Nulla da fare, come si temeva. Il ricorso del Santhià contro le pesanti squalifiche ricevute dopo la partita dello scorso 21 gennaio contro il Città di Cossato, è andato pressochè a vuoto. La società granata chiedeva di rivedere le posizioni di Omar Atich (un anno di stop), Otman Rida (4 gare) ed Ammar El Azhari (3 gare) ma i video che avrebbero comprovato le estraneità dei primi due giocatori a quanto riportato dall'arbitro dell'incontro non sono stati ammessi come prova. Questo perchè, come riporta la sentenza della Corte Sportiva di Appello a Livello Territoriale, pubblicata sul comunicato numero 48 della FIGC Piemonte-Valle D'Aosta "Ai sensi dell’art. 35 comma 1.2 C.G.S., gli organi di giustizia sportiva possono utilizzare, quale mezzo di prova, anche filmati che offrano piena garanzia tecnica e documentale, soltanto qualora essi dimostrino che i documenti ufficiali indicano quale soggetto ammonito, espulso od allontanato un soggetto diverso dall’autore dell’infrazione". Vale a dire che la giustizia sportiva avrebbe visionato i filmati solo nel caso che il Santhià avesse reclamato uno scambio di persona. Diversamente, nel reclamare l'innocenza del giocatore, quest'ultimo non ha diritto ad essere scagionato tramite prova video. Fa fede dunque solo la versione dell'arbitro e nessuno può farci niente. Atich (sempre trascritto come Atic senza h nella sentenza) tornerà dunque in campo nel 2019, El Azhari (anch'egli defraudato dell'h in El Azari per più di metà testo) si tiene le sue 3 giornate di squalifica, mentre solo a Rida (per sua fortuna senza h nel cognome e quindi scritto sempre correttamente) è stata ridotto lo stop da 4 a 3 giornate perchè "L'esame del caso concreto giustifica una lieve riduzione della sanzione". L'attaccante secondo il referto arbitrale avrebbe afferrato un avversario al collo nel tentativo di recuperare un pallone e renderlo giocabile. Tesi anche questa su cui il Santhià non era d'accordo.
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