Cerca

Fossano stoico, Bonbonasca tra mito e realtà

coppola

Sebastiano Coppola, Atletico Torino

Mai smettere di crederci, anche quando tutto sembra ormai perduto. La promozione in Eccellenza del Fossano è una di quelle imprese che merita di essere esaltata, un libro da leggere con attenzione con il chiaro intento di tramandarlo ai posteri. Inizia tutto così, dal 31 gennaio, giorno in cui la Piscinese Riva si ritrova al comando con ben 7 punti in più rispetto ai cuneesi, fermi al terzo posto dietro a un indiavolato Carmagnola. Il maestro Fabrizio Viassi però non perde la calma, questa una delle sue tante virtù: osserva, studia, medita e alla fine risale piano piano la china fino al fatico 10 aprile in cui avviene il sorpasso in classifica. Il finale è storia già vista con le due squadre che arrivano all'ultima giornata a pari punti: se la Piscinese piange in quel di Pancalieri, il Fossano è lì nelle vicinanze, esattamente a Carignano, a godere per un successo bello, entusiasmante e soprattutto meritato. C'è però un libro che val la pena sfogliare per cercar di capire i segreti di un mondo come il calcio, da sempre misterioso ed è quello scritto dalla Bonbonasca. Anche qui urge andare a ritroso nel tempo, è il 17 gennaio, Eugenio Sgarbossa subentra a Fabio Nobili, ma l'esordio non è dei migliori: Bonbonasca - Santostefanese 1-3, 11° posto in classifica ad appena due punti dalla zona retrocessione. E' il baratro, il contatto con il fondo, ma ecco che i gialloblù scoprono nell'orgoglio una forza mai avuta finora ed infilano nelle restanti quattordici battaglie dodici vittorie e due pareggi. Salvezza in cassaforte? No signori, biglietto in prima classe per l'Eccellenza e tanti saluti alle caparbie Lucento, Colline Alfieri, Atletico Torino che tutto si sarebbero aspettate meno la risalita clamorosa di una squadra sì costruita per vincere il campionato, ma fino a un certo punto della stagione vicina a sprofondare nell'inferno. Il calcio è anche questo. Due battute anche sul Villafranca, una squadra che se in campionato ha balbettato, in Coppa Italia invece ha mostrato di correre in maniera forsennata. Fossano, Piscinese Riva, questi gli scalpi più titolati, ma nel momento migliore, quando bisognava fare il tanto atteso salto di qualità ecco arrivare lo stop maledetto, quella finale persa contro il Pavarolo che ha fatto gioire i biancorossi, facendo crollare Antonio Corsaro e compagni, parsi scarichi e sfiduciati sin dalle prime battute. Vinovo ha emesso la sua sentenza, ma la strada tracciata dal Villafranca è piuttosto buona: non sappiamo che cosa riserverà il futuro al Villafranca, ma dopo questa semina il prossimo anno qualcosa bisognerà pur raccogliere. In bocca al lupo Leonardo Caputo.

Marco Piccinni

[caption id="attachment_1544" align="alignnone" width="482"] La Top11 dei gironi C e D di Promozione[/caption]
Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Sprint e Sport

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter