Promozione
17 Giugno 2022
Niccolò Lazzarini, centrocampista classe 1983, nell'ultima stagione ha vestito la maglia del Dormelletto nel Girone A di Promozione
«Serate come quella di Venaria capitano se va bene una volta ogni 4-5 anni, quindi giusto chiudere così senza rimpianti. Con una partita da ricordare dopo una stagione lunga e faticosa che ha regalato una bella gioia ad una società che non aveva mai ottenuto un risultato di questo tipo». Il Dormelletto giovedì 9 ha vinto la Coppa di Promozione battendo 2-1 il Pedona (doppietta di un sontuoso Federico Bianchi) ed alzare la Coppa a fine gara è stato il capitano Niccolò Lazzarini, centrocampista classe 1983 che aveva già deciso di chiudere la propria carriera con quest’ultima partita.
Il trionfo del Dormelletto nella Coppa di Promozione giovedì 9 battendo 2-1 il Pedona nella finale di Venaria, Lazzarini ha alzato il trofeo da capitano
Il modo più bello di fermarsi per uno dei giocatori più conosciuti ed apprezzati del panorama calcistico novarese e del Piemonte orientale allargando lo sguardo. Anche perché proprio a Venaria, Lazzarini aveva perso una finale di Coppa Eccellenza con il Borgovercelli contro il Borgaro nel 2017, e si è dunque preso pure una piccola rivincita:
Un momento della finale di Coppa Eccellenza giocata a Venaria tra Borgovercelli e Borgaro nel 2017: Lazzarini è inseguito da Marco Pierobon, altro grande del calcio piemontese
«Ci tenevo a terminare con una stagione piena dopo i 2 campionati sospesi per la pandemia - racconta il capitano del Dormelletto - detto questo non mi immaginavo che l’ultima mia partita sarebbe capitata in una finale di Coppa vinta. Meglio di così non avrei potuto fare, siamo stati bravi e sono contento che questo traguardo sia arrivato con un allenatore come Marco Poma, forse è sempre stato etichettato come poco vincente, ma ora si è tolto qualche sassolino dalle scarpe. Sono contento per lui, come anche per Caramanna e Vacirca, con i quali avevo già vinto la Coppa nel 2014 con il Varallo e Pombia. All'epoca Vacirca era un giovane, ancora di più nell'esperienza precedente fatta insieme a Galliate, mentre ora è un giocatore affermato che può essere da esempio per i giovani».
Il trionfo del Varallo e Pombia In Coppa Promozione a Santhià nel 2014, Lazzarini era in campo e in foto è in basso seminascosto sulla destra
E sugli spalti del campo di via San Marchese a Venaria non potevano mancare gli affetti, dal momento che subito dopo le premiazioni di rito, Lazzarini si è visto in campo con i figli a scambiare due palleggi sotto la tribuna. «È stato anche molto bello avere tra il pubblico i miei genitori, i miei figli, la mia compagnia e altri parenti. È stata una festa un po’ per tutti, certo erano un po' preoccupati che non andasse bene e che lasciassi il calcio con un ultimo ricordo amaro, ma per fortuna è girato tutto per il verso giusto. Non ricominciare più la prossima stagione sarà strano, ma fa parte del gioco».
Anche perchè, come si diceva, con la Coppa di Promozione conquistata, per il Dormelletto il traguardo è storico. «All'inizio questa manifestazione è snobbata, poi man mano che si va avanti si vuole sempre arrivare in finale, noi ci siamo impegnati da subito e in semifinale abbiamo avuto la grande soddisfazione di battere una società blasonata come l'Ivrea. Poi la cornice della finale è stata splendida e penso che si sia vinto meritamente» osserva l'ormai ex centrocampista.
Niccolò Lazzarini in versione capitano dell'Oleggio, squadra nella quale ha debuttato vestendo poi anche la fascia di capitano
Che guardandosi indietro, con 33 anni di campo alle spalle, trova inevitabilmente alcuni momenti da ricordare: «Penso di avere lasciato un buon ricordo nelle società in cui sono stato in 20 anni tra Eccellenza e Promozione. Sono molto legato all’Oleggio, è la mia squadra del cuore, lì ho fatto le giovanili e a 23 anni ho potuto portare la fascia di capitano in un ambiente unico, c'è stata un po' di delusione per una retrocessione dall'Eccellenza, anche se poi siamo riusciti a risalire – aggiunge Lazzarini - sono stati molto significativi per me anche gli anni di Galliate, dove ho conosciuto proprio Poma ed altri compagni che sono diventati poi amici. Ed è stato favoloso chiudere così a Dormelletto con questo epilogo alzando la Coppa da capitano e ottenendo il miglior risultato della società in Promozione con un 4° posto, come allo stesso tempo sono stato contento delle altre esperienze in provincia di Novara ed anche fuori».
Ecco il "Totti dell'Eccellenza" in campo con la RG Ticino, il soprannome è stato dato a Lazzarini dal suo tecnico dell'epoca Giorgio Rotolo
Oltre al campo, ci sono anche altri aspetti cui il classe 1983 ha sempre badato: «Per un giocatore ci sono i risultati sportivi, ma credo conti ancora di più aver buoni rapporti con tutti, tra compagni di squadra e addetti ai lavori. E io lascio con il buon ricordo di molti amici conosciuti in questi anni e di non aver avuto mai da dire con nessuno». A Lazzarini inoltre spetta anche il soprannome “Totti dell’Eccellenza”, coniato ai tempi della RG Ticino quando allenatore era Giorgio Rotolo che gli ridiede una numero 10 da mettere sulle spalle con ruolo di fantasista. « È una soddisfazione essere stato allenato da lui, ci scherzavamo su quando mi definiva così perché mi aveva riportato in avanti in campo dopo alcuni anni in cui avevo iniziato ad arretrare la mia posizione. Ha ottenuto una grande gioia sportiva nell’ultima stagione, sta combattendo, e faccio molto il tifo per lui perché è una persona speciale di quelle che nel calcio servono tanto».