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Prima Categoria

Pegorin più alto del cielo: la Promozione si tinge di biancoazzurro

L'incornata del numero nove vale la storia, il Pinasca dopo otto anni di Prima Categoria è in Promozione. Contro il Candiolo la beffa ai cugini perosini.

Pegorin più alto del cielo: la Promozione si tinge di biancoazzurro

La festa Promozione del Pinasca

Non serve più fare calcoli: il Pinasca è campione. L'armata bianco azzurra ci è riuscita, l'armata bianco azzurra ha superato sé stessa, l'armata guidata da Stefano Bertelli è campione del Girone E di Prima Categoria. Un'annata difficile iniziata in salita con tre sconfitte nelle prime sette gare, ma svoltata dal gruppo della Val Chisone da grande squadra, con ventiquattro risultati utili consecutivi, valsi l'imbattibilità dal 31 Ottobre. Il Pinasca è stato più forte di tutto e di tutti, più forte dei cugini Perosini capaci in un solo tempo di schiacciare l'Orbassano con un sonoro 4-0, più forte della pressione di dover vincere nonostante contro il Candiolo la sfera non sembrava voler entrare. E' bastato Umberto Pegorin con uno stacco alla Sergio Ramos valso il suo undicesimo centro in campionato a far tornare a far esplodere una tifoseria bianco azzurra che non ha smesso per un minuto di cantare e saltare; poi Simone Demin si è aggiunto alla festa con un'autentica perla da fuori aria per rendere il 5 Giugno una data storica. 

Umberto Pegorin con Marco Vaglienti

Umberto Pegorin (a sinistra), l''autore del gol che ha sbloccato la gara,  con il capitano Marco Vaglienti (a destra) durante la festa finale

Stefano Bertelli per raggiungere la promozione si affida al 4-3-3: tra i pali Salusso; Gardiol, Odin, Niardi e Ladogana in difesa; in mezzo al campo Vaglienti con Picotto e Bruno ai lati, tridente con Inzitari, Pegorin e Oreglia. Enrico Consales risponde con il suo consolidato 4-3-1-2: in porta Vannozzi; Ferrara, Brucoli, Artero e Cardillo in difesa; centrocampo con Gallace, Longo e Talarico; Caruso dietro alla coppia composta da Pirrello-Vitale.

Muro rossocrociato. Il Pinasca gioca per il titolo e ha, visto il punto di vantaggio sul Perosa, il destino nelle proprie mani. Si trova ad affrontare un ottimo avversario qual'è il Candiolo, tante volte in grado di stupire e giunto con un gruppo giovane fino al sesto posto. Come immaginabile la corazzata biancoazzurra entra subito aggressiva in campo alla ricerca del gol, dopo appena due minuti Paolo Inzitari non ci va lontano con un mancino al volo che sfiora la traversa. Il Candiolo non ci sta e con aggressività pressa l'avversario non lasciandolo respirare, questo gli permette di alzare il baricentro. Nonostante la compattezza i rossocrociati concedono qualcosa e al 12' Edward Picotto ha la possibilità di colpire, con il portiere mal posizionato prova il pallonetto ma la traiettoria è leggermente alta. Il Candiolo reagisce immediatamente con la prima azione concretamente pericolosa da corner: prima Giovanni Brucoli di testa; poi Samuel Ferrara al volo di destro sfiorano il gol ma la difesa biancoazzurra salva sulla linea. Un po' in difficoltà i padroni di casa cercano da calcio da fermo a reagire e trovano fiducia al 19' con Daniele Ladogana che crossa e Marco Niardi che colpisce sfiorando di testa il palo più lontano. L'occasione anima squadra e pubblico, i biancoazzurri giocando in verticale riescono a creare buone chance e con Marco Vaglienti arrivano alla conclusione dal limite non andando lontano dall'incrocio dei pali. Al 24' Alessio Bruno da pochi passi dalla porta rossocrociata si ferma sul palo, l'arbitro aveva comunque segnalato una posizione irregolare di partenza. Il Pinasca alza il ritmo, forse anche informato del vantaggio Perosa sull'altro campo, virtualmente secondo ancora Vaglienti sul limite semina il panico e serve Umberto Pegorin davanti al portiere, spara alto ma in posizione di offside. Al 33' per la formazione biancoazzurra arriva un'azione incredibile: Alberto Oreglia con il suo mancino delicato batte un corner, la traiettoria è tesa e viaggia verso il secondo palo abbassandosi delicatamente a tal punto da sembrare entrare in rete, ma come nei peggiori incubi la sfera colpisce il palo ed esce dalla disponibilità dei compagni. Il muro Candiolo regge e quando può prova anche a farsi pericoloso ma a Pirrello e Gecchele manca lo spunto vincente per superare la difesa; mentre d'altro canto il Pinasca ha creato tanto senza però concretizzare, facendosi trovare troppe volte oltre la linea dei difensori, finisce così 0-0 la prima frazione con la notizia di un 4-0 Perosa sull'altro campo, ora virtualmente secondo il Pinasca deve vincere la partita.

