Primavera 2
05 Novembre 2022
COMO-PARMA PRIMAVERA 2 • Marco Andrea Tremolada è il migliore dei lariani con una doppietta, ma non basterà
Cinque minuti maledetti. Tanto è bastato al Como per buttare via una prestazione da favola contro la prima della classe, il Parma, bravo a far girare gli episodi a proprio a favore ribaltando una situazione che si stava decisamente complicando. La doppietta di Tremolada a cavallo dei due tempi, infatti, aveva girato il destino del match dopo il vantaggio iniziale di Vona in contropiede, prima che il cartellino rosso sventolato a Gennaio Granato dal direttore di gara (Fiero della sezione di Pistoia) cambiasse l'inerzia della sfida: in superiorità numerica i ducali hanno imperversato e chiuso di fatto la partita con 3 gol in 5 minuti (Tannor per il 2-2, autogol di Dilernia per il sorpasso e magia di Ribaudo per il 4-2), dovendosi comunque preoccupare fino alla fine a causa del rigore di Sabili che teneva vive le speranze dei ragazzi di Bell, che però non riescono a fare l'impresa. Un vero peccato, anche perché l'espulsione che ha costretto il Como a giocare in 10 per quasi tutta la ripresa è apparsa esagerata. Vince il Parma, che risponde al clamoroso 5-0 del Genoa sul campo della Spal centrando la settima vittoria consecutiva: un cammino pazzesco quello dei ragazzi di Cesare Beggi, che aldilà degli episodi arbitrali hanno dimostrato di meritare ampiamente la prima posizione in classifica.
Peccato, perché il Como fino all'espulsione se l'è giocata ad armi pari, facendosi persino preferire in alcuni tratti del match. Già il fatto che una super potenza come il Parma non sia riuscita a creare grosse occasioni fino al 23' la dice lunga sull'approccio coriaceo dei padroni di casa. L'1-0 dei ducali, tra l'altro, arriva in contropiede dopo un angolo del Como: Haj tocca per Ribaudo che cambia gioco su Vona, il terzino rientra sul mancino e spara un rasoterra imprendibile sul primo palo. Se si può rimproverare qualcosa a Di Giuliomaria e soci nel primo tempo è la scarsa attitudine negli ultimi 16 metri: una girata innocua di Tremolada sul lancio di Dilernia è infatti l'unico tentativo verso la porta difesa da Piga (27'). Al 37' però la storia della partita cambia: rimessa laterale di Sabili per Tremolada che aggira Motti e viene steso dal difensore ex Inter, dagli undici metri lo stesso Tremolada spiazza il portiere e riporta in parità il risultato. La ripresa, poi, comincia con la stessa inerzia e a arriva subito il sorpasso: angolo di Gatti e palla che esce dall’area, sinistro sporco di Chinetti e sfera che arriva a Tremolada che insacca col piatto destro (posizione dubbia, ma Vona sembra tenere in gioco l’attaccante lariano). Parma in svantaggio, e questa è la notizia: solo il Genoa, alla prima giornata, era riuscito a mettere sotto nel punteggio la squadra di Beggi che poi comunque aveva pareggiato i conti. Succede anche stavolta, ma sul ribaltone pesa come un macigno la decisione di Fiero di espellere Gennaio Granato per proteste: il difensore si prende un giallo e manda a quel paese il direttore di gara con la mimica del braccio. Rosso corretto in termini di regolamento, ma certamente molto severo: si poteva sorvolare e nessuno avrebbe protestato. Fatto sta che in undici contro dieci gli ospiti rimettono tutto a posto in quei famosi 5 minuti. Il 2-2 arriva al 23': Ribaudo lancia Basili sulla sinistra, il centrocampista salta Dilernia e mette in mezzo un rasoterra sul quale Tannor si fa trovare pronto insaccando in buca d’angolo col mancino. Due minuti dopo il sorpasso: Motti recupera palla su Gatti e lancia Ribaudo a sinistra, palla dentro con Dilernia che devia nella propria porta beffando Frigerio. Al 28' il quarto gol: lancio di Manisa a tagliare il campo per Ribaudo che con lo stop a seguire salta Zappa prima di insaccare col destro sul secondo palo. Un gol capolavoro per il 10 parmense. Sembra finita, ma il Como vende cara la pelle regalandosi 6 minuti di speranza con il rigore guadagnato da Gatti (fallo di Haj) e trasformato da Sabili. Speranze vane, perché il risultato non cambierà più. Il Parma continua a volare, per il Como tanto amaro in bocca.
COMO-PARMA 3-4
RETI (0-1, 2-1, 2-4, 3-4): 23' Vona (P), 37' Tremolada (C), 2' st Tremolada (C), 23' st Tannor (P), 25' st aut. Dilernia (C), 28' st Ribaudo (P), 39' st rig. Sabili (C).
COMO (3-4-2-1): Frigerio 6, Dilernia 5, Verga 5.5, Zappa 5.5 (29' st Duchini 6), Ronco 6, Gennaio Granato 5, Tremolada 7.5 (20' st Lipari 6), Gatti 6.5, Chinetti 6 (42' st Suarato sv), Di Giuliomaria 6, Sabili 7. A disp. Piombino, Boccardo, Bossi, Viganò, Polese, Moretti, Colombo, Gusso. All. Bell 6.
PARMA (4-3-1-2): Piga 6, Vona 7, Motti 6, Manisa 6.5, Lorenzani 6.5, Sahitaj 6, Cavalca 5.5 (14' st Mikolajewski 6.5), Basili 6.5, Haj 5.5, Ribaudo 8 (34' st Bangala sv), Tannor 7. A disp. Maliszewski, Musso, Del Bello, Annan, Flex, Rossi, Fiath, Adu-Mintah. All. Beggi 6.5.
ARBITRO: Fiero di Pistoia 5.
ASSISTENTI: Piccichè di Trapani e Pasqualetto di Aprilia.
ESPULSO: 7' st Gennaio Granato (C).
AMMONITI: Gatti (C), Gennaio Granato (C), Sahitaj (P), Basili (P).
L'undici lariano di David Bell: davanti a Frigerio la difesa a tre con Dilernia centrale, Gennaio Granato alla sua destra e Ronco alla sua sinistra; Sabili e Verga esterni a tutta fascia, con Gatti e Zappa a formare la cerniera centrale di centrocampo. Davanti Di Giuliomaria trequartista, con Tremolada a fare da raccordo con Chinetti schierato centravanti
L'undici ducale di Cesare Beggi: confermatissimo il 4-3-1-2 con Vona e Motti terzini e Manisa-Sahitaj coppia di centrali davanti a Piga; Lorenzani regista, Cavalca e Basili le mezzali; Ribaudo dietro le punte, con Tannor che sostituisce Marconi e affianca Haj là davanti