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Primavera 2

La legge dei 'numeri 10' e l'insostenibile leggerezza del proprio essere. Solo qualcuno gode

L'Alessandria sfiora l'impresa con vittoria ma si gode l'1-1 contro un Monza bello ma non abbastanza...

Dos Reis Muniz Leonardo

Dos Reis Muniz Leonardo, l'attaccante classe 2003 del Monza sfodera una gran prestazione ma senza gol

Un pareggio che sa di vittoria anche se vittoria non è. E un pareggio che sa di sconfitta anche se sconfitta non è. Questo il sunto della bella sfida che ha visto Alessandria e Monza impattare 1-1 in virtù delle firme dei due numeri 10, agguantando un punto a testa così diverso nei significati e nell’interpretazione di ciò che è stato, ciò che non è stato e che avrebbe potuto essere.

Chi ride... e chi no Gode, sorride e gonfia il petto l’Alessandria, a secco di vittorie da 8 giornate (che diventano 9), reduce da ben 6 sconfitte nelle ultime 7 gare e quel solo punto ottenuto con la Spal a fare bottino troppo magro per non essere sul filo della retrocessione. E non importa troppo se avrebbe magari potuto andare diversamente se quel pallone di Miglietta non si fosse stampato sulla traversa invece di fare 2-0… Si mangia un po’ le mani invece il Monza che rimette sui binari una gara che forse inaspettatamente comincia nel peggiore dei modi, con i Grigi in vantaggio e più padroni del campo fino a sfiorare il 2-0, ma che si aspettava ben altro dal pomeriggio ad Alessandria. Perchè in piena lotta con l’elite del campionato per la promozione, reduce da 6 vittorie nelle ultime 8 gare e soprattutto un tris di passi da tre punti che sembravano poter e dover fare un sol boccone degli orsi grigi. E invece, grazie anche al riassetto di Lupi a circa metà del primo tempo, col passaggio alla difesa a quattro e modificando lo scacchiere, riprende risultato e partita già nella prima frazione, ma quando ci si aspetta un cambio di passo e dimarcia a caccia di tre punti preziosi, qualcosa manca, anche per la bravura e gli ‘aggiustamenti’ di casa, ma certo quella che sembrava poter essere una vittoria da conquistare, diventa un pareggio da far brillare.

Le legge dei numeri 10 Fiorin modella la sua Alessandria con il consueto 3-4-2-1 con triade difensiva formata dal perno e capitano Marasco con a destra Cappai e a sinistra Morando. Corsie esterne occupate a sinistra da Miglietta e a destra da Laureana. Binomio centrale De Ponti-Ghiardelli con Boscaro e Stickler a supporto di Hysa. Monza che risponde con il disegno di Lupi che prevede difesa a tre con Nobile centrale, Abbenante e Kassama alfieri di destra e sinistra. Binario di sinistra affidato a Pedrazzini e quello di destra a Marras. Premiata ditta centrale Colombo-Prinelli, con Ferraris a muoversi alle spalle di Muniz e Vacca. Disegni che si specchiano in un avvio in cui la gara parte su alti ritmi e intensità. Segnale positivo soprattutto per l’Alessandria di Fiorin che dimostra buona reazione e tenuta caratteriale approcciando una gara difficile nel miglior modo possibile. La mediana grigia toglie spazio, aria e idee al Monza e tiene in apprensione difesa e portiere Mazza con rapide riconquiste palla e incursioni. Scintille dalle qualo, dopo soli 5’ arriva il gol del vantaggio: arrembaggio da destra con palla che arriva in area, Miglietta lotta con Marras per la conclusione e la palla arriva a Hysa che prova il sinistro, palla un po’ strozzata che diventa però un assist al bacio per Boscaro che controlla e infila da pochi passi l’1-0. Alessandria che prende fiducia, morale e convinzione mentre il Monza mostra di avere qualità tecniche per superare le difficoltà ma non riesce a trovare linee di passaggio e sbocchi alla manovra in uscita. Si arriva così al 13’ quando su un piazzato dalla sinistra si presenta alla battuta Miglietta. Sinistro al bacio, portiere battuto ma palla che si stampa sulla traversa e Stickler che prova a ribattere in rete la respinta senza riuscire nell’impresa.