Pegorin sopra il cielo Promozione. I due tecnici non cambiano gli interpreti, l'unico cambio è di posizione operato da Bertelli, il tecnico accentra Oreglia mentre sposta Pegorin sull'esterno. Il cambio paga e al 4' proprio Oreglia si trova solo davanti al portiere, il sette ha qualche problema nel controllare la sfera e davanti Vannozzi non riesce a superarlo con un pallonetto. Il Pinasca inizia un vero e proprio assedio e con un tiro cross di Ladogana non va lontano dal gol. Rete nell'aria che arriva al successivo corner al 9': cross perfetto che arriva a centro aria, da dietro con un movimento alla Sergio Ramos arriva Pegorin, lo stacco è imperioso proprio come il colpo di testa su cui Vannozzi non può fare nulla. Il Pinasca è avanti al 9' con il suo numero nove, il Pinasca è momentaneamente campione e in Promozione.

L'esultanza di Umberto Pegorin

 Pegorin con il misurin: la freccia segna di testa e fa esplodere la gioia bianco azzurra

I bianco azzurri provano subito a chiudere i conti creando diverse situazioni interessanti tra cui un contropiede con Oreglia lanciato a rete contenuto però bene da Brucoli. Come è facile pronosticare il Candiolo alza il baricentro cercando il pareggio, ma concedendo maggiore spazio alle ripartenze. Al 22' su una di queste i padroni di casa guadagnano una punizione dal limite dalla quale Picotto impegna Vannozzi con una conclusione sul secondo palo, sulla ribattuta dal limite ci prova anche Bruno sfiorando il palo alla sinistra del numero uno. Le occasioni sono tutte targate Pinasca e alla mezz'ora ci prova anche Pegorin murato due volte dalla difesa rossocrociata, così come Oreglia che viene chiuso l'ennesima volta mentre vola verso la porta avversaria. Il risultato è sempre 1-0 e non è rassicurante perché il Candiolo al 33' sfiora il gol beffa da un corner battuto da Pirrello, Salusso in uscita riesce solo a spizzare e per sua fortuna nessuno riesce a colpire. Dopo aver rischiato il Pinasca da grande squadra colpisce con un protagonista inaspettato, Simone Demin, subentrato per dare maggiore gamba in mezzo al campo dai venticinque metri prende la mira e con un colpo da biliardo mette la palla all'incrocio dei pali. Gioiello e 2-0 Pinasca, quello che sembrava un sogno è sempre più vicino. Nel finale a nulla serve il cuore dei ragazzi di Consales e dopo tre di recupero il direttore fischia tre volte, il Pinasca vola in Promozione. Festeggiamenti caldissimi per un gruppo capace di fare la storia della società, capace di arrivare sopra a tutti contro ogni previsione. I cugini Perosini ci hanno provato ma a nulla è servito il tentativo, saranno così costretti ad ascoltare gli sfottò dei vicini ora più che mai grandi. 

IL TABELLINO

PINASCA-CANDIOLO 2-0
RETI: 9' st Pegorin (P), 35' st Demin (P).
PINASCA (4-3-3): Salusso 9, Gardiol 9 (33' st Lerda G. sv), Ladogana 9, Bruno 9, Odin 9, Niardi 9, Oreglia 9, Vaglienti Mar. 9, Pegorin 10, Picotto 9 (22' st Demin 9.5), Inzitari 9 (40' st Blandina sv). A disp. Cascella, Tuninetti, Fazzolari, Massello, La Spina, Bobba. All. Bertelli 10.
CANDIOLO (4-3-1-2): Vannozzi 7, Ferrara 6.5, Cardillo 7 (25' st Giordano 6), Artero 6.5, Brucoli 6.5, Gallace 6.5, Talarico 6.5 (30' st Loddo sv), Longo 6.5 (16' st D'Angelo 6), Pirrello 7, Caruso 6.5, Vitale 6.5 (27' st Alaimo 6). A disp. Gilardone, De Bartolo. All. Consales 7.
ARBITRO: Panariti di Torino 6.5.

