Coppa Promozione
09 Giugno 2022
La festa del Dormelletto insieme al presidente Angelo Fermanelli
Certe notti coi bar che sono chiusi e dal primo autogrill c'è chi festeggerà. Prendiamo in prestito Ligabue per provare a raccontare la nottata che vivrà Dormelletto città e Dormelletto società, campione della Coppa Promozione nella serata di Venaria. Un 2-1 al Pedona in rimonta, figlio di una gran partita che ha visto un tempo per parte: i cuneesi di Giacobbe Zappatore partono meglio e vanno avanti con Capitan Marco Dalmasso, prima di subire la letale rimonta dei Bianchi, Andrea e Federico, omonimi sì ma fratelli no. Ed ecco spiegato il paragone con i Baggio, Dino e Roberto, spesso protagonisti con un'altra maglia azzurra, quella dell'Italia, in particolar modo a Usa '94: un giorno da ricordare per tutti e due, visti i due sontuosi assist del difensore e i due eurogol dell'attaccante.
Un lungo percorso che si è chiuso nel modo più dolce per Marco Poma e soci che, dopo aver eliminato pezzi da novanta come Cossato e Ivrea (senza contare il sempre sentito derby con l'Arona) hanno alzato il trofeo all'ultimo atto. Il primo titolo per Poma in Piemonte, una bella rivincita per Federico Bianchi, rimasto out per molti mesi a inizio stagione e per Niccolò Lazzarini, capitano del Dormelletto e talento puro del calcio novarese che saluta il calcio giocato alzando un trofeo all'ultima gara.
DALMASSO, LA MAGIA DEL DIEZ
7 giorni dopo e ancora una volta Venaria diventa teatro di gruppi ultras di alto livello: Pedona e Dormelletto non si risparmiano nel pre-partita, con cori, fumogeni e tanto altro a sostegno dei propri beniamini. Un bel modo per iniziare, con i 22 in campo ben attivi già da subito: manovre rapide, squadre che lasciano spazi e tanti buoni spunti da ambo le parti. A scrivere per primo il proprio nome nel taccuino degli highlights è il Pedona, che al 10’ innesca Rizzo con un gran lancio sulla destra (bella la palla di Pallara), il numero 8 crossa teso in mezzo e per un soffio Pepino manca l’impatto. Poco dopo sempre Pepino è rapido nel servire di prima tra le linee Dalmasso, che a tu per tu con Capetta fa lo scavetto colpendo la traversa, ma per il primo assistente è offside. Per quanto la partita sia equilibrata i novaresi hanno meno chance nitide per pungere rispetto ai rivali cuneesi. Il Pedona riesce a trovare le vie migliori, anche da piazzato come al 30’ quando dal corner di Rizzo Peano riesce a coordinarsi bene sul secondo palo, incrociando col destro in girata ma trovando la parata strepitosa di Capetta in tuffo.
Occasioni ben spalmate su abbondanti 40’, per poi vivere un finale di prima frazione bollente. Il Dormelletto sfiora il vantaggio in una doppia occasione, entrambe da piazzato, prima con il tiro diretto da 25’ di Vezzù (bella risposta di Porqueddu) e neanche 60 secondi dopo con Andrea Bianchi, pescato perfettamente da Lazzarini su calcio piazzato e perfetto nel segnare di testa, ma per la terna è fuorigioco. Tanto lavoro da fare per la terna anche al 45’ esatto, perché da un lancio lungo-linea dalla destra Dalmasso va a contrasto con Andrea Bianchi, giudicato pulito da El Amil di Nichelino, a quel punto si ritrova completamente libero di sgroppare sulla corsia, si accentra e con Capetta in uscita indovina un pallonetto delizioso che si va ad insaccare all’incrocio dei pali sul primo palo. Tripudio Pedona: tutta la tribuna scatta verso il basso, Dalmasso si morde la maglietta e il popolo cuneese va ad abbracciare gli uomini di Zappatore corsi ad arrampicarsi sulla recinzione a bordo campo. Fine primo tempo: Pedona in vantaggio, la decide il Cap.