Con si se e con i ma Possibile 2-0 Alessandria che forse avrebbe scritto un altro film… e che invece disegna la storia che racconta il campo. Con Lupi che corre ai ripari schierando la difesa a quattro, con Kassama a destra e Pedrazzini a sinistra e Abbenante-Nobile coppia centrale, mediana a tre con Colombo in mezzo, Marras interno destro e Proinelli interno sinistro con Ferraris e Vacca che arretrano leggermente a far da raccordo con Muniz che rimane unico vero attaccante avanzato ad attaccare lo spazio. Mossa tattica che dà subito i suoi frutti, ‘spegnendo’ un po’ il fuoco grigio e facendo ritrovare geometrie e sicurezze al Monza. Colombo e Prinelli cominciano a dettare tempi e calcio dopo aver sofferto l’avvio di Boscaro, Ghiardelli, Stickler e Laureana nella lotta in inferiorità numerica e soprattutto davanti, Ferraris e Muniz confermano che ogni pallone che arrivi tra i loro piedi diventi una potenziale occasione. Al 27’ primo segnale con bella palla di Colombo per l’inserimento di Kassama il cui colpo di testa non ha fortuna. Al 32’ poi, Muniz assiste al bacio per Vacca in area, tiro-cross deviato da Morando con palla sul palo, fino ad arrivare al 33’ quando su altra infilata di Kassama con rientro e dribbling in area, la palla tocca la mano di Boscaro e per l’arbitro è rigore. Batte Ferraris, Rossi intuisce e tocca ma è 1-1. Il miglior momento del Monza prosegue al 35’ con cross pennellato di Ferraris, testa di Muniz e Rossi pronto alla parata. Risposta Alessandria al 41’ in ripartenza con Stickler che apre per l’inserimento di Laureana il cui destro però non ha fortuna. E chiudere il primo tempo con l’ultimo sussulto Monza con l’imprendibile Muniz che prova il drbbling e il tiro che termina tra le braccia di Rossi.


Allarmi antincendio Con un Monza in crescita e un’Alessandria da battaglia, ci si aspetta una ripresa altrettanto scintillante ma già dai primi minuti si capisce che non sarà fotocopia della prima frazione. Fiorin ‘aggiusta’ la sua Alessandria, non nello scacchiere ma nei propositi. I grigi infatti ‘tolgono campo’ al Monza, arretrando l’assetto e aspettando i biancorossi che così non hanno più i varchi dove nel primo tempo Ferraris e Muniz avevano imperversato così come sulle corsie il solo Pedrazzini a sinistra arriva al cross senza però creare in area quella pericolosità necessaria a scardinare la difesa grigia. Colombo e Prinelli provano a dettare e imbeccare, Muniz lotta e dimostra di essere attaccante di grande qualità ma l’Alessandria regge e controlla. Con un bronzeo Marasco, e guerrieri come Cappai, Ghiardelli, Miglietta e tutti i grigi, pronti alla rincorsa, al tackle, alla battaglia. Il Monza così tiene ritmo e possesso palla in maniera più continua ma non riesce a essere pericolosa come nella prima frazione. Di contro l’Alessandria prova a pungere in ripartenza. Monza che solletica il vantaggio al 14’, quando il primo tiro di Muniz viene respinto da Rossi con palla che arriva a Ferraris che però non riesce nel tap-in. Poi Fiorin inserisce Licco e Boido nell’arena, che rispondono presente, così come Lupi prova le carte Berretta e Goffi (dopo che al 1’ della ripresa era entrato Bianay al posto dell’ammonito Kassama). La gara resta viva, aperta ad ogni soluzione ma senza quell’indice di pericolosità nelle giocate e nelle situazioni tali da generare un vero e giustificato predominio. L’obiettivo del pareggio stimola e fa tenere alta l’attenzione all’Alessandria. La voglia di vincere e non perdere ‘un’occasione’ ma senza la necessaria cattiveria e convinzione, portano il Monza a non cambiare mai passo e intensità della pressione, portando la gara a chiudersi con un pareggio dai sapori e retrogusti assai differenti, dopo un recupero in stile mondiale in Qatar di oltre 6’ concesso dal buon arbitro Ceriello della sezione di Chiari. Che dirige con attenzione la partita e rischia di perderne il filo solo nei minuti successivi ad una decisione che forse si accorge di aver preso troppo frettolosamente (quando a metà ripresa ferma il Monza fischiando prima di rendersi conto che con il vantaggio i biancorossi erano praticamente in porta…) ma ritrova la serenità giusta e necessaria per concludere una gara positiva per lui e i suoi collaboratori.

