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Eccellenza

Quando trenta secondi ridisegnano il destino: il doppio giallo sconvolge gli equilibri e ribalta le sorti dell'incontro

Ospiti in vantaggio con un colpo di testa imparabile, poi i Lupi la riprendono con una zampata

ECCELLENZA PIEMONTE CHERASCHESE SAN DOMENICO SAVIO ASTI FOTO SOLERA ALESSANDRO E ONGARO LEONARDO

Impatto devastante di Solera (a sx) da "supersub", spaccando la partita negli ultimi minuti. Ongaro con una zampata ridisegna le sorti dell'incontro.

Nella tana del Lupo è servita una zampata per rimettere la partita in piedi: lo scontro salvezza fra Cheraschese e San Domenico Savio Asti non ha visto né vincitori né vinti, però ha saputo far vibrare i cuori dei presenti. E dopo un primo tempo scarno di emozioni.
La prima frazione di gara, infatti, non ha regalato grandi sussulti, merito della retroguardia gialloverde sempre pronta a respingere le iniziative cheraschese; il bel palleggio dei nerostellati, dunque, è risultato poco efficace, non trovando sbocchi negli ultimi metri.
Tutt'altra partita nel secondo tempo. I ragazzi di Mattia Pozzatello sbloccano l'incontro alla prima occasione utile con un meraviglioso colpo di testa in controtempo di Cissè Sylla, ma finiscono col gettare i tre punti alle ortiche. Marco Lanfranco (fino a quel momento fra i migliori tra le fila astigiane) si fa espellere per una doppia ammonizione nel giro di trenta secondi e il San Domenico si vede costretto a proteggere il vantaggio in dieci uomini. La banda di Diego Melchionda, allora, butta il cuore oltre l'ostacolo e dà il via a un arrembaggio scatenato, che porta, alla fine, alla zampata di Leonardo Ongaro, decisiva per portare in cascina almeno un punticino.  


LA PARTITA

PRIMO TEMPO

Per vedere il primo lampo di questo incontro bisogna aspettare sette giri di orologio, quando il 7 di casa, Fissore, dalla sinistra si accentra per liberare il destro, trovando la pronta risposta di Corradino sul primo palo. Se la gara scorre sui binari dell'equilibrio, allora la formazione allenata da Melchionda prova a scuotere gli animi con una pregevole trama partita da destra che si conclude con la bordata da fuori area di Silasi, che trova la deviazione di Sow in angolo; dalla bandierina Fissore disegna un arcobaleno che costringe il numero 1 gialloverde a deviare con le unghie. Poi Luca Costamagna perde palla sulla destra e gli astigiani ripartono a tutto spiano con Orlando, abile a rubare palla al terzino destro bianconero e a lanciare in profondità Jupa, magistralmente neutralizzato dal giovanissimo Oliveira Santos.
Alla mezzora, occasionissima per gli ospiti sugli sviluppi da calcio d'angolo, col pallone che arriva fuori dall'area dalle parti di Marco Lanfranco che calcia di prima intenzione, alla ricerca dell'angolino basso alla destra del portiere, ma conclude fuori di un soffio. Quattro minuti dopo, sul fronte opposto i nerostellati sgasano sulla sinistra con Bissacco, il quale prima semina tutti e si porta a ridosso dell'area piccola, poi va all'assist alla ricerca di un compagno che possa infilare il pallone nel sacco ma calibra male il passaggio: invece di un pallone facile e rasoterra, il classe 1990 si complica la vita crossando alto. Morale della favola: nessuno dei suoi ci arriva e il San Domenico si salva. 

Il San Domenico prova a estrarre il coniglio dal cilindro nel finale di tempo, alla ricerca della palla gol giusta per andare negli spogliatoi in vantaggio. Marco Lanfranco inventa, sgusciando in mezzo a due e aprendo a sinistra per Orlando, che sul secondo palo cerca Cissè Sylla, splendidamente anticipato da Oliveira Santos.
Cheraschese migliore nel palleggio ma che ha faticato a trovare la porta, complice una pregevolissima manovra difensiva degli ospiti; astigiani che, a loro volta, hanno provato a sorprendere gli avversari nei minuti di recupero, però senza trovare il lieto fine. Di conseguenza, la prima frazione di gioco va a riposo sul punteggio di 0-0.  

