanti. 
Regolanti 6 Giraudo e soprattutto Serino lo ingabbiano senza troppe pretese: lui si sbatte e fa a sportellate ma non riesce a trovare il modo di uscire dalla cella di contenimento. Tenta la sorpresa su calcio di punizione, però non gli riesce.
21' st Maione 6 Fornisce di forze fresche la squadra alessandrina per le ultime arrembate dell'incontro, però nemmeno la sua sfrontatezza è riuscita a risolvere la questione. 
Mazzucco 6.5 Il più insidioso tra le fila rossoblù, il suo dribbling e la sua perseveranza fanno venire il mal di testa ai cuneesi, che hanno avuto bisogno dell'aspirina fra un tempo e l'altro. Pericoloso, ma non abbastanza, forse anche perché lasciato troppo solo nella manovra. (40' st Massaro sv). 
Delledonne 6 Si sbatte sulla fascia destra, però ha a che fare con un molosso come Pernice che non gli concede neppure un millimetro. L'esterno 19enne avrà sicuramente modo di rifarsi più avanti. 
31' st Benedettino 6 Il classe 2006 cerca di apportare nuove soluzioni in avanti, ma Serino e Pernice lo tengono a bada senza grossi giri. 
All. Pellegrini 6.5 La perde solamente nel finale, a cena si mastica amaro. Grandiosa prova dei rossoblù, in particolar modo in fase di non possesso: il pressing è attuato in maniera ineccepibile e i buchi vengono subito coperti dai difensori, che spesso vanno al raddoppio sul portatore di palla nemico. È mancato qualcosa in avanti. 


LE INTERVISTE

«È stata una partita vera, combattutissima, contro una squadra che reciterà un ruolo importante in questo campionato. Noi siamo stati bene in campo e abbiamo combattuto, tenendo anche conto che abbiamo Angeli assente e Galfrè a mezzo servizio ma chi ha giocato ha fatto benissimo: si tratta di una vittoria importante che premia il nostro lavoro - commenta soddisfatto Carlo Rocca (Cuneo Olmo) - Gli Orafi hanno un grande curriculum, non mi lamento assolutamente della mia rosa, anzi: in queste prime tre partite la mia squadra mi ha sempre dato un'ottima impressione, tranne nell'ultima mezz'ora di Dronero; oggi ho chiesto di giocare da squadra per 95' e i miei ragazzi lo hanno fatto alla grande. Prossimo impegno? Poi ci penso, per adesso mi godo questo momento». 

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