IL TABELLINO


Alessandria-Monza 1-1

RETI (1-0, 1-1): 5' Boscaro (A), 31' rig. Ferraris (M).

ALESSANDRIA (3-4-2-1): Rossi 6.5, Cappai 7 (32' st Gueli 6), Morando 6.5, De Ponti 6.5 (40' st Zani 6), Marasco 7, Miglietta 7 (40' st Aiachini 6), Laureana 7, Ghiardelli 7, Hysa 6 (20' st Boido 6.5), Boscaro 7.5 (20' st Licco 6.5), Stickler 7. A disp. Cavalieri, Cociobanu, Delledonne, Trinceri, Pozzan, Barmaz. All. Fiorin 7.

MONZA (3-4-1-2): Mazza 6.5, Abbenante 7, Pedrazzini 6.5, Colombo 7, Kassama 6.5 (1' st Bianay 6), Nobile 6.5, Marras 6.5 (15' st Berretta 6), Prinelli 7 (42' st Lamorte 6), Dos Reis 7, Ferraris 7, Vacca 6.5 (15' st Goffi 6.5). A disp. Motta, Anut, Brugarello, Bagnaschi, Perin, Cattaneo, Canato. All. Lupi 6.5.

ARBITRO: Ceriello di Chiari 6.5.

ASSISTENTI: Spataro di Rossano e Signorelli di Paola.

AMMONITI: Ferraris (M), Kassama (M), Abbenante (M), Laureana (A), De Ponti (A).

LE PAGELLE


ALESSANDRIA (3-4-2-1)

Rossi 6.5 Attento e reattivo quando chiamato in causa, tra i pali e nelle uscite anche in soccorso dei difensori. Qualche brivido soltanto su qualche rigiocata di piede e un rischio nella ripresa proprio su parabola non perfetta con ripartenza ospite.

Cappai 7 Senza se e senza ma, si scaglia contro chiunque capiti dalle sue parti. Primo tempo complicato nel gestire Ferraris quando capita dalle sue parti ma prende fiducia minuto dopo minuto combattendo come un leone e firmando anticipi mozzafiato.

Morando 6.5 Attento e sempre ‘al lavoro’. Bravo nel gestire e saper controllare una zona trafficata, senza commettere falli gratuiti e pericolosi e mettendoci fisico e gambe in ogni situazione.

De Ponti 6.5 Qualche palla persa non minano una prestazione da lottatore e orgogliosa. Non semplice avere davanti avversari della qualità di Prinelli e Colombo ma lui ci mette intelligenza e generosità.

Marasco 7 Bravo nei duelli corpo a corpo, che siano uno contro uno o duelli ad alta quota. Bravo e sapiente nella gestione del pallone sia nel giro-palla che in fase di recupero. Ministro della difesa grigia.

Miglietta 7 Scintilla sempre accesa, sinistro al bacio e al veleno e velocità, di testa e di inserimento, che possono far male sempre e comunque. Se poi quella punizione pennellata invece di prendere la traversa…

Laureana 7 Svolge un compito non semplice: per gli avversari che ha di fronte, sia per le incombenze tattiche nelle due fasi di possesso e non possesso. Bravo sia quando ha palla che quando deve rincorrere. E se c’è da mettere la gamba non si tira indietro.

Ghiardelli 7 Avvio impetuoso e imperioso soprattutto nell’andare a caccia del recupero palla togliendo tempi alle giocate avversarie e aggredendo al momento giusto. Ritmo insostenibile per 90’ ma anche quando abbassa zona di competenza e intensità, resta un riferimento.

Hysa 6 Generoso e al servizio non riesce però praticamente mai a vincere un duello aereo, nè per far salire la squadra nè come sponda creativa. Olio di gomito (anche troppo…) e quando avrebbe una bella palla da aggredire si fa rimontare dalla difesa perdendo l’attimo.

20' st Boido 6.5 Più tonico e pungente, entra per svolgere più il ruolo di ‘incursore’ e primo difensore che rapace d’area.

Boscaro 7.5 Primo tempo in cui mette in mostra tutte le sue qualità tecniche, tattiche e caratteriali. Realizza un gol importante per la sua squadra che ritrova fiducia e autostima per non chinare la testa contro una delle nobili del campionato. Nella rincorsa salvezza sarà determinante il suo apporto.