SECONDO TEMPO

Seconda metà di gara che inizia senza mutazioni fra i due schieramenti, ma con un Silasi che rischia subito grosso: già ammonito, il numero 8 della Cheraschese stende nettamente Marco Lanfranco fuori area, venendo però graziato dall'arbitro che non lo ammonisce per la seconda volta.
San Domenico decisamente più agguerrito dei rivali in questo avvio di ripresa, e lo si vede soprattutto nel pressing, tant'è che Bissacco perde palla nella propria trequarti e Jupa può andare alla conclusione, ribattuta con grande tempismo da capitan Vittone, che non vuole che i guanti di Pietroluongo si sporchino. 

Serve oltre un'ora di gioco per cambiare il risultato: Orlando si incunea sulla sinistra e pennella un cross sul secondo palo per la testa di Cissè Sylla, che impatta splendidamente prendendo in controtempo il portiere. Pietroluongo non può intervenire e il pallone si insacca sul secondo palo, sancendo il vantaggio astigiano, 0-1. 
I Lupi si scuotono immediatamente e Bissacco dalla destra fa partire un bolide che sfiora l'incrocio dei pali: un tiro che sarebbe stato imparabile se avesse centrato lo specchio. Al 29', occasionissima su punizione per i padroni di casa, sul punto di battuta va Bissacco che prova il mancino a giro, che si spegne poco sopra la traversa. Melchionda allora rimescola le carte e leva Vittone per inserire Battaglino, abbassando Massimo Costamagna sulla linea dei difensori.
Ma non sono i cambi, bensì i cartellini a ridisegnare le sorti dell'incontro: in appena 30 secondi, Marco Lanfranco viene ammonito due volte (prima per un fallo tattico, poi per uno sgambetto su Solera) e quindi espulso, lasciando i suoi in inferiorità, quando mancano dieci minuti alla fine. Sulla conseguente punizione, Bissacco col mancino trova Dieye che però impatta male e manda sopra la traversa. 
Sotto di un uomo ma in vantaggio di un gol, il San Domenico si chiude a riccio per respingere tutte le iniziative dei Lupi, arrembanti fino all'ultimo. Al 42', super chance bianconera col pallone che gravita dalle parti di Solera, che si gira in un fazzoletto e calcia all'angolino, dove un super Corradino devia in angolo. Non può nulla sull'azione seguente l'estremo gialloverde, con un pallone vacante in area arrivato dalla destra vede Ongaro avventarsi per primo e, da due passi, gonfiare la rete del pareggio, 1-1
Il finale è un assedio totale dei cheraschesi, alla ricerca del gol vittoria in qualunque modo. Lumello prova allora ad avventurarsi in attacco, finisce a terra ma per l'arbitro non c'è nulla (malgrado la segnalazione dell'assistente), sul capovolgimento di fronte Solera si invola e viene atterrato da Sow, causando proteste vivissime da parte dei gialloverdi. Ammonito allora Sow per il fallo e Corradino per le proteste vivaci.

L'extratime va anche oltre il necessario ma il punteggio non cambia più: finisce 1-1, quarto risultato utile di fila per i Lupi, secondo punto in classifica per il San Domenico. 


IL TABELLINO

CHERASCHESE - SAN DOMENICO SAVIO ASTI 1-1 
RETI (0-1, 1-1): 25' st Cissè Sylla (S), 42' st Ongaro (C).  
CHERASCHESE (4-3-3):Pietroluongo 6, Costamagna L. 6, Oliveira Santos 6.5, Dieye 6.5, Vittone 6.5 (32' st Battaglino 6), Costamagna M. 6.5, Fissore 6 (24' st Solera 6.5), Selasi 6 (36' st Massucco sv), Ongaro 7, Bissacco 6.5, Arcari 6. All. Melchionda 6. A disposizione: Lanzardo, Brizio, Polizzi, Olivero, Testa, Martucci. 
SAN DOMENICO SAVIO ASTI (4-3-1-2): Corradino 6.5, Gissi 6 (46' st Breschak sv), Lumello 6.5, Lanfrnaco M. 6, Jupa 6.5 (37' st Varbella sv), Filipi 6, Gjoni 6 (32' st Lanfranco M. 6), Cissè Sylla 7, Brocchi 6, Sow 7, Orlando 7.5. All. Pozzatello 6. A disposizione: Minzala, Paolin, Uinnissi, Baha, Montrucchio, Ojeake. 
ARBITRO: Riccardo Di Simone di Torino 6
COLLABORATORI: Graziano Colacicco di Ivrea e Alessio De Bernardo di Collegno. 
AMMONITI:6' Selasi (C), 11' Vittone (C), 23' st Gjoni (S), 33' Lanfranco M. (S), 34' st Lanfranco M. (S), 38' st Varbella (S), 50' st Sow (S), 50' st Corradino (S). 
ESPULSI:
34' st Lanfranco M. (S). 

