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Primavera 2

Vittoria con dedica, il Brescia si prende il terzo posto

Maccherini Tonini, Bertazzoli e Ferro marchiano il 3-2 sull'Alessandria: tre punti per Federico Trezza

Gustavo Aragolaza

Gustavo Aragolaza, allenatore della Primavera del Brescia (foto Ufficio Stampa Brescia)

Nell’inespugnabile fortino del San Filippo stavolta i ragazzi di Gustavo Aragolaza l’hanno sfangata non senza difficoltà grazie ad un 3-2 striminzito ai danni di un’Alessandria parsa soffrire enormemente la prima mezz’ora bresciana, salvo sfoderare però nella ripresa una grande reazione tanto da trasformare i secondi 45 giri di cronometro in un’autentica zona grigia dagli esiti tutt’altro che scontati. Una fase in cui erano più i contrasti e i nervi a farla da padrone, dove comunque il miracolo in contrattempo di piede di Prandini risulta avere un peso specifico non indifferente. La classifica sorride così al Brescia che continua così ad alimentare i suoi sogni playoff, sta di fatto che stavolta la gestione della gara andrà rivista dagli analisti video perché troppi errori sono costati una cose massiccia di rischi non di certo calcolata. Bene la risposta dei ragazzi di Abbate alle reti di Maccherini, Bertazzoli e Ferro, con i Grigi a trovare in Piccardo un asso davvero quasi immancabile e in grado, da solo, di far materializzare il pallone oltre la linea in ben due occasioni, e sfiorando addirittura la stoccata del pari nel finale. Non ologrammi, dunque, due reti che certificano l’ottimo momento di questo centravanti.

BENINO BRESCIA

Pronti via e locali subito avanti. Solo il tempo di prendere la prima punizione al limite dell’area, veder Castellini esser deviato da Cordaro sulla traversa e scorgere l’irrompere di Maccherini Tonini per la correzione in rete della palla vagante, con la complicità di Piccardo che nella foga può solo impappinarsi sulla linea di porta (1-0). Avvio gagliardo dei biancazzurri e subito gara messasi sul piano inclinato per i Grigi. La pressione del Brescia nei primi minuti è come di consueto convincente, con un ottimo lavoro di Ferro a destra e Bianchetti a sinistra, e Vasta insieme a Tomella nel solito lavorio certosino di alta falegnameria nel mezzo, foriero di supremazia territoriale e grande pressing. Nel complesso ottimo giro-palla e ottima costruzione dal basso anche di Maccherini Tonini e Castellini, con Boafo e Danesi a garantire buona ampiezza sulle corse esterne. A metà tempo prova a farsi viva pure l’Alessandria con Ventre, che cerca di sfruttare un’incertezza di Ferro ma il suo pallonetto è facile preda di Prandini. A stento i Grigi provano ad uscire dal guscio. Rispondono allora i ragazzi di Aragolaza poco dopo con la solita incursione di Tomella a sinistra e la palla dentro sulla quale Bertazzoli poteva essere più incisivo. Tutto invariato verso la mezz’ora con la solita quantità industriale di corner delle Rondinelle e i piemontesi con l’elmetto come sul Carso. Ma l’esito è già scritto e sull’ennesima palla dentro dalla destra di Ferro (su sviluppi dell’ennesimo corner) stavolta era Bertazzoli a girare imperiosamente oltre Cordaro di testa (2-0). Brescia in carrozza e piemontesi alle prese con un pomeriggio viste le premesse indigesto. Verso il tramonto di frazione anche Del Barba ha un paio di occasione per far male, nella prima Cordaro gli dice no con una parata pazzesca in opposizione bassa, nella seconda il bomber salta pure il portiere ma si decentra troppo per poter centrare il bersaglio e così lo stesso Cordaro correva ai ripari. Sul finale però azione da manuale dei Grigi che accorciano con Piccardo, abile nel risolvere il tap-in su precedente semirovesciata di Insolito (2-1). Azione davvero bella e costruita dal basso da parte dei ragazzi di Abbate, che partono da Cocino da dietro, avanzano con Fabbrucci fattosi vedere al centro, mettono dentro da destra con Ventre e poi l’esito poc’anzi riportato. Brescia che cala e Alessandra in crescita poco prima della campanella, con Insolito vicino al pari subito dopo su altro grande cross di Fabbrucci.

