Cerca

Primavera Tim Cup

La partita più incredibile dell'anno si decide ai supplementari: l'Inter vola ai quarti di finale

Il Verona rimonta dal 2-0 al 2-3, poi va sotto e segna il 4-4 all'ultimo secondo: Andersen prima dei rigori fa gioire i nerazzurri

Inter-Verona Primavera

INTER-VERONA PRIMAVERA TIM CUP • Stefano Di Pentima le prova tutte per fermare Denis Cazzadori

2-0 per l'Inter in 19 minuti, 2-3 per il Verona a un soffio dell'intervallo, 3-3 alla pausa con un rigore all'ultimo minuto; 4-3 per i nerazzurri grazie a un gol di un subentrato al primo pallone toccato, 4-4 all'ultimo secondo dei 5 minuti di recupero e partita che va ai supplemetari; 5-4 alla fine del primo extra-time e anche al triplice fischio, nonostante gli ultimi 15 minuti di assedio gialloblù. Fantascienza? La trama di una partita inventata? No, semplice realtà: tutto questo è Inter-Verona valida per gli ottavi di finale di Primavera Tim Cup. Una partita clamorosa, folle, gli aggettivi sceglieteli voi. Una sfida che, al termine di emozioni e ribaltoni incredibili per chi non l'ha vista, promuove l'Inter di Chivu che si guadagna i quarti di finale contro la Sampdoria.

MONTAGNE RUSSE

Una cosa è certa, ai fanatici della fase difensiva questa partita non è certamente piaciuta. Ai deboli di cuore nemmeno. Fatto sta che ciò che succede nei 120 minuti sarà difficile da rivedere in altre situazioni. Eppure le premesse non facevano presagire a nulla di simile, con l'Inter che pareva chiudere la partita dopo appena 19 minuti: il colpo di testa di Iliev su traversone dalla destra di Andersen (9') e il destro da fuori di area di Stankovic che sorprende Boseggia all'angolino basso alla sua destra (19') fissavano infatti un 2-0 dal quale il Verona non sembrava poter venire fuori. Mai niente di più falso: i gialloblù ne escono eccome, e non nell'arco di tutta la partita ma già nel primo tempo. Cazzadori sfrutta l'imbucata di Caia e la riapre (21'), poi salta più in alto di Di Pentima sulla pennellata di Bernardi (40') inzuccando in rete il 2-2, ma non è tutto: subito dopo lo stesso Di Pentima scalcia Calabrese in area e Caia dal dischetto fa addirittura 3-2. Rimonta clamorosa e Hellas in vantaggio al tè caldo? Nemmeno per sogno. Prima dell'intervallo, infatti, l'Inter pareggia: Iliev si invola su una spizzata aerea di Zuberek e viene travolto da Boseggia in uscita bassa, lo stesso talento bulgaro dal dischetto fa 3-3.

EMOZIONI INFINITE

Eh si, perché chi pensava di aver visto già tutto si è dovuto pure ricredere. Anche il secondo tempo è un climax di avvenimenti, anche se meno numerosi. L'Inter riparte col piglio giusto e sfiora il 4-3 con Kamate che mette a lato la spaccata su assist di Zuberek (5'), con il vantaggio nerazzurro solamente rinviato al 20': cross di Iliev, inserimento dirompente di Di Maggio - entrato 120 secondi prima e praticamente al primo pallone toccato - e palla alle spalle di Boseggia. Il Verona prova a organizzare un'altra rimonta, sfiora il 4-4 al 38' (palo di Cissè dopo un salvataggio di Fontanarosa sul pallonetto che sembrava vincente di Bragantini) e lo trova quando ormai tutto sembrava perduto e cioè all'ultimo secondo del quinto minuto di recupero, con il classe 2006 Cissè che lascia di stucco la difesa nerazzurra e prolunga la partita. Gol, fischio finale e tempi supplementari. Nell'extra-time la battaglia si inasprisce - calcisticamente parlando - ancora di più e l'episodio definitivo arriva nel recupero della prima frazione: angolo da destra di Martini, Owusu da zero metri colpisce la traversa di testa, palla che arriva ad Andersen che - sempre di testa - segna il 5-4. Nel secondo tempo l'arrembaggio dell'Hellas è di cuore e di gamba, produce brividi ma non occasioni. Anzi, tocca a Boseggia evitare il sesto gol prima su Owusu (4' sts) e poi su Curatolo (10' sts). L'ultima occasione capita sul mancino di Bragantini che si incarica di una punizione dai 16 metri sulla quale però la difesa interista respinge due volte. Forse anche meglio così, perché al 5-5 con conseguenti di rigori… non avrebbe creduto nessuno.

IL TABELLINO

INTER-VERONA 5-4
RETI (2-0, 2-3, 4-3, 4-4, 5-4): 9' Iliev (I), 19' Stankovic (I), 21' Cazzadori (V), 40' Cazzadori (V), 41' rig. Caia (V), 46' rig. Iliev (I), 20' st Di Maggio (I), 50' st Cissè (V), 17' pts Andersen (I).
INTER (4-3-3): Calligaris 6 (31' Botis 6), Dervishi 6, Fontanarosa 6, Di Pentima 6, Pelamatti 6.5, Andersen 7.5, Stankovic 7 (41' st Martini 6.5), Kamate 5.5 (18' st Di Maggio 7.5), Carboni 5.5 (11' pts Curatolo 6), Zuberek 6 (18' st Esposito 6), Iliev 8 (41' st Owusu 6.5). A disp. Tommasi, Guercio, Stabile, Bonavita, Biral. All. Chivu 6.5.
VERONA (3-5-2): Boseggia 5.5, Calabrese 6 (32' st Larsen 6), Ebengue 5, El Wafi 6 (1' sts Agbonifo 6), Bragantini 7, Riahi 6 (32' st Schirone 6.5), Gomez 6.5, Patanè 5.5 (17' st Verzini 6), Bernardi 6.5, Cazzadori 8 (32' st Cissè 7.5), Caia 7.5 (1' pts Signorini 6). A disp. Ravasio, Marchetti, Piantedosi, Matyjewicz, De Franceschi, Furini, Dentale, Nwanege. All. Sammarco 6.
ARBITRO: Scarpa di Collegno 6.5.
ASSISTENTI: El Filali di Alessandria e Peloso di Nichelino.
AMMONITI: Calabrese (V), Boseggia (V), Esposito (I), Curatolo (I), Martini (I), Botis (I), Carboni (I), Andersen (I).

LE PAGELLE

INTER
Calligaris 6 Nulla da fare sul primo gol di Cazzadori, poi si arrende dopo uno scontro fortuito ad alta quota.
31' Botis 6 Né miracoli né errori, un paio di buone uscite alte ma subisce comunque tre gol.
Dervishi 6 Compitino a destra, spinge poco anche perché deve dare sempre un'occhiata a Bernardi. Tutto sommato regge bene.
Fontanarosa 6 Alterna buone chiusure a errori, partita tra alti e bassi ma il saldo positivo.
Di Pentima 6 Cazzadori è più basso ma lo sovrasta in occasione del 2-2, in più commette il fallo da rigore su Calabrese. Si salva con il carattere e con qualche raddoppio che risolve problemi.
Pelamatti 6.5 Il migliore della difesa, si proietta in avanti con costanza e copre bene le spalle a Iliev.
Andersen 7.5 Gran partita, prima da mezzala destra e poi da regista fragiflutti nei supplementari quando esce Stankovic. Suo l'assist per l'1-0 di Iliev ma soprattutto è suo il gol della vittoria.
Stankovic 7 Regista ritrovato, sta salendo di livello e gioca per 85 minuti un buon calcio. Sul gol Boseggia ci mette del suo, ma la sua staffilata di destro è velenosissima.
41' st Martini 6.5 Ingresso positivo, fa legna e calcia l'angolo dal quale nasce il 5-4 di Andersen.
Kamate 5.5 Il meno brillante della mediana, non è mai facile tornare in categoria dopo le emozioni con la prima squadra (era in panchina contro il Parma). Fatica a carburare e spreca una buona palla gol.
18' st Di Maggio 7.5 L'ennesima dimostrazione che questo ragazzo è un predestinato: entra e segna al primo pallone toccato con un gran colpo di testa.
Carboni 5.5 Si accende a intermittenza, prova a trovare gli spazi giusti ma non riesci a trovare il guizzo vincente. Si rivitalizza a inizio ripresa, ma da lui ci si aspetta ben di più. (11' pts Curatolo 6).
Zuberek 6 Avvio difficile, ma col passare dei minuti si guadagna la pagnotta con diverse giocate utili: una su tutte la spizzata di testa che manda Iliev a tu per tu col portiere nell'azione che poi si tramuta nel (fondamentale) rigore del 3-3.
18' st Esposito 6 Sportellate con Ebengue, in alcuni casi gioca da solo contro tutta la difesa del Verona.
Iliev 8 Stappa la partita con un colpo di testa, si procura e trasforma il penalty del 3-3, pennella sulla testa di Di Maggio il traversone del penultimo vantaggio interista. Serve altro?
41' st Owusu 6.5 Spariglia la fascia destra con la sua vivacità, utile anche quando c'è da dare fastidio al possesso palla avversario.
All. Chivu 6.5 Indemoniato, guida i suoi dalla panchina come se fosse la partita più importante dell'anno. Inserisce Di Maggio e Esposito al momento giusto e viene premiato, da rivedere però la fase difensiva: quattro gol presi sono sempre troppi.