20' st Licco 6.5 Bravo ad agire da raccordo, tenere palla quando e quanto serve, e provare ad essere anche una minaccia.

Stickler 7 Quasi inesauribile nelle sue energie e nell’espressione delle sue qualità. Bravo nel saper leggere le situazioni difensive quando serve, presente quando bisogna cucire per imbastire trame di gioco pregevoli.

All. Fiorin 7 Carica e mette in campo una squadra vogliosa, attenta, carica e che conferma di avere le qualità e le possibilità non solo di lottare per la salvezza. Gli manca qualcosa e qualcuno in avanti, farebbe o potrebbe fare tutta la differenza del mondo.



MONZA (3-4-1-2)

Mazza 6.5 Attento e sempre reattivo nel farsi trovare per la parata, l’uscita o la costruzione. Nessun intervento troppo delicato ma sensazione sempre di controllo.

Abbenante 7 Elegante e tosto. Difensore nel corpo a corpo ma piede e qualità in costruzione non proprie del ruolo. Uno dei leader della squadra in campo.

Pedrazzini 6.5 Prova a farsi vedere e sentire con continuità sulla corsia di sinistra dove arriva talvolta a mettere palloni invitanti. Non sempre trova supporto e a volte le parabole non sono troppo scottanti.

Colombo 7 Dai suoi piedi e dalle sue idee passa il Monza. Testa sempre alta, piedi veloci e gentili, fisico e gamba non comuni e non banali. LA ricostruzione del risultato parte di qui. prova a prendere la squadra per mano nella ripresa ma l’Alessandria è brava a nascondere i regali.

Kassama 6.5 Attento e arcigno in marcatura, fatica un po’ in avvio dovendo affrontare spesso avversari che arrivano lanciati e lui a correre all’indietro. Nel riassetto a quattro va a destra trovandosi sicuramente più a suo agio e trovando anche due inserimenti: uno porta ad un’occasione, l’altra al rigore.

1' st Bianay 6 Entra per evitare il rischio del secondo giallo a Kassama e prosegue il buon lavoro di argine di destra. Qualche sortita in meno ma inevitabile: l’Alessandria ha chiuso le finestre.

Nobile 6.5 Difensore centrale di qualità tecniche e ottima fisicità. Un solo grande rischio su una palla orizzontale in avvio di ripresa ma gara di grande spessore e intensità

Marras 6.5 Ha grande voglia di fare, ha grande carattere nella battaglia e con la sua velocità crea spesso buoni presupposti che però non trovano sempre gli sviluppi sperati.

15' st Berretta 6 Prova a metterci quello che ha ma la gara non concede spazio alla sua fantasia.

Prinelli 7 Minuto dopo minuto lievita. Un ‘piccolo-grande’ Marchisio, non solo per il numero della maglia e per le leve lunghe e sinuose che producono calcio e giocate sempre gentili col pallone.

Dos Reis Muniz 7 Un vero e proprio incubo per la difesa dell’Alessandria. Nella seconda parte del primo tempo si avventa indiavolato su ogni pallone mostrando grandissima qualità tecnica nel tocco e nel breve ma anche una grande potenza fisica nonostante il fisico longilineo. Non ha paura di niente e di nulla. Incubo costante a cui manca solo il gol.

Ferraris 7 Qualità tecniche fuori dalla media e fuori dalla norma. Tecnica che lo porta a creare ogni volta che tocca il pallone e qualche volta, forse, a cercare quel dribbling in più. Senza di lui sarebbe un altro Monza ma nella ripresa non riesce a trovare la sua scintilla per fare arcobaleno.

Vacca 6.5 Mobile e duttile si fa apprezzare di più quando viene arretrata un po’ la sua posizione dentro il campo. Al pallone dà del tu e quando affronta avversari a testa alta e faccia a faccia sono dolori possibili per tutti.

15' st Goffi 6.5 Dinamico ed esplosivo, si dà un gran da fare con movimenti e sponde apprezzabili. Spazi da attaccare però, nella ripresa, ce ne sono davvero pochi.

All. Lupi 6.5 Fondamentale la sua mossa tattica a ridisegnare il suo Monza dopo l’avvio in cui l’Alessandria ha forse sorpreso anche lui. Della ripresa però non può essere totalmente soddisfatto: ok il rischio quasi nullo di perdere ma forse poca lucidità dei suoi ragazzi e poco cinismo in certe situazioni per andare a prendersi tre punti che avrebbero avuto un altro peso in classifica.

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