Sulla terza vittoria consecutiva del Milan, il 4-2 sul Bologna che tiene in corsa il Diavolo per la zona playoff, c’è una firma indelebile ed è quella di Andrea Capone. Fantasista classe 2002 nato a Vigevano e cresciuto ad Abbiategrasso, è sempre stato uno dei prospetti più interessanti del vivaio rossonero e nelle ultime due partite è stato decisivo per la formazione di Federico Giunti, che continua inseguire un sesto posto distante solamente un punto ma per il quale è aperta bagarre. Il Milan però c’è, e lo ha dimostrato battendo Lazio e Spal prima del poker rifilato ai felsinei: una vittoria brillante, nella quale Capone ha messo a segno i suoi primi gol stagionali in campionato realizzando la doppietta della sicurezza dopo le firme di El Hilali e Robotti. In particolare, la seconda rete è stata un capolavoro: tunnel su Annan ed esterno destro rasoterra che si infila nell’angolino basso, imparabile per Molla. Fratello d’arte. Andrea è fratello di Christian, attaccante esterno classe ’99 che ha fatto tutta la trafila nel Settore Giovanile dell’Atalanta e che si sta facendo largo nel calcio dei grandi con la maglia del Pescara, ne condivide le propensioni offensive ma è un altro tipo di giocatore. Meno “dribblomane” e più ragionatore, nel suo percorso dall’Under 14 alla Primavera ha giocato praticamente in tutti i ruoli dal centrocampo in su: mediano o mezzala, trequartista puro, attaccante esterno e adesso pure centravanti. Giunti infatti ha puntato su di lui quando Roback si è fatto male nel riscaldamento della partita con Spal, consegnandogli le chiavi dell’attacco: Andrea lo ha ripagato prima con una prestazione generosissima a Ferrara, poi con la doppietta che ha messo spalle al muro il Bologna. Gerarchie ribaltate
. Titolare da 4 giornate, Andrea aveva giocato dall’inizio - ma in posizione defilata - anche contro Empoli e Lazio, ma è nelle ultime due uscite che ha fatto vedere tutto il suo potenziale. Da centravanti, un po’ “alla Totti” nel 4-2-3-1 di Spalletti o se vogliamo “alla Ibra” quando Zlatan alla Juventus giocava in coppia con Trezeguet: la sua interpretazione del ruolo è quella, svariare su tutto il fronte arretrando anche il proprio raggio d’azione per aprire spazi ai compagni. Non solo questo, Andrea è comunque un giocatore che vede la porta (17 gol nell’U14, 9 nell’U15, 12 nell’U16 per citare le sue stagioni migliori) e col Bologna ha dimostrato che in quegli spazi sa muoversi: come in occasione del primo gol personale di sabato, un inserimento perfetto sull’assist di El Hilali e poi tanta freddezza a tu per tu con il portiere avversario. Insomma, adesso il Milan ha un pezzo in più nel motore e le gerarchie sono cambiate: fare a meno di un Capone così sarebbe davvero un peccato.
Commentascrivi/Scopri i commenti
Condividi le tue opinioni su Sprint e Sport
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter
...
Sprint e Sport - Lombardia Scuola CalcioTutte le ultime notizie dal mondo della Scuola Calcio lombarda
Testata iscritta al Tribunale di Torino al n. 36/2016 del 14/9/2016 registro informatizzato (già iscritta al n.1178 del 30/7/1957) - Direttore responsabile: Claudio Verretto - Società editrice: Lettera 22 scarl - Via Alessandro Roccati 20 - Partita Iva 08329370012. CCIAA: Torino. REA: TO-964286. Mail: amministrazione@sprintesport.it
Amministrazione trasparente: la testata fruisce dei contributi diretti editoria L. 198/2016 e d.lgs 70/2017 (ex L. 250/90). ISSNA Stampa: 1594-5529. ISSN WEB 2465-128. Fondo di garanzia Legge 662/96