Promozione
13 Ottobre 2022
VILLASTELLONE CARIGNANO UMBERTO MIELLO & ALEX PETULLO: l'avvio di stagione del Villastellone Carignano è stato probabilmente quello più sorprendente all'interno del girone
10 punti nelle prime cinque giornate, un inizio così era difficilmente pronosticabile. Specialmente perché si tratta di una squadra neopromossa che sta disputando il campionato di Promozione per la prima volta nella sua storia. Dopo avere vinto i playoff di Prima Categoria nella stagione 2021/22, il Villastellone Carignano si è presentato al Girone C di Promozione mettendo in mostra gli artigli: tre vittorie, un pareggio e una sconfitta, con ben 12 reti realizzate (migliore attacco del campionato al pari del Carmagnola) e 8 subite (di cui 5 solo col Pedona, perciò nelle altre quattro uscite ha incassato solamente 3 gol).
«La base della squadra era già importante lo scorso anno, quest’anno ci siamo rinforzati con dei giovani in più e puntiamo a mantenere la categoria - ha dichiarato il tecnico Giulio Zanotti - Ai ragazzi non ho parlato di missioni: l’obiettivo principale è chiaro, sappiamo anche però che possiamo vincere con tutti e a nostra volta perdere con chiunque». Giulio Zanotti, lo stesso timoniere che siede sulla panchina villastellonese da ormai cinque stagioni e che nella precedente annata ha trascinato la squadra a una storica promozione: «Sono contento di essere al quinto anno col Villastellone: al primo anno ci siamo salvati, poi il Covid ci ha fermati, mentre lo scorso anno siamo riusciti a salire. È un percorso importante, io sono contento e la dirigenza è disponibilissima. Al momento abbiamo iniziato bene ma mancano ancora molte partite: lo scorso anno, finché eravamo tutti a posto, avevamo un grandissimo vantaggio sulla seconda, poi in febbraio ho perso tantissimi punti per strada».
È vero, la stagione è ancora lunga, lunghissima, ma è impossibile, leggendo la classifica, non soffermarsi su chi occupi l'attuale quinto piazzamento, mentre squadre che idealmente sarebbero dovute partire più attrezzate hanno finora arrancato: tra tutti, il Pinasca (che l'anno scorso vinse il campionato di Prima Categoria arrivando davanti proprio al Villastellone e adesso è al penultimo posto con un solo punto) e la Santostefanese (data come favorita vista l'esperienza nella categoria, ma ha avuto un avvio non facile). «Contro il Pancalieri è uscito un risultato bugiardo [5-1, ndr] - prosegue l'allenatore -, non meritavano di subire così tanto, così come non meritavamo un ko così largo col Pedona. Contro il Pinasca, invece, abbiamo fatto una grandissima prestazione perché volevamo dimostrare di valere di più di chi ha vinto il campionato l’anno scorso. Ai bianco-blu sicuramente mancano degli elementi importanti in ogni zona del campo, domenica stavamo macinando gioco e loro sono stati pericolosi, ma noi abbiamo sbloccato in fretta e indirizzato la gara con la nostra autostima. Con lo Scarnafigi abbiamo vinto ma sarebbe stato più giusto il pareggio, mentre il pari con l’Azzurra ci è andato stretto e abbiamo sciupato tanto».
Non solo giovanissimi. A completare il pacchetto c'è anche chi la causa villastellonese l'ha abbracciata già da qualche anno. A esempio, Massimiliano Vitrotti, difensore classe 1997 al Villastellone dalla stagione 2018/19 e uno dei protagonisti dell'epico salto di categoria. Dopo una breve trafila nei Giovanissimi del Torino e una lunga esperienza nelle giovanili del Chieri, Massimiliano ha vestito le maglie di Piscineseriva e Vanchiglia, prima di sposare i colori gialloverdi. Ora, di quei colori, ne è al momento il capitano, a causa della lunga assenza di capitan Jacopo Cuvertino per la rottura del crociato. «Per ora siamo partiti bene, ci siamo posti l’obiettivo di star calmi e pensare partita dopo partita, dobbiamo salvarci e poi concentrarci sul resto - ha affermato il giocatore - Quest’anno abbiamo confermato giocatori importanti come Miello, Massera e Petullo, che attualmente sono in forma e decisivi. Anche i giovani hanno dimostrato di essersi integrati bene e il tecnico ha valorizzato alcuni elementi che sono saliti dal settore giovanile. Ora dobbiamo confrontarci con le top del girone e cercare di mantenere la nostra identità calcistica».
«Al Villastellone molti di noi ex-Chieri si sono ritrovati, dunque abbiamo creato un bel gruppo e siamo rimasti qui, c'è affiatamento - prosegue - Nella scorsa annata eravamo partiti molto bene, ma le stagioni sono lunghe e si decidono sempre nella seconda parte dell’anno. Mi sento a mio agio con la fascia al braccio, l’ho fatto sempre nelle giovanili e quindi mi trovo bene anche in prima squadra; siamo tanti amici e perciò sono molti i leader in campo».
Il segreto di questo inizio così importante? Sicuramente il lavoro svolto in settimana e sul fronte psicologico, come sostenuto dai due intervistati. «Durante la settimana lavoriamo parecchio sul piano mentale, mentre in partita siamo troppo umorali, è il nostro tallone d’Achille - sostiene Vitrotti - Le squadre che attualmente sono un po’ in difficoltà non devono essere contate fuori dai giochi. Zanotti è giovane e preparato, si vede che ama questo gioco e noi non possiamo tirarci indietro quando notiamo quanto cuore lui mette in ogni cosa che fa».
«La fortuna di un allenatore è fatta dai giocatori, se ascoltano e sono bravi a fare cosa chiedi allora sei un bravo allenatore - aggiunge Zanotti - Quello che conta è mettere i ragazzi al centro del progetto, non devo adattare loro al modulo ma viceversa; bisogna far crescere l’autostima e metterli in condizione di fare bene. Gli schemi sono personali, poi un allenatore deve mettersi a disposizione del proprio organico: serve molta intensità e tutto ciò funge se i calciatori sono capaci. Mi piace molto il 4-3-3 ma l’anno scorso abbiamo guadagnato la promozione con il 3-5-2. L'importanza dei moduli? Esistono, ma è fondamentale dare un’organizzazione».
L'amore per questo sport da parte del proprio tecnico è stato piacevolmente sottolineato dal difensore. E Zanotti stesso non ha potuto tenere nascosto il suo sogno nel cassetto: «Il mio sogno è vivere di calcio, lasciare tutto e fare qualsiasi tipo di esperienza perché amo questo lavoro, ma per noi dilettanti è praticamente impossibile. Ci sono giorni in cui non mi dedico al mio impiego principale perché mi focalizzo all’analisi dell’avversario di turno».
L'incipit di questo Villastellone è stato dei più promettenti: ora sta ai gialloverdi continuare il bel lavoro svolto finora e rovesciare tutti i pronostici.