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Dove arriverà la Pradalunghese di Pierluigi Zambelli?

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Tra Rivolta d’Adda e Pradalunga ci sono circa 50 kilometri, in mezzo, più o meno, troviamo Treviglio e Cologno al Serio. Fuor di metafora, è inevitabile fare un raffronto tra il cammino dei cremaschi lo scorso anno nel girone E di Promozione e quello dei bergamaschi in questa stagione, due squadre costruite dallo stesso uomo, Bruno Sesani, due squadre costruite per vincere, subito, se possibile. Così simili anche le principali avversarie, due nobili in difficoltà come Trevigliese e Nuova Colognese, con storie completamente diverse, ma accomunate dalla grande voglia di tornare a calcare grandi campi, con dalla loro blasone e passato. Lo scorso anno sappiamo tutti come è finita, i biancocelesti hanno vinto un campionato incredibile, con la rimonta firmata Marco Bolis dopo l’addio di Lucchetti, e la Rivoltana ha centrato la promozione in Eccellenza grazie ai ripescaggi dopo la vittoria del secondo turno playoff con il Castelleone. Riuscirà nell’impresa anche la squadra di Zambelli? Quel che è certo è che come i rivieraschi oltre al direttore sportivo, il tecnico può contare su Sala, Ubizzoni e Locatelli, tre nomi di assoluta rilevanza nel panorama lombardo, anche se probabilmente la differenza è tutta nella difficoltà del proprio girone. Perché se è vero che Sgrò con la Rivoltana lo scorso anno ha dovuto vedersela principalmente con Trevegliese e Tribiano (dalla primavera in poi in caduta libera) per Zambelli il discorso è diverso. Abbiamo parlato infatti di Nuova Colognese, che sulla carta sembra la squadra più attrezzata, ma è impossibile togliere dal pool di pretendenti al primo posto squadre come Vertovese, Stezzanese e Lemine, con le sorprese Gavarnese e Juventina pronte a subentrare, della serie, per ora, meglio guardarsi le spalle.

Andrea Zoccolan

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