VERONA
Boseggia 5.5 Mezzo punto in più per le parate nel finale su Owusu e Curatolo, ma i due errori sul gol di Stankovic e sul rigore di Iliev rimangono.
Calabrese 6 Riscatta qualche amnesia difensiva andandosi a conquistare il rigore del momentaneo 3-2. (32' st Larsen 6).
Ebengue 5 Troppi svarioni, lascia troppo raggio d'azione a Zuberek e quando passa sul centro-destra va ancora peggio con Iliev.
El Wafi 6 Riesce a tenere Carboni lontano dalla porta. (1' sts Agbonifo 6).
Bragantini 7 Attivissimo, fa quasi tutto lui: sia quando deve galoppare sulla destra sia quando si mette a organizzare l'assalto finale.
Riahi 6 Mezzala di sostanza con anche qualche iniziativa. Niente di trascendentale, ma fa la sua partita.
32' st Schirone 6.5 Buonissimo impatto, personalità e qualità al servizio della squadra.
Gomez 6.5 Detta i tempi di gioco come faceva un certo Jorginho anni fa. Colpisce anche una traversa su punizione, buonissima partita in regìa.
Patanè 5.5 Un po' mezzala e un po' trequartista, non trova la posizione giusta: solo un paio di sgasate sulla sinistra.
17' st Verzini 6 Dà un pizzico di solidità in più alla mediana.
Bernardi 6.5 Vince il duello con Dervishi, suo il cross mancino per la testa di Cazzadori sul 2-2.
Cazzadori 8 Primo tempo da urlo, segna un gol da vero centravanti finalizzando un'azione corale dei compagni e poi salta altissimo per incornare di testa il 2-2. Doppietta ma anche altre giocate di altissimo livello. Il migliore dei suoi.
32' st Cissè 7.5 Entra e fa sfracelli là davanti, con la sua velocità dà fastidio a tutta la difesa dell'Inter sorprendendola all'ultimo secondo dei tempi regolamentari e andando a segnare il 4-4. Quando ha la palla è sempre pericoloso.
Caia 7.5 Punta vera, per come lavora spalle alla porta e per come entra nelle azioni decisive. Serve un assist splendido a Cazzadori che ringrazie e insacca, poi si dimostra freddo dagli 11 metri sul rigore del momentaneo 3-2 del Verona. (1' pts Signorini 6).
All. Sammarco 6 Gita a Gardaland sconsigliatissima, bastano e avanzano le montagne russe di Interello. La squadra risorge due volte dalle sue ceneri, prima rimontando dal 2-0 al 3-2 e poi portando il match ai supplementari con il 4-4 segnato nel recupero. Nei supplementari arriva la beffa, ma la squadra c'è.

ARBITRO
Scarpa di Collegno 6.5 Partita difficilissima e altrettanto lo è la sua valutazione. La sua gara inizia col contatto Ebengue-Zuberek, corretta la decisione di non dare il rigore. Come altrettanto corretti sono i penalty su Calabrese e Iliev. Usa il carattere per sedare qualche situazione pericolosa, a volte anche troppo, ma il ritmo del match lo richiedeva. Da rivedere il giallo per simulazione a Carboni, inverte qualche decisione: ma gli episodi principali li azzecca.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Sprint e Sport

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter