È una delle prime gare stagionali, la Coppa, si sa, ha i suoi pregi e i suoi difetti e il risultato, a volte, può essere privo di qualsiasi significato, d’altronde è “calcio d’estate”, questa volta inoltrata. Al Superga di Muggiò va in scena l’incontro dalle trame perfette: il Muggiò di Bertoni, che vuol festeggiare al meglio la sagra cittadina e vuol proseguire la serie positiva di risultati, contro la Casati Arcore di Bosis, che nelle ultime stagioni ha alzato l’asticella e non vuol smettere di stupire. L’inizio di gara, per tanti motivi, è infatti molto combattuto e non evidenzia la prevalenza di nessuna delle due formazioni in campo. Fisicità e contrasti sono protagonisti assoluti, la gara è assimilabile ad una guerra piuttosto che un incontro calcistico. Al 9’ gli ospiti ci provano con una combinazione quasi vincente: Gabellini dalla sinistra pennella dolcemente a centro-area, velo di Zorloni a smarcare Fanti, che controlla bene ma si trova in posizione irregolare. Il Muggiò fatica a costruire e non trova grandi spazi per incidere, la Casati, quindi, piazzata leggermente meglio in campo, prova a rendersi pericolosa in contropiede trovando tuttavia una buona resistenza dei muggioresi. Il primo squillo gialloblù arriva solo al 22’: Giambrone inventa e libera spazio per Odone, che si porta la palla sul piede forte, conclude col destro ma trova la deviazione di Labate, che spedisce la sfera sui piedi di Mauri, che prova a ribattere a rete ma trova la deviazione di Borsotti in corner, specchio riflesso. È il minuto successivo quando i padroni di casa potrebbero passare in vantaggio, con la gran giocata di Odone, che libera un tiro-cross agilmente, complice la debole e passiva resistenza di Draisci, trova ancora una volta Mauri ben appostato, che deposita in rete ma in posizione irregolare. Il match si accende e diventa dinamico e così al 27’ arriva la risposta ospite con Crimaldi- segnarsi il nome- che dialoga rapidamente con Gabellini e ci prova dalla distanza con un destro potente, che termina tuttavia la sua corsa al di fuori dello specchio. Alla prima frazione di gioco, scontrosa e bloccata, segue una ripresa a fuoco lento. Al 10’ i due tecnici provano la svolta: per i padroni di casa entra Jeda al posto di Loew, per gli ospiti dentro il nuovo acquisto Guidone, che rileva, invece, Coltro. Ma gli effetti dei due ingressi in campo tardano ad arrivare e la gara resta stazionaria. Al 25’ telefonata degli uomini di Bosis: un ispirato Gabellini si costruisce una conclusione affilata in un piccolo fazzoletto di terreno, ma non trova lo specchio della porta, ma dà inizio ad un forcing della Casati Arcore, che prosegue al 32’ con la bellissima azione personale di Fanti, che incrocia col destro, trova la deviazione di un difensore, che fa carambolare la palla sui piedi di Gabellini, che riprova la conclusione, colpisce un difensore gialloblù, forse, sul braccio e dà il via a non poche polemiche. Le proteste sfumano e qualche minuto più tardi (39’) arriva il meritato vantaggio ospite con l’azione personale di Crimaldi, che con estremo strapotere fisico si esalta, salta mezza difesa e preme il grilletto, spedendo una rasoiata imprendibile alle spalle di Chindamo. Il ruggito del nove ospite, che ricorda quello di uno ‘svedese’ che decise lo scudetto interista del 2008, costringe il Muggiò al finale concitato ed una rissa porta alle espulsioni di Mauri e dello stesso Crimaldi. I padroni di casa, nonostante il tanto nervosismo, hanno il tempo di colpire un clamoroso e beffardo palo, col neoentrato Belnome, che al 52’ fa tremare Bosis e i suoi. Finisce, dunque, 0-1 una gara molto compatta e bloccata che viene decisa solamente da un ruggito, che fa ben sperare gli arcoresi, ma che non getta nello sconforto i muggioresi, autori, comunque, di una prova di carattere.
IL TABELLINO
MUGGIÓ – CASATI ARCORE 1-0 RETE: 39’ st Crimaldi (C).
MUGGIÓ (4-4-2): Chindamo 6, Lanzani 6 (46’ st Belnome 6.5), Polledri 5.5 (18’ st Campanella 6), Gandini 6.5, Lozza 6.5, Loew 5.5 (10’ st Jeda 6), Odone 6.5, Giambrone 6, Mauri 5.5, Baldo 6.5 (22’ st Busnelli 6), Mintrone 5.5 (26’ st Fumagalli 6). All. Bertoni 6. A disp. Pavanelli, Attokkaran, Cavaliere, Cavalli. Dir. Dugnani.
CASATI ARCORE (4-2-3-1): Labate 6.5, Montrasio 7, Redaelli 6, Draisci 6 (22’ st Galbiati 6.5), Corbetta 6, Borsotti 6, Fanti 6.5 (33’ st Lauriola 6), Zorloni 7 (38’ st Penati sv), Crimaldi 7, Gabellini 7, Coltro 6 (10’ st Guidone 5.5). All. Bosis 7. A disp. Vassena, Straci, Barberis, Dana, Mozzanica. Dir. Pilat.
AMMONITI: Loew (M), Draisci (C), Crimaldi (C).
ARBITRO: Paris di Bergamo 5.5.
LE PAGELLE
MUGGIÓ: Chindamo 6 Non può nulla sul bolide di Crimaldi, per il resto solido.
Lanzani 6 A volte troppo rozzo, ma di mestiere se la cava in ogni situazione. (46’ st
Belnome 6.5 Il palo sta ancora tremando ed è un classe ’03!).
