ESORDIENTI IVREA
11 Marzo 2025
Gli Esordienti 2013 della Rivarolese accompagnati dall'allenatore Luca Boggio
«Sicuramente in vista della prossima stagione, l'obiettivo principale e fondamentale è la crescita singola di ogni ragazzo. La cosa che più conta è vedere lo sviluppo durante la stagione, in modo tale da avere un insieme di ragazzi pronti l'anno che verrà». Queste sono le parole spese dall'allenatore Luca Boggio nell'intervista, rilasciata poche settimane dopo quella famosa presentazione "all'americana" di inizio stagione, riguardante la sua Rivarolese. In questa occasione, col campionato primaverile già avviato, il focus è centrato sugli Esordienti classe 2012 che, al termine di questo periodo calcistico, saranno prossimi al salto nel settore giovanile.
Il periodo del riposo e del tempo in famiglia durante la sosta natalizia è già ben lontana, in merito alla ripresa l'istruttore granata si è così espresso: «Durante la pausa invernale non ci siamo mai fermati. Abbiamo avuto la possibilità di partecipare ad alcuni tornei nei giorni compresi tra Natale e la fine dell'anno, ma anche durante tutto il mese di gennaio. Nessun freno nemmeno agli allenamenti, abbiamo continuato senza arrestarci».
Il passato trae spunti importanti per il futuro, passando dalla prima alla seconda metà di stagione, il tecnico dichiara: «Il campionato autunnale non è stato sicuramente affrontato con il piede giusto, non siamo completamente soddisfatti. Da questo giro di boa, abbiamo il dovere di migliorare, soprattutto nel trovare il giusto ritmo, nella continuità delle prestazioni e nei risultati. Attualmente però, devo dire che, per quanto riguarda la manifestazione primaverile, è stato un ottimo inizio».
Tenere a bada le emozioni, in termini positivi e negativi, è sempre alquanto difficile, relativamente a questa linea sottile, il mister continua: «Abbiamo la fortuna di lavorare con un gruppo di ragazzi che si vuole bene e si rispetta. Molti di loro giocano insieme oramai da diversi anni ed è comprensibile una maggiore affinità, ma i nuovi arrivi non sono da meno e, fin da subito, si sono integrati alla grande. Tutti dimostrano di avere molta voglia di imparare e di migliorare. L'entusiasmo e la delusione fanno parte di questo percorso di crescita che loro hanno deciso di intraprendere, onori e oneri, quindi cerco di non mettere e trasmettere troppa pressione su questi d'animo. Un ambiente sereno è fondamentale per evolversi con positività».
Focalizzandosi su quali principi si intende puntualmente di trasmettere, il giovane tecnico pronuncia: «I valori che cerchiamo di infondere vanno di pari passo con tutto ciò che riguardo la parte di campo, è giusto dare ad ogni aspetto la corretta importanza. I nostri ragazzi si devono divertire, vederli giocare col sorriso in volto è per noi vitale. Assolutamente fondamentale insegnare loro il peso e il significato del rispetto, aspetto che col passare del tempo sarà sempre più bisognoso; infine per ultimo, ma non per importanza, far conoscere l'umiltà, quella di non sentirsi mai arrivati o superiori agli altri, quella che permette di accrescere curando a modo il proprio orticello».