AMMONITI: 9' st Pegorin[99] (P), 20' st Vannozzi (C), 44' st Gallace[03] (C).

LE PAGELLE

Pinasca

Il Pinasca di Bertelli

 Il Pinasca di Bertelli capace di ottenere un'eroica Promozione dopo una rimonta incredibile e una striscia di imbattibilità di 24 gare

Salusso 9 Undici volte ha tenuto la porta inviolata, sarà un caso ma è stato una certezza tutta la stagione. Non sarà pulitissimo negli interventi però è sempre efficace, non lo si coglie mai impreparato e anche nella sfida più importante ci mette una pezza. 

Gardiol 9 Più affidabile di lui non si trova nessuno, è stata un’annata da gregario, a completa disposizione del suo allenatore, vissuta quasi sempre nel terreno di gioco e pur non avendo messo a segno almeno un gol è stato indispensabile. In questa sfida lo si vede spingere sulla fascia e provare a supportare l'attacco, arriva tante volte nella trequarti avversaria e guadagna anche qualche situazione interessante. (33' st Lerda G. sv)

Ladogana 9 2290 minuti giocati all’insegna di ritmi incredibilmente alti e difficili da sostenere, è stato una spinta sulla fascia sinistra dall’inizio della stagione oltre a saper essere un regista offensivo pur giocando basso a sinistra. Incide servendo prima un gioiello su punizione per Niardi, poi serve a Bruno la possibilità di colpire che termina sul palo.

Bruno 9 Ha un'occasione colossale che spara da pochi passi sul palo, certo sarebbe stato annullato il gol per offside, anche se dalle tribune il suo smarcamento era parso regolare, fatto con tempi giusti e da grande attaccante più che mezzala. Con il passare dei minuti è più incisivo, risultando nel finale prezioso nel portare la sfera nella metà campo avversaria. 

Odin 9  Il classe 2002 contro ogni previsione si è dimostrato protagonista, andando a ritagliarsi il suo posto da titolare al centro della difesa al posto dell’esperto Fabio Montiglio. Solido e roccioso fa dell’anticipo la sua arma letale, non permettendo agli avversari di giocare, da qua nasce il suo grande impiego e la chiusura imperiosa da ultimo uomo su Gallace ne è un'ulteriore conferma, in quella giocata dimostra di essere sempre concentrato e pronto a intervenire quando la squadra ne ha bisogno.

Niardi 9 Trenta presenze su trenta gare giocate, in ventinove delle quali è partito titolare, sono solo dati ma dimostrano la fiducia che il suo allenatore ripone in lui, sarà per lo strapotere fisico in mezzo alla difesa, sarà per il grande lavoro in marcatura, fatto sta che si merita tutti i minuti passati sul terreno di gioco e anche con il Candiolo è fondamentale nel chiudere gli errori dei compagni e mantenere il muro difensivo.

Oreglia 9 Un mancino per tutta la stagione spaventoso. E' al centro dell'attenzione, tutti le occasioni passano dai tuoi piedi. Sa essere sempre imprevedibile e lo conferma anche oggi. Prova con una pazzia il gol olimpico, la traiettoria è perfetta, talmente tanto da terminare sul palo, poi si rende più volte protagonista non trovando un gol che sarebbe stato più che meritato.

Vaglienti Mar. 9 Un'annata vissuta da geometra in mezzo al campo. Si dimostra uno degli otto più forti della categoria e con il cecchino nei piedi non sbaglia un passaggio. Prova di mancino a colpire dal limite, nonostante non sia il suo piede non va lontano dall'incrocio dei pali.

Pegorin 10 Tutta la stagione è stato una freccia sulla fascia, capace di metterci lo zampino da attaccante vero. Svetta per regalarsi il centro numero undici e una Promozione più che mai storica. Che ce frega del francese noi abbiamo Pegorin... 