Polledri 5.5 Anonimo, poca spinta e nessuna giocata decisiva, può fare di più. (18’ st Campanella 6).
Gandini 6.5 In perfetta sintonia con Lozza, in questa stagione il suo apporto sarà decisivo.
Lozza 6.5 Si integra alla perfezione nella retroguardia disegnata da Bertoni, come Gandini ottima prova.
Loew 5.5 Costanza e nervosismo, discreto in ambo le fasi. (10’ st
Jeda 6 Tante sponde utili e movimenti sempre giusti, questa volta però non trova il guizzo del fuoriclasse).
Odone 6.5 Uno dei migliori dei suoi, cavallo rampante sulle fasce, mette sempre in difficoltà i difensori avversari.
Giambrone 6 Leggermente altalenante, esegue con disciplina tutti i suoi compiti ma non brilla.
Mauri 5.5 L’espulsione macchia la sua prova fatta di buoni movimenti e di creazione di grandi spazi, nel mezzo una rete annullata.
Baldo 6.5 Tanta visione dettata dall’esperienza, costruisce buoni spazi e si fa vedere spesso in avanti. (22’ st Busnelli)
Mintrone 5.5 Cavaliere dà forfait e lui si fa trovare pronto: in certe occasioni potrebbe osare di più ma si limita al servizio facile per i compagni. (26’ st Fumagalli 6).
All. Bertoni 6 I suoi partono con l’etichetta dei super-favoriti: oggi a deciderla è stato un guizzo del singolo in una partita assolutamente bloccata e combattuta, chissà tra qualche mese quale sarà il destino di questo Muggiò. [caption id="attachment_225901" align="aligncenter" width="279"]

Marco Bertoni, tecnico del Muggiò[/caption]
CASATI ARCORE: Labate 6.5 Graziato dal palo nel finale risponde comunque presente alle poche sortite offensive gialloblù, una su tutte quella di Odone.
Montrasio 7 Classe ’01 che gioca da veterano, sfrutta l’astuzia del mestiere e dà una grande mano ai suoi. Pimpante.
Redaelli 6 Prestazione sufficiente, non emerge positivamente ma è comunque sempre al suo posto.
Draisci 6 Ordine in mediana, ha sempre le idee chiare ma non osa e si limita al compitino. (22’ st Galbiati 6.5)
Corbetta 6 Il reparto offensivo casalingo non crea grossi problemi, tutto nella norma.
Borsotti 6 Contiene gli attaccanti avversari con solidità.
Fanti 6.5 F come ‘Folletto’: sempre nel cuore del gioco, inventa e punzecchia con continuità,
fastidioso come una zanzara in pieno agosto. (33’ st Lauriola 6)
Zorloni 7 Uno dei migliori dei suoi, lotta su ogni pallone e si porta all’estremo. Promosso a pieni voti. (38’ st Penati sv).
Crimaldi 7 Strapotere fisico, il suo ruggito decide la gara. Peccato per il rosso nel finale, che non macchia comunque la sua prestazione decisiva.
Gabellini 7 Classe e limpidezza, illumina come un faro le sortite offensive dei compagni.
Coltro 6 Qualche ghirigori di troppo, in impostazione è solido ma è leggermente criptico quando serve rapidità. Comunque sufficiente. (10’ st
Guidone 5.5 La leggera insufficienza non suoni da bocciatura, non incide troppo e per le enormi potenzialità può fare certamente di più).
All. Bosis 7 I suoi ragazzi non sono più una matricola ma una realtà solida: l’Eccellenza non può e non deve essere un obiettivo nascosto. [video width="640" height="1130" mp4="https://www.sprintesport.it/upload/sp/wp-content/uploads/2020/09/IMG_4070_Trim.mp4"][/video]
ARBITRO: Paris di Bergamo 5.5 Direzione di gara troppo leggera e frettolosa, qualche episodio e scontro di troppo lo mandano in sofferenza.
LE INTERVISTE È un dopogara rilassato quello di Muggiò e Casati Arcore, che dopo essersi dati battaglia per 97 lunghissimi minuti riposano e provano ad interpretare collettivamente la gara. Si mostra lucido
Marco Bertoni, tecnico del Muggiò, che analizza così la gara: «
La partita è stata bloccata e con ritmi molto bassi e la qualità è mancata per entrambe le squadre, che hanno messo la giusta applicazione in campo. Loro hanno avuto un paio di imbucate in cui non sono andati al tiro mentre noi siamo andati vicini con la rete annullata, nel secondo tempo invece bene o male un’occasione a testa: loro il gol e noi il palo. Dobbiamo crescere e la condizione fisica ci aiuterà, l’obiettivo- è inutile nasconderci- è lottare per il campionato, il loro obiettivo, a quanto ho letto in settimana, è quello dei playoff, questo di oggi era a tutti gli effetti uno scontro di alta classifica». Comprensibilmente più soddisfatto, invece,
Davide Bosis, che esprime così la propria soddisfazione: «
Se non è sudato andare a vincere a Muggiò, che penso sia la favorita per vincere il campionato, significa che ci sarebbe stato qualcosa che non andava. Abbiamo fatto i primi venti minuti benissimo, dove meritavamo di andare in vantaggio, poi lo abbiamo ottenuto e sono fuoriusciti loro, che comunque sono un’ottima squadra. Noi siamo stati bravi a vincere col cuore una partita che si era fatta cattiva, oggi ho notato che abbiamo idee e carattere, c’è molto da migliorare ma questa è una squadra che mi piace perché riconosce i momenti in cui bisogna soffrire e tirare fuori il carattere
».