Primavera 1
29 Ottobre 2022
PRIMAVERA INTER: a sinistra Nikola Iliev, a destra Silas Andersen
Puoi dominarla per 45 minuti, nascondendogli il pallone e lasciandogli solamente le briciole. Puoi costringerla a rimontare per ben due volte, prima con un gol su punizione di Condello (ex Milan) e poi con il terzo sigillo stagionale di Selvini. Puoi lasciarla in inferiorità numerica per un tempo, spingendola ad arrendersi a fronte della prima della classe. Puoi fare quello che vuoi, ma l'Inter non muore. Mai. I nerazzurri di Chivu risorgono dalla ceneri, rimontano per due volte in inferiorità numerica (rosso rimediato da Bonavita) grazie ad Andersen e Iliev (sesto gol in sette giorni dopo il sigillo decisivo a Firenze e il poker contro il Victoria Plzen), inanellano il terzo risultati utile consecutivo tra campionato e Youth League e fermano la prima della classe, il Frosinone, strappando un punto d'oro (2-2). Non tanto in ottica campionato, visto che la zona salvezza è ancora preoccupantemente distante, quanto per il morale, aspetto sul quale Chivu potrà puntare per provare ad uscire definitivamente dalla crisi.
Le due vittorie consecutive contro Fiorentina e Victoria Plzen suggeriscono a Chivu di continuare a puntare sulla difesa a cinque: al centro confermato Di Pentima - migliore per distacco contro la Viola - con Fontanarosa e Guercio braccetti di sinistra e destra, mentre sulle corsie spazio a Zanotti e Pelamatti. In mediana fiducia al duo Bonavita-Grygar, in avanti spazio alla fantasia: Esposito al centro dell'attacco, Carboni e Iliev sulla trequarti. Forte di un primato in classifica tanto inaspettato quanto meritato, il Frosinone si presenta a Milano con la formazione tipo e nessuna voglia di fermare il filotto di risultati utili consecutivi, arrivato a quota 7 dopo il successo di misura di Cesena. Il 4-3-3 di Gorgone assomiglia a un puzzle pressoché perfetto: Bruno ci mette la qualità, Peres e Milazzo la quantità, Kamensek e Maestrelli l'intelligenza, Cangianiello e Condello la fantasia. Il risultato è un primo tempo di livello assoluto, chiuso meritatamente avanti di un gol - che sarebbero potuti essere almeno due se solo la conclusione di Selvini (parata di Botis dopo un minuto) e il colpo di testa di Kamensek (traversa clamorosa al 24') avessero avuto miglior sorte - e di un uomo vista l'espulsione per doppia ammonizione rimediata da Bonavita. Merito di Condello, il cui destro fatato direttamente su calcio di punizione ha permesso ai ciociari di mettere il muso avanti al 15', ma anche dell'intero reparto difensivo, capace di concedere solamente le briciole come dimostra l'entità dei soli due sussulti dei nerazzurri: un destro fuori misura di Bonavita da fuori (15') e uno Iliev su punizione (31').
A inizio ripresa subito due cambi: per il Frosinone entra Mura per Maestrelli, per l'Inter Andersen per Pelamatti. La mossa di Chivu porta con sé anche un cambio di assetto, con i nerazzurri che passando alla difesa a quattro non rinunciando al tridente Carboni-Esposito-Iliev e piazzando Andersen in mediana ad affiancare Grygar. Una scelta allo stesso tempo coraggiosa, azzeccata e avventata: coraggiosa perché l'Inter riesce ad alzare il proprio baricentro e trovare con più continuità i propri fantasisti, azzeccata perché Iliev s'inventa una splendida giocata e pesca in area Andersen che lasciato clamorosamente solo fa 1-1 (7'), avventata perché dopo appena cinque minuti il Frosinone trova lo spazio per ritornare avanti con Selvini (12'). A rendere più frizzante la restante mezz'ora altre mosse di Chivu: dentro Curatolo, Martini e Perin, fuori Esposito, Grygar e Fontanarosa. Il merito dei nerazzurri è quello di rimanere aggrappati alla partita: magari senza brillare, ma sicuramente mettendoci grinta, cuore e qualità. Caratteristiche che ritroviamo tutte in Nikola Iliev, l'eroe di Firenze e Sesto San Giovanni, che con un guizzo dei suoi rimette tutto in parità a meno di un quarto d'ora dalla fine. Il suo destro da trenta metri non lascia scampo a Palmisani, costretto poi agli straordinari anche sei minuti dopo sul mancino da fuori di Carboni, devastante nel saltare da solo l'intera retroguardia ciociara e sfortunato al momento della conclusione.
INTER-FROSINONE 2-2
RETE: 15' Condello (F), 7' st Andersen (I), 12' st Selvini (F), 33' st Iliev (I).
INTER (3-4-2-1): Botis 6.5, Guercio 5.5, Di Pentima 6.5, Fontanarosa 7 (26' st Perin 6), Zanotti 5.5, Bonavita 4.5, Grygar 5 (12' st Martini 6.5), Pelamatti 6 (1' st Andersen 7.5), Carboni 6 (39' st Kamate sv), Iliev 7.5, Esposito 5.5 (12' st Curatolo 6). A disp. Basti, Delvecchio, Stankovic, Stabile, Di Maggio, Biral, Stante, Owusu, Zefi. All. Chivu 6.5.
FROSINONE (4-3-3): Palmisani 5.5, Rosati 6 (39' st Ferrieri sv), Pahic 6.5, Maestrelli 6 (1' st Maura 6), Bracaglia 6, Peres 6.5 (26' st Pera 6), Bruno 7 (35' st Voncina sv), Milazzo 6, Condello 7.5 (35' st Afi sv), Selvini 7.5, Cangianiello 6.5. A disp. Stellato, Di Chiara, Stefanelli, Gomes, Benacquista, Macej, Gozzo, Mulattieri. All. Gorgone 6.5.
ARBITRO: Panettella di Bari 6.
ASSISTENTI: Torresan di Bassano del Grappa e Munerati di Rovigo.
ESPULSO: 46' Bonavita (I).
AMMONITI: Bonavita (I), Peres (F), Andersen (I), Bracaglia (F), Maestrelli (F), Pera (F).