Picotto 9 Tutto l'anno ha illuminato con giocate spettacolari e di un'intelligenza calcistica unica. Sembra molto Eriksen e non solo per il numero condiviso, ma soprattutto per l'eleganza volta allo stesso tempo all'efficacia. 

22' st Demin 9.5 Come entrare in partita? Semplice, prendi la mira e metti la sfera all'incrocio. In una stagione dove non ha giocato molto si è fatto sempre trovare pronto e ha siglato gol pesanti come nel 3-1 con il Gassino o nel pareggio con il Piossasco in rimonta.

Inzitari 9 Il suo gol con il Garino valso il 3-2 nei minuti finali è stata la svolta della stagione che ha permesso per la prima volta di salire in vetta alla classifica. I suoi cinque gol sono stati tutti pesanti, proprio come il suo lavoro sulla fascia che porta sempre a creare superiorità numerica. (40' st Blandina sv). 

All. Bertelli 10 Stagione da dieci in pagella. Non ha mai perso il suo spirito e ha saputo risorgere dalle ceneri, con una squadra sempre compatta con una proprensione all'attacco. Una squadra che non perde dal 31 ottobre non può che essere perfetta, come la mente che la guida. 

Candiolo

Il Candiolo di Consale

 Il Candiolo di Enrico Consales, formazione che nonostante la giovane età chiude con un grande sesto posto

Vannozzi 7 Si rende protagonista a suon di parate. Al Pinasca si annebbia la vista quando non riesce a bucarlo, se pur con parate normali si dimostra in grado di reggere la pressione, tanto che servono due gioielli per batterlo.

Ferrara 6.5 Prestazione di grande sacrificio. Dimostra di voler mangiare l'erba del campo, ne è una dimostrazione il recupero su Oreglia lanciato a rete concedendo solo un corner.

Cardillo 7 Migliore in campo tra le fila rossocrociate, gioca una partita sontuosa sul piano attitudinale e nei duelli. Ha la fame per non mollare nulla e dà tutto anche quando sembra essere in ritardo.

25' st Giordano 6 Come un Pitbull nella corsia di destra sfida da solo qualunque avversario gli si pari davanti; certo, non sempre con gli effetti sperati ma con voglia da vendere.

Artero 6.5 Si dimostra attentissimo, si ritrova spesso solo nell'uno contro uno con Inzitari, l'avversario muove velocemente la palla ma ciò non lo condiziona e chiude con grande attenzione.

Brucoli 6.5 Partita attenta e di esperienza. E' costretto più volte a metterci una pezza quando i suoi sono sbilanciati in avanti, non sbaglia quasi nulla e sui gol non può nulla.

Gallace 6.5 Come ha dimostrato anche in juniores sa fare la differenza sul piano del dinamismo, in questo match lo si vede in una veste molto offensiva tanto che arriva più volte nell'aria avversaria, dove gli manca lo spunto vincente nell'uno contro uno. 

Talarico 6.5 Tanta corsa e cattiveria agonistica. Fa dell'intensità il suo forte e si mette in mostra per un grande sacrificio e disponibilità a difendere con la bava alla bocca. (30' st Loddo sv)

Longo 6.5 Gioca in un'inedita posizione di mediana, si dimostra, pur avendo caratteristiche forse non adatte al ruolo, un perfetto interditore, capace di leggere bene le situazioni.

16' st D'Angelo 6 Dà fisicità all'attacco per provare a recuperare lo svantaggio nei minuti finali, viene limitato e ha solo la possibilità di smistare la sfera.

Pirrello 7 È la peste biancoazzurra. Svaria su tutto il fronte offensivo rendendosi imprevedibile, crea diverse occasioni pericolose ma non riesce ad essere incisivo come suo solito.

Caruso 6.5 In trequarti è uno dei più attivi e intraprendenti, svaria molto e si fa trovare sempre disponibile. È anche bravo nel condurre e guidare le ripartenze, pur a volto eccedendo in egoismo.

Vitale 6.5 Lavora bene la sfera in avanti non facendosi controllare dai difensori avversari, riesce a smistare il gioco e far respirare il Candiolo.

27' st Alaimo 6 Prova a prendere in mano le manovre in mezzo al campo, ma il tempo è davvero troppo poco per entrare in partita.

All. Consales 7.

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