BIANCHI+BIANCHI=SPETTACOLO
Poteva, doveva esserci un inizio imbufalito da parte del Dormelletto e così è. I novaresi iniziano in quinta e da subito provano ad aggredire la partita quantomeno per pareggiarla. Neanche 6’ e il gol dell’1-1 nel segno dei Bianchi: lancio spaziale dalle retrovie di Andrea, stop perfetto di Federico che salta secco Tucci e dal limite prende la mira con il destro incrociando e insaccando all’angolino. Mano all’orecchio e corsa verso panchina e spicchio di tifosi del Dormelletto, che si accendono più che mai dopo la parità agguantata. Il Pedona comunque non demorde e già dopo pochi giri di lancette torna a far male con il gran lancio di Gastaldi da sinistra a destra, premiando Peano che avanza bene ma calcia sopra la traversa. Una ripresa che ha ancora tempo per esaltare le prestazioni dei due terzini destri Montagnese e Barbero, che per corsa e dedizione alla causa non hanno mollato un centimetro. L’azione coast to coast del terzino del Dormelleto al 16’ ne è l’esempio, visto i 3 uomini saltati, riuscendo poi a servire Rossoni che però si fa chiudere. La risposta colpo su colpo la prosegue Dalmasso da calcio piazzato, quando disegna un gran cross che sembra facile preda per Capetta, che invece la perde favorendo Pepino che potrebbe siglare il tap in facile a porta vuota ma spreca malamente.
Passano i minuti e a crescere, passo dopo passo e occasione dopo occasione, è il Dormelletto, che prima di aver sfiorato il raddoppio al 31’ sulla punizione di Vezzù (non propriamente sicuro Porqueddu, che respinge in due tempi) ecco che l’asse dei Bianchi, ancora una volta, brilla nel cielo di Venaria. Ennesimo lancio spaziale di Andrea per Federico, che si inserisce perfettamente tra i difensori e con un colpo da karate volante va ad impattare il pallone con Porqueddu in uscita, beffandolo con un pallonetto perfetto. Esplode tutta la gioia dei novaresi che nuovamente si riversano verso la recinzione per continuare la festa. Un durissimo colpo per gli uomini di Zappatore, che nei successivi 10’ abbondanti non riescono più a creare con continuità come nel resto della partita. Girandola di cambi per i cuneesi, ma la solfa resta la stessa: il Dormelletto è avanti e resta avanti, fino al triplice fischio. Esplode la festa di Poma e di tutti i suoi ragazzi: il Dormelletto è campione e può alzare la coppa Promozione al cielo.
DORMELLETTO-PEDONA 2-1
RETI (0-1, 2-1): 45' Dalmasso M. (P), 6' st Bianchi F. (D), 36' st Bianchi F. (D).
DORMELLETTO (4-3-3): Capetta 7, Montagnese 7.5, Agyei Bonsu 6.5, Albanese 6.5 (16' st Martelli 7), Bianchi A. 8, Vacirca 7.5, Bianchi F. 8.5, Baghdadi 6.5, Rossoni 7 (39' st Rossi sv), Lazzarini 8, Vezzù 7. A disp. Lepore, Curioni, Zardi, Passarella, Bizzaro, Cascione. All. Poma 9.
PEDONA (4-2-3-1): Porqueddu 6.5, Barbero 7.5 (32' st Petris sv), Maccario 6, Gastaldi C. 6.5, Bruno 5.5 (38' st Trocello sv), Tucci 5, Pallara 6, Rizzo 7 (43' st Boniello sv), Pepino I. 5.5, Dalmasso M. 7.5, Peano L. 6.5. A disp. Gazzera, Macagno, Calleri, Bergia, Torta, Perna. All. Zappatore 6.5.
ARBITRO: El Amil di Nichelino 6.5.
COLLABORATORI: Pizzonia e Muca.
AMMONITI: 21' Gastaldi C. (P), 21' st Agyei Bonsu (D), 22' st Lazzarini (D).
LA TERNA DELL'INCONTRO
DORMELLETTO
Capetta 7 Giusto un'incertezza su una respinta che resta in area ma non viene sfruttata dagli avversari. Per il resto legge bene i lanci lunghi ed è ben coperto dalla difesa.
Montagnese 7.5 Una buonissima gara sulla destra. Mette la museruola al suo diretto avversario e avanza anche con veemenza invidiabile. Caterpillar.
Agyei Bonsu 6.5 Un primo tempo da incubo nel quale si vede arrivare avversari lanciati in velocità dalle sue parti. Nella ripresa sembra molto più pronto e commette meno errori.
Albanese 6.5 Poca inventiva a centrocampo. È giocatore di temperamento ma lo mostra poco.
16' st Martelli 7 Si adatta molto bene alla scena in un momento in cui la gara si sta accendendo. Compito svolto alla perfezione.
A. Bianchi 8 Lavora per uno e mezzo allungando sempre la gamba per aiutare il compagno. È autore di un lancio da Premio Oscar per il gol dell'1-1 del suo omonimo e decide che di ripetersi per regalarsi una serata indimenticabile.
Vacirca 7.5 Encomiabile ad adattarsi a difensore centrale per necessità. Fa la sua parte senza troppi problemi e risulta uno dei migliori
F. Bianchi 8.5 Sgusciante come sa essere lui, nel primo tempo fa subito ammonire un avversario con un'accelerazione, nella ripresa è suo il pari con una grande giocata. Fantastico nel ripetersi per il gol che vale la Coppa con un movimento ancora più difficile.
Baghdadi 6.5 Prova ordinata a centrocampo senza sbavature. Mostra i muscoli quando è ora di avanzare anche se non riesce a essere protagonista.
Rossoni 7 Grandi capacità come sempre dimostrato in stagione, si porta dietro anche un paio di avversari alla volta ma al tiro è troppo precipitoso. (39' st Rossi sv)
Lazzarini 8 All'ultima recita di un'ottima carriera comanda bene la squadra da centrocampo. Talvolta si fa prendere dalla frenesia ma ritrova sempre la calma che serve. Mancherà di sicuro al calcio dilettantistico novarese e piemontese in generale.
Vezzù 7 Vive un primo tempo difficile non riuscendo granché a rientrare e saltare l'avversario. Nella ripresa una punizione velenosa che poteva dargli maggior soddisfazione non fosse stato per il portiere. Giocatore che se si accende sa sempre essere pericoloso.
All. Poma 9 Capolavoro assoluto. Per la prima volta grazie a lui il Dormelletto vince la Coppa dopo un campionato comunque di grande livello. Bravo a gestire una squadra anche nei momenti più difficili della stagione, quando proprio nell'avvicinamento alla finale l'organico sembrava aver perso smalto ed energie.
PEDONA
Porqueddu 6.5 Fa venire i brividi ai propri tifosi con un’uscita a vuoto che per sua fortuna non sortisce conseguenze drammatiche, per poi riscattarsi con una bella uscita bassa su Rossoni. Ben posizionato sulla punizione potente di Vezzù e nel finale su Baghdadi.
Berbero 7.5 Le sue costanti progressioni sull’out di destra permettono al gruppo di Zappatore di creare spesso e volentieri superiorità numerica. Nonostante ciò, si dimostra sul pezzo anche nelle diagonali difensive, specialmente nella ripresa quando salva tutto in scivolata spazzando in angolo su un traversone insidiosissimo. Esce stremato per crampi. (32’ st Petris sv)
Maccario 6 Dalle sue parti il Dormelletto affonda come un coltello nel burro nel primo tempo, in cui va in apnea di fronte alle scorribande di Albanese e Montagnese. Nell’intervallo riordina le idee e sale decisamente di ritmo nella ripresa.
Gastaldi 6.5 Rimedia un’ammonizione dopo soli 20 minuti, ma questo non gli impedisce di continuare la sua doppia opera di recupero palla e di impostazione dell’azione in cabina di regia.
Bruno 5.5 Rischia tantissimo con un intervento al limite su Vezzù lanciato a rete nel primo tempo. Sembra riacquistare fiducia con il passare dei minuti, ma anche lui perde la trebisonda nella ripresa, salendo male sui lanci di Andrea Bianchi per l’omonimo Federico. (38’ st Trocello sv)
Tucci 5 Gioca un buon primo tempo in marcatura su Rossoni, che fatica tremendamente a sgusciare via dalla morsa del centrale classe 1999. Nella ripresa però va completamente in tilt di fronte alle combinazioni dei due Bianchi, che lo ubriacano in più di un’occasione.
Pallara 6 Fa da raccordo tra centrocampo e attacco, alzando il proprio baricentro quando la manovra offensiva prende corpo nella metà campo avversaria.
Rizzo 7 Parte subito forte, sprintando sulla fascia destra e macinando chilometri spingendo come un forsennato. Sfiora il doppio assist, ma prima Pepino manca il pallone di un centimetro, poi Peano viene respinto da una bella parata di Capetta. Nella ripresa fa un po’ di tutto, dall’ala sinistra al terzino destro, senza mai rallentare. (43’ st Boniello sv)
Pepino 5.5 Prende una miriade di botte ma non molla un centimetro. Di mestiere e di esperienza fa valere il proprio fisico per tenere palla e far salire la squadra, ma il gol mangiato nella ripresa è troppo clamoroso da poter dimenticare.
Dalmasso M. 7.5 Già nei primi minuti si era capito che fosse in vena di magie, quando al limite si era girato in un fazzoletto ed aveva provato ad impensierire Capetta. All’ultimo secondo del primo tempo trova l’incantesimo giusto, scavalcando il portiere classe 2003 con un pallonetto tanto difficile quanto estasiante.
Peano 6.5 La prima vera chance della partita porta la sua firma: bella mezza girata al volo su angolo di Rizzo che è indirizzata verso l’angolino basso, ma su cui Capetta si fa trovare più che pronto.
All. Zappatore 6.5 I suoi sono stati padroni del campo per quasi un’ora, ma sono crollati nel momento peggiore, ovvero quando tutto sembrava in controllo. I due gol fotocopia della premiata ditta Bianchi hanno tagliato le gambe ai borghini, incapaci di reagire nel finale.