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I Dilettanti puntano sull'Ancien Régime, rieletto presidente Abete

Dal fallimento del Mondiale 2014 al mondo calcistico con la platea più vasta, l'ex deputato romano è ancora in sella

GIANCARLO ABETE

Giancarlo Abate è stato anche presidente della FIGC Nazionale dal 2007 al 2014

Giancarlo Abete, già commissario straordinario della Lega Nazionale Dilettanti (LND), è stato eletto presidente all'unanimità nel giorni scorsi. Il risultato delle elezioni tenutesi a Roma non lascia spazio a dubbi: Abete guiderà ancora la LND per i prossimi 4 anni. Ma cosa significa questa riconferma per il calcio dilettantistico italiano? Se si vanno a vedere gli ultimi anni non granchè, considerando il silenzio tenuto sulla Riforma dello Sport che sta ostacolando sempre di più la vita delle società dilettantistiche. 



UNA RICONFERMA SENZA SORPRESE
Il 21 marzo 2022, Giancarlo Abete era già stato eletto presidente della LND, dopo aver traghettato il movimento attraverso le acque tempestose del post-pandemia e dopo le dimissioni di Cosimo Sibilia dell'ottobre 2021. Oggi, la sua rielezione non è affatto una sorpresa, ma una conferma della fiducia che le società dilettantistiche ripongono in lui. «Grato alle società per la fiducia, rappresenterò la posizione della Lega Nazionale Dilettanti già in occasione dell'assemblea per la modifica dello statuto della FIGC del 4 novembre» ha dichiarato Abete nel suo discorso di ringraziamento.

LA SQUADRA DI VERTICE: CONTINUITÀ E COMPETENZA
Accanto a Giancarlo Abete, anche i vertici della LND sono stati riconfermati. Il piemontese Christian Mossino (che tanto servirebbe ancora nella sua Regione in luogo dell'improduttivo Mauro Foschia) continuerà a ricoprire il ruolo di vicepresidente vicario, mentre Giulio Ivaldi, Gianni Cadoni e Saverio Mirarchi saranno i vicepresidenti d’area rispettivamente per il Nord, il Centro e il Sud. Un team di esperti che ha già dimostrato di saper affrontare le sfide del calcio dilettantistico con competenza e dedizione.



NUMERI E SFIDE: UN MOVIMENTO IN CRESCITA
Nonostante il periodo storico complesso, i numeri della LND rimangono impressionanti: 11.000 società associate e 1.116.000 tesserati tra lega dilettanti e settore giovanile e scolastico. «Questo è il secondo dato più alto negli ultimi vent’anni, a dispetto del problema generale della denatalità e dell’entrata in vigore della riforma dello sport» ha sottolineato Abete. Ma quali sono le sfide future? La riforma dei campionati è sicuramente uno dei temi caldi. «Al momento non si è sviluppata una proposta condivisa fra le componenti professionistiche. La Lega Dilettanti è da sempre disponibile ad approfondire e a trovare soluzioni» ha aggiunto il presidente.



UN DIALOGO SERRATO CON LE ISTITUZIONI
Abete ha ribadito anche l'importanza di un dialogo costante con le istituzioni per introdurre ulteriori correttivi a tutela delle società dilettantistiche. «Per nostra natura non possiamo ragionare solo per interessi economici, ma in primis per valori. Dobbiamo fare in modo che le due gambe della LND, quella sportiva e quella sociale, possano camminare su un terreno meno accidentato» ha affermato con convinzione. Durante l'assemblea, anche il presidente federale Gabriele Gravina ha voluto esprimere il suo sostegno: «La Lega Dilettanti è la spina dorsale di un movimento straordinario. Voi siete l’esempio reale del calcio come passione e servizio, un luogo dove far maturare valori come il dialogo, l’amicizia e il rispetto delle regole». Tante belle parole, un classico in periodo di elezioni. 

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