Giorgio Testore (ds), Rocco Cafarelli (presidente) e Leo Gaglianese (vice presidente)
«Quello che è successo è la goccia che fa traboccare il vaso, certi avvenimenti falsano lo svolgimento del campionato. A questo punto domenica alle 12 decideremo se presentarci a giocare dalla Virtus Vercelli oppure lasciare tutti liberi». Se già domenica scorsa subito dopo la partita casalinga sospesa contro il Ponderano il Livorno aveva minacciato i suoi propositi di concludere anticipatamente il campionato, mercoledì alla lettura del comunicato numero 55 della Figc Piemonte-Valle D'Aosta la dirigenza granata ha deciso di portare avanti le proprie idee. Per la squadra di Paolo Scirè è arrivato uno 0-3 a tavolino «essendo la gara stata sospesa anzitempo in ragione del comportamento gravemente antisportivo e violento da parte dei giocatori e della dirigenza della società Livorno Calcio 1926, che al termine del primo tempo rivolgevano frasi ingiuriose e tenevano comportamenti intimidatori nei confronti del direttore di gara». In più una squalifica piomba a carico del dirigente Leo Gaglianese (fino al 22 giugno 2018) mentre quattro giornate di stop arrivano per il giocatore Davide Armao e tre per Souhail Joutan e Luca Postiglione. Inoltre, il comunicato recita anche che l'arbitro (Alessandro Soccal della sezione di Collegno) «non trovandosi nelle condizioni per proseguire la direzione della gara con la necessaria tranquillità e non riuscendo a sedare gli animi, si determinava a chiamare la forza pubblica e a sospendere la partita».Il Livorno in tutte le sue cariche sociali è un fiume in piena. «C'è tanto amaro in bocca, la partita contro il Ponderano è stata assolutamente tranquilla e l'arbitro si è inventato l'espulsione per bestemmia di Armao quando in realtà questi non aveva assolutamente bestemmiato oltretutto prendendosela con un compagno che aveva fatto fallo a 30 secondi dalla fine del primo tempo – spiega il direttore sportivo Giorgio Testore – logicamente quando ha fischiato la fine i giocatori si sono diretti verso lo spogliatoio chiedendo spiegazioni, ed essendo gli spogliatoi delle stanze in un edificio si è andati “a imbuto”. Ad un certo punto si è messo a dire che non se la sentiva più proseguire la partita perchè si sentiva minacciato. Cosa che ha sorpreso tutti perchè non era successo proprio nulla a parte qualche protesta verbale. Nessuno lo ha colpito, come invece è stato scritto sul comunicato, e nessuno ha chiamatole forze dell'ordine, come è stato anche questo riportato, tant'è che l'arbitro stesso ha abbandonato tranquillamente il campo sportivo dopo circa 20 minuti addirittura sbeffeggiando a versi e con le mani un nostro dirigente. Ci sentiamo presi in giro: per l'ennesima volta ad arbitrare una partita di calcio dilettantistico è stato mandato un bambino che ha avuto un comportamento vergognoso». Molto blanda anche la prospettiva di un ricorso. «Non ci resta che chiedere una copia del referto arbitrale e poi decidere se rivolgerci alla giustizia sportiva ma su questo siamo molto dubbiosi perchè sappiamo benissimo in che modo i ricorsi vengono presi in considerazione... - riprende Testore – piuttosto vedremo in base a quanto dichiarato dall'arbitro se ci sono gli estremi per una querela e per una richiesta di danni per l'immagine causata alla nostra società. È ben chiaro che se l'Asd Livorno Ferraris 1926 dovesse sparire dal mondo del calco dilettantistico deve sapersi fin d'ora che non è a causa dei risultati del campo ma dei comportamenti e delle decisioni di chi governa la macchina calcio. Purtroppo non è che sia colpa degli arbitri stessi, ma di chi li designa e di chi invece non dà seguito alle molte segnalazioni che arrivano dalle società. Abbiamo già visto cosa è toccato subire a Santhià e Gattinara in questi mesi e anche noi nello scorso autunno abbiamo ricevuto una squalifica per insulti razzisti a carico dell'allenatore della nostra Juniores senza che questi abbia mai detto nulla di tutto ciò». In base a ciò Virtus Vercelli-Livorno Ferraris di Prima Categoria di domenica 25 per ora è a rischio: «I giocatori si stanno allenando normalmente in attesa di quello che decideremo domenica anche quando tornerà il nostro presidente – chiude il ds granata – la voglia di giocare è davvero passata perchè le società devono essere messe in grado di fare le cose correttamente. Un campionato di Prima Categoria globalmente nel suo complesso verrà a costare 450-500mila euro. La Federazione quando legge certi referti arbitrali dovrebbe farsi qualche domanda».
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