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Assurdo a Cigliano: squadra ospite in casa propria

Il club giallorosso si è visto mettere i sigilli a biglietteria e bar: «Ci è stato proposto un accordo di gestione irricevibile quando invece in tutti i comuni ci sono normali convenzioni senza troppi ostacoli burocratici»

sigilli campo Cigliano

La porta d'ingresso del piccolo bar sottostante la tribuna al campo «Bassanino» di Cigliano: da fine gennaio come si può notare è stata resa inaccessibile

«Crediamo nel lavoro che stiamo facendo e nelle potenzialità che stiamo esprimendo, ci sono bambini che si allenano tutti i giorni con addosso i colori di Cigliano. Ed è assurdo che da ipotetici gestori della struttura si sia diventati ospiti». A ormai più di un anno e mezzo dall'approdo al campo sportivo «Mario Bassanino» sono rumorose le parole del presidente del Cigliano Giorgio Testore. Perchè se è vero che i giallorossi possono usufruire della struttura in passato nelle disponibilità degli Orizzonti United, è anche vero che non ne hanno mai avuto la gestione diretta. Si parla di una vicenda «all'italiana» che talvolta si ripete: da una parte una società calcistica che fa puro volontariato rimettendoci talvolta di tasca propria, dall'altro il classico «Burosauro» che ostacola un normale scambio tra pubblica amministrazione e cittadini. Non si capisce infatti come una società di paese non possa avere la gestione diretta dell'unico impianto sportivo calcistico sul territorio comunale. Particolarmente in un momento in cui i club a livello dilettantistico vivono difficoltà e in taluni casi addirittura sono costretti ad alzare bandiera bianca. «Noi siamo assolutamente volontari e non vogliamo essere strumentalizzati politicamente, fino ad ora siamo stati silenti ma adesso è ora di dire come stanno le cose» esordisce Testore, nel momento in cui l'attività calcistica del mondo dei dilettanti sta piano piano tornando a pieno regime.

Giorgio Testore Franco De Marco

«Lo scorso 9 febbraio ci è giunta la proposta per continuare l'attività al “Bassanino” da parte della segreteria del Comune, ma ci è sembrata subito irricevibile. Tant'è che abbiamo contattato il sindaco, il quale però ci ha rinviati all'ufficio lavori pubblici e ambiente. Una cosa strana dal momento che per una questione di indirizzo come questa sarebbe usuale sedersi attorno ad un tavolo con l'amministrazione comunale e non certo con i tecnici – osserva il presidente del Cigliano – siamo però arrivati fino a questo punto perchè era in vigore un convenzione del campo sportivo con i non più attivi Orizzonti United fino al 1° luglio 2021, noi però già nell'anno precedente abbiamo avuto la possibilità di fare attività nella struttura grazie ad un accordo con il presidente Luca Pissardo. In virtù della scadenza già tempo addietro ci eravamo premurati di ricordare all'ente pubblico che la convenzione stava scadendo e che sarebbe stato necessario imbastire una nuova pratica per rifarla. Siccome al 30 giugno non è stato fatto nulla, allora è stata proposta Pissardo una proroga di 6 mesi, accettata dal presidente degli Orizzonti United. Ma di nuovo al 31 dicembre la situazione si è ripresentata la stessa e a questo punto Pissardo non ha più accettato anche comprensibilmente. Di fatto quindi noi stiamo facendo attività con nulla in mano». Ma a far strabuzzare gli occhi ai dirigenti del Cigliano è stato addirittura altro in tempi recenti: «Il 20 gennaio ci è stato intimato si sgombrare il locale bar e la biglietteria, dal momento che secondo l'amministrazione comunale il fatto di averli comporta che la struttura diventi un servizio ecomico – espone Testore – ci siamo documentati e non è affatto così. In tutti i comuni ci sono bar e biglietteria e ci sono normali convenzioni con le società del territorio senza troppi ostacoli burocratici, e mettere i sigilli da un giorno all'altro non sta né in cielo né in terra. Quasi si trattasse di locali malavitosi. Senza contare che poi non si tratta di attività che portino ad una società calcistica chissà quali introiti».

campo sportivo Mario Bassanino

Secondo il club giallorosso anche la proposta di accordo per l'utilizzo del campo presenta cose inusuali. «In sintesi si dice che ci sono alcune cose che il Comune pagherebbe in cambio però dei lavori di manutenzione a carico della società, peccato che questi non debbano essere a carico nostro dal momento che l'impianto attualmente ha molte cose che non vanno bene e non di poco conto – riprende Testore - da ipotetici gestori dunque diventeremmo ospiti, con addirittura l'obbligo di istituire un servizio di guardiana di 8 ore per 7 giorni su 7. Il tutto comunque avrebbe durata fino al 31 dicembre, cioè in maniera assurda fino a metà di una stagione calcistica. Ovviamente questa proposta non può essere condivisa dal Cigliano, perciò abbiamo chiesto al Comune di poter terminare la stagione al “Bassanino” mantenendo la disponibilità a sederci attorno ad un tavolo non con i tecnici ma con l'amministrazione. Non è con i funzionari che si discutono le questioni di indirizzo». Questa la chiosa finale della dirigenza giallorossa: «Noi andiamo avanti perchè ci sentiamo in dover di far fronte agli impegni presi, con estrema disponibilità siamo pronti alla collaborazione perchè portiamo in giro il nome di Cigliano facendo volontariato e non possiamo che pensare al bene del paese, ma ci deve essere una riflessione seria a livello di Comune perchè è impensabile accettare un accordo per la gestione del campo come quello che ci è stato proposto».

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