Vittoria con dedica per la Primavera del Brescia, che saluta con uno striscione d'affetto Federico Trezza: centrocampista di qualità ex Vis Nova, Federico ha avuto un infortunio al ginocchio che lo terrà lontano dai campi di gioco per un po' durante un'amichevole con la prima squadra. Una pedina importantissima che mancherà allo scacchiere di Gustavo Aragolaza. In bocca al lupo al ragazzo per un pronto rientro in campo!

ZONA GRIGIA

Si ripartiva con una cambio nelle fila ospiti: dentro nella mischia Suppa per uno spento Licco e così Abbate cerca di garantire più portanza in zona offensiva. Ma poco dopo la ripresa delle ostilità ecco Ferro chiudere definitivamente i giochi con ampio anticipo sfruttando una delle sue tante galoppate in profondità prima del tocco sotto ai danni di Cordaro, parso leggermente incerto nella circostanza. Verso lo scoccare dell’ora di gioco Aragolaza inserisce forze fresche con i cambi di Bertoni e Riviera al posto di Vasta e Ferro nel tentativo di congelare le sorti della sfida ma la scelta risulterà avventata perché subito dopo saliva in cattedra nuovamente Piccardo con una duplice occasione: nella prima girata in area debole, nella seconda il nuovo accorcio sfruttando alla perfezione un errore difensivo in disimpegno di Castellini, pressato bene dall’ottimo Suppa. L’Alessandria ci crede ed inizia ad aumentare il voltaggio della corrente, Brescia al contempo in forte ridimensionamento, sembra aver perso i riferimenti costruiti lungo tutto l’arco della prima frazione complice anche il fiato sempre più corto a disposizione. In questa fase l’ordine viene un po’ a mancare per la voglia di pareggio dei piemontesi e le geometrie non proprio neoclassiche dei padroni di casa. È una ripresa sul chi va là, tanti contrasti e con l'incertezza a regnare sovrana, di certo il Brescia ha la colpa di farsela riaprire ancora una volta e non metterci il catenaccio definitivo. Tra una girandola di cambi e l’altra si arriva al lungo finale, dove tra l’altro Cocino lascia in dieci i suoi per un contrasto sulla linea all’altezza della centrocampo. L’ultima azione degna di nota è degli ospiti riguarda il solito Piccardo che su cross basso da sinistra di Barisone, ma stavolta Prandini metteva il piede in controtempo per una parata miracolosa valevole 2 punti.

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IL TABELLINO

BRESCIA-ALESSANDRIA 3-2
RETI (2-0, 2-1, 3-1, 3-2): 2' Maccherini Tonini (B), 29' Bertazzoli (B), 40' Piccardo (A), 4' st Ferro (B), 14' st Piccardo (A).
BRESCIA (4-2-3-1): Prandini 7.5, Boafo 6.5, Danesi 6.5 (38' st Scalmana sv), Vasta 7 (12' st Bertoni 6), Castellini 6.5, Maccherini Tonini 7, Bianchetti 6.5 (22' st Cappadonna 6), Tomella 7.5, Del Barba 6, Bertazzoli 7 (38' st Fogliata sv), Ferro 7.5 (12' st Riviera 6). A disp. Sonzogni, Mainardi, Bonazza, Mor. All. Aragolaza 7.
ALESSANDRIA (4-4-2): Cordaro 6, Fabbrucci 6.5, Morando 6 (37' st Mazzucco sv), Pellitteri 6, Cocino 6.5, Favia 6.5, Ventre 6.5 (45' Trinceri 6), Castiglione 6 (29' st Ghiardelli sv), Piccardo 7.5, Licco 6 (1' st Suppa 6), Insolito 6.5. A disp. Dyzeni, Gregori, Nobile, Antolini, Perazzone, Oberti, Nacci, Barisone. All. Abbate 6.
ARBITRO: Rinaldi di Bassano del Grappa 6.
ASSISTENTI: Renzullo di Torre del Greco e Morea di Molfetta.
ESPULSI: 48' st Cocino (A).
AMMONITI: Fabbrucci (A), Bianchetti (B), Trinceri (A), Suppa (A).

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