Terna Cheraschese-San Domenico.


LE INTERVISTE

«Restiamo imbattuti: questo è sicuramente l'aspetto positivo - commenta Diego Melchionda (Cheraschese) - Per il resto, resta un po' di amaro in bocca perché nell'ultimo quarto d'ora abbiamo avuto un gran numero di palle gol che però non siamo riusciti a concretizzare. Abbiamo provato a palleggiare e a metterli sotto nel primo tempo, ma è stato veramente difficile trovare spazi nel primo, soprattutto per merito loro; dopodiché, quando la partita è saltata, è stato più facile essere più propositivi e trovare il gol. Domenica avremo un'impresa difficilissima, un "derby" con la Pro Villafranca, ma prima di tutto ci prepariamo per la gara di mercoledì di Coppa».


LE PAGELLE

CHERASCHESE

La Cheraschese di Melchionda.

Pietroluongo 6 Non ha modo di sporcarsi i guanti, un po' perché l'attacco avversario non è particolarmente prolifico e un po' perché la sua difesa annulla anticipatamente i pericoli. 
Costamagna L. 6 Tanta "garra" e tanta corsa sulla fascia destra, ma poca precisione da parte del classe 2006: bravo ad arrivare sul fondo, così come a ripiegare, ma i suoi cross risultano inefficaci. 
Oliveira Santos 6.5 Prova decisamente positiva da parte del terzino sinistro, il quale, malgrado la giovane età, talvolta effettua delle giocate da veterano. Compie anche due bei recuperi da ultimo uomo. 
Dieye 6.5 Giganteggia con i muscoli e con le sue lunghe leve, facendo più volte a sportellate con gli attaccanti avversari, senza mai indietreggiare, neppure di un centimetro. Da pochi passi manca il gol. 
Vittone 6.5 Il capitano è uno degli ultimi baluardi della retroguardia nerostellata, come nel caso dell'intervento provvidenziale su Jupa. Non benissimo in occasione del gol avversario. 
32' st Battaglino 6 Ingresso positivo da parte del classe 2003, che col passare dei minuti acquisisce leadership e cattiveria, ripulendo un buon numero di palloni in mezzo al campo e rigiocandoli con attenzioni. 
Costamagna M. 6.5 Veterano, lotta senza sosta in mezzo al campo, facendo valere a più riprese la propria esperienza. Dopo l'uscita di Vittone, va lui a tappare il buco in difesa. 
Fissore 6 È il primo a far vibrare la partita, concludendo in porta da fuori area dopo appena 7 minuti. Dopodiché, cerca di dire la sua sulla fascia mancina, non trovando però grandi sbocchi di fronte a Orlando. 
24' st Solera 6.5 Spacca totalmente la partita, facendo ammattire la difesa con il suo dribbling e la sua agilità. Semina il panico e permette ai suoi di alzare il baricentro in maniera importante. Sfiora il gol, ma Corradino è super nell'annullarlo. 
Selasi 6 Prova coriacea e a tutto campo del mediano bianconero, pronto a lottare su ogni pallone con grande coraggio, nonostante l'ammonizione pendente (e rischiando, difatti, più volte la seconda sanzione). (36' st Massucco sv). 
Ongaro 7 Lotta tutto il tempo contro la coriacea retroguardia gialloverde, provando anche a coglierla di sorpresa, ma ne esce più volte sconfitto. Alla fine, basta un movimento "inzaghesco" per buttare la sfera in fondo al sacco e sancire il pareggio definitivo. 
Bissacco 6.5 Il fantasista indiscusso dei nerostellati, cerca la porta sia dalla distanza che su punizione e inventa geometrie per i propri compagni. A 35 anni resta un tassello a cui non si può rinunciare. 
Arcari 6 Affianca Ongaro in attacco, venendo tuttavia presto inghiottito dalla retroguardia astigiana: Sow e Lumello, infatti, lo "assorbono" e lo annullano, come fa Yakon quando assorbe l'aura di Goku Super Saiyan. 
All. Melchionda 6 Il palleggio è ben rifinito, preciso e a tratti veramente elegante, però fatica a trovare sbocchi utili contro l'abbottonatissima difesa del San Domenico. L'arrembata finale porta in dote un punto e il proseguo dell'imbattibilità, sfiorando solamente l'idea dei 3 punti. 



SAN DOMENICO SAVIO ASTI

Il San Domenico di Pozzatello.

Corradino 6.5 Si fa subito trovare pronto sul tiro di Fissore, poi si fa ben notare nelle uscite in area, infine fa gli straordinari durante l'assalto finale, negando anche un gol a Solera con un super intervento. 
Gissi 6 Senza infamia e senza lode la prova del terzino destro classe 2008, il quale neutralizza le avanzate di Fissore ma fa particolarmente fatica a contenere Solera. (46' st Breschak sv). 
Lumello 6.5 Il capitano sfrutta l'esperienza e le proprie doti fisiche, spalleggiato da un ottimo Sow, per annichilire i due centravanti bianconeri. Efficace anche nel gioco aereo. 
Lanfranco M. 6 L'ex Acqui mostra ancora una volta tutte le sue doti tecniche, disegnando calcio in mezzo al campo con i suoi passaggi millimetrici e il suo dribbling. In fase di non possesso si aggiunge come quinto elemento della retroguardia. Macchia la sua fantastica prestazione facendosi buttare fuori nel giro di mezzo minuto. 
Jupa 6.5 Avvelenato, pressa a tutto spiano e non ci pensa due volte ad attaccare la profondità, provando sempre a portarsi sul fondo o verso l'area per provare la conclusione. Una macchina. (37' st Varbella sv). 
Filipi 6 Tanto sacrificio ma poco estro da parte del trequartista, abile nello spaziare su tutto il fronte offensivo, però incapace di lasciare qualcosa di concreto ai fini dell'incontro. 
Gjoni 6 La dinamo del centrocampo gialloverde: praticamente instancabile, fa continuamente su e giù per il campo andando costantemente al raddoppio di marcatura e avventandosi su ogni pallone. Esce per via dei crampi. 
32' st Lanfranco L. 6 Subentra in maniera positiva, battagliando in mezzo al campo e cercando di dare una mano nel momento del bisogno. 
Cissè Sylla 7 in attacco non dà punti di riferimento, spostandosi continuamente e giocando in ogni dove. Firma il momentaneo vantaggio astigiano con un incredibile colpo di testa che prende in controtempo il portiere. 
Brocchi 6 Senza sussulti particolari la performance della mezzala destra: anche lui, come Gjoni, è sempre pronto alla battaglia e a pressare immediatamente il portatore di palla. 
Sow 7 Le prende tutte lui. Di testa, di petto o con la gamba, il difensore centrale intercetta ogni pallone che gravita dalle sue parti, dimostrando eccezionali qualità nell'anticipare gli avversari. 
Orlando 7.5 Probabilmente il migliore della partita: bravissimo in difesa, dove sbarra la strada a Bissacco e salva un gol già fatto, e ancor più abile in fase offensiva, attaccando egregiamente la profondità, andando più volte al cross e confezionando l'assist per Cissè. 
All. Pozzatello 6 La fase difensiva è interpretata quasi alla perfezione: ogni tassello è ben disposto e sa cosa fare per annullare le iniziative nemiche, a partire dall'immediato raddoppio in pressing sul portatore di palla avversario. Il risultato si sblocca grazie a una pregevole giocata, poi paga l'inferiorità